3) John Locke
John Locke è la perfetta rappresentazione dell’uomo di fede. Il suo è un passato difficile: costretto sulla sedia a rotelle dal suo stesso padre, con un lavoro insoddisfacente e una vita sentimentale inesistente. La sua esistenza prima dell’Isola era contraddistinta dalla solitudine e dalla frustrazione, ma tutto ciò cambierà con lo schianto del volo Oceanic 815. È in questa situazione così drammatica che l’uomo trova il senso che aveva sempre cercato. La sua miracolosa guarigione sarà il principio del suo percorso sull’Isola, con cui entra in simbiosi sin da subito. A differenza degli altri, Locke riconosce immediatamente i poteri di questo luogo misterioso, in cui pensa risieda il suo destino.
Nonostante i numerosi momenti d’incertezza, Locke non perderà mai completamente la fede. Infatti, in lui rimarrà sempre la speranza che tutta la sua sofferenza sia valsa a qualcosa. Il suo credo è ciò che ha definito maggiormente il personaggio, ma anche il motivo per cui andrà incontro alla sua fine. L’epilogo di Locke è indegno se si considera la grandezza del personaggio. Ma ciò non toglie il fatto che con lui lo show ci abbia regalato un personaggio immenso, che ha incarnato perfettamente il nostro desiderio recondito di credere nel destino.