Lost ha segnato un punto di svolta per la storia televisione, questo è certo. Con una narrazione tanto stratificata e ricca di intrecci, pathos, misteri da risolvere e personaggi scritti divinamente, come potrebbe essere altrimenti? La combinazione tra thriller, fantascienza e paranormale, insieme alla suggestiva ambientazione di un’isola deserta ha infatti reso Lost unica, una serie che cambia la vita. Un piccolo gioiello che in tanti hanno provato a sfidare o, quantomeno rivaleggiare, ma che solo in parte ha visto la propria eredità essere raccolta da altri show. A vent’anni dalla sua prima messa in onda, ancora oggi molti spettatori si sentono orfani delle sue atmosfere e del suo stile: oggi proviamo quindi a consigliarvi qualche valido titolo che potrebbe, anche se solo in parte, provare a colmare il vuoto che provate.
Vi racconteremo pertanto storie che si riallacciano in qualche modo a Lost, vuoi per lo stile, vuoi per le tematiche messe in scena
Senza ulteriori indugi, ecco nove serie che dovresti assolutamente recuperare, tutte caratterizzate da una narrativa avvincente e da elementi che rimandano a Lost. Attenzione, nel seguente articolo potreste trovare qualche lieve spoiler sulla macrotrama di Lost.
The 100
The 100 è una serie tv della ormai scomparsa CW ambientata in un futuro post-apocalittico in cui l’umanità ha abbandonato la Terra a seguito di una devastante guerra nucleare. Gli ultimi sopravvissuti hanno trovato rifugio in stazioni spaziali, ma quando le risorse a disposizione cominciano a scarseggiare, un gruppo di giovani delinquenti viene inviato a esplorare il pianeta per verificare se sia di nuovo abitabile. Questi cento ragazzi si ritrovano subito a dover affrontare il pericolo di una natura ostile, animali pericolosi e il rischio di morte certa. A questo si aggiunge una serie di conflitti sociali e morali: lotte interne per il predominio e nuove pericolose conoscenze tra le misteriose popolazioni autoctone. Tanta azione, tanta tensione, ma soprattutto anche tanti misteri e fantascienza che tengono con il fiato sospeso.
Vi ricorda qualcosa?
In The 100, infatti, come in Lost, i personaggi devono adattarsi a un ambiente sconosciuto e ostile, cercando di trovare un equilibrio tra il desiderio di sopravvivere e la necessità di far fronte alla società. Entrambi i gruppi sono costretti a fare scelte difficili, spesso tra la vita e la morte, e a confrontarsi con i propri segreti e peccati. Ogni personaggio ha il proprio arco di sviluppo e deve affrontare una crescita emotiva e morale in un contesto di isolamento. Non mancano neppure flashback di approfondimento e nuove dinamiche che si vanno a creare con il procedere delle stagioni.
La serie si distingue per l’intensa esplorazione delle dinamiche di gruppo, simili a quelle che si sviluppano tra i naufraghi di Lost. Così come il tema della sopravvivenza a ogni costo, della scelta tra sacrificio e egoismo e della lotta per il potere all’interno del gruppo. Con questo vogliamo dire che The 100 sia anche solo vicino al livello di Lost? Ovviamente no. Ma se cercate una serie che, soprattutto nelle prime stagioni, ricalchi alcune delle dinamiche della serie ABC, seppur in chiave teen, potreste trovare in The 100 una piacevole sorpresa, nonostante un calo a seguito della terza stagione.
Manifest
Composta da 4 seguite stagioni, Manifest si riallaccia a Lost sin dalle sue premesse. Esso racconta infatti del volo del Montego Air 828, che, dopo un viaggio turbolento, atterra con successo. Tuttavia, quando l’aereo tocca terra, i passeggeri scoprono che, mentre per loro sono trascorse solo poche ore, per il resto del mondo sono passati cinque anni. Tutti loro, che erano stati considerati dispersi e presumibilmente morti, devono ora affrontare il ritorno in una società che è andata avanti senza di loro tra dolore e perdita. I passeggeri, tra cui il protagonista Michaela Stone e suo fratello Ben, scoprono presto di avere delle visioni o voci che sembrano avvertirli di eventi futuri o guidarli a compiere azioni specifiche.
Queste chiamate collegano i protagonisti in modi misteriosi, suggerendo che il loro destino è legato a qualcosa di più grande, simile a quanto avviene in Lost.
La serie esplora le conseguenze emotive del ritorno dei passeggeri, il mistero di cosa sia realmente accaduto durante i cinque anni e la tensione tra chi vuole sfruttare queste loro nuove abilità e chi cerca di comprenderle e controllarle. Dire che Manifest sia debitrice di Lost è dire poco! Entrambe le serie pongono infatti profondi quesiti sul valore del destino, sul libero arbitrio e sulla percezione del tempo e dello spazio. Come in Lost, i passeggeri devono adattarsi alla nuova realtà che si ritrovano a vivere e imparare a convivere con segreti e misteri. Il tutto mentre sviluppano legami intessuti dal destino,
La serie esplora anche temi morali e spirituali, mentre i protagonisti cercano di capire se sia effettivamente possibile cambiare i loro destini. Anche se Manifest non arriva mai a toccare gli apici di Lost, sicuramente costituisce un viaggio interessante anche per i più nostalgici. La potete recuperare su Netflix.