Under the Dome
Under the Dome è una serie CBS composta da tre stagioni che si basa sull’omonimo romanzo di successo del celebre Stephen King. Lo show racconta la storia di Chester’s Mill, una piccola cittadina americana che viene improvvisamente e misteriosamente isolata dal resto del mondo da una misteriosa cupola trasparente. I cittadini intrappolati all’interno devono quindi affrontare una serie di problemi, tra cui la crescente scarsità di risorse e l’instabilità sociale che ne deriva. Con il tempo, infatti, all’interno della cittadina emergono segreti e complotti che minacciano di distruggere la stabilità della fragile comunità. La serie esplora le psiche di un gruppo corale di personaggi e le dinamiche di potere che si instaurano in situazioni di crisi. In tutto questo, la cupola, questa prigione misteriosa che ha ingabbiato i suoi abitanti, rimane il centro di ogni domanda su ciò che sta accadendo. Da dove si è originata? Perché?
Un senso di isolamento, misteri e difficoltà di sopravvivenza… Sia Lost che Under the Dome pongono il gruppo di personaggi di fronte a forze che non possono controllare, esplorando le dinamiche di potere e la discesa nell’anarchia quando le regole della società vengono annullate. In Under the Dome, come in Lost, infatti, il gruppo deve fare i conti con tensioni: i cittadini sono costretti a confrontarsi con il lato oscuro della loro natura, mentre la sensazione di essere intrappolati la fa da padrona.
The Leftovers
Ma passiamo ora a una trama ben diversa (e purtroppo poco conosciuta) da quella di Lost ma che condivide con Lost non solo la filosofia, ma anche lo stile. Il motivo? Entrambe le serie vedono lo zampino del geniale Damon Lindelof, una vera e propria istituzione del panorama della tv americana. The Leftovers, serie HBO composta da tre meravigliose stagioni, inizia con un evento misterioso avvenuto su scala globale, la Dipartita. Durante questo fenomeno, il 2% della popolazione mondiale è sparita senza lasciare traccia. La serie, tuttavia, non ci parla degli scomparsi, quanto invece di coloro che sono rimasti (i Leftovers), le cui vite sono segnate dalla perdita e dalla difficoltà di accettare l’irreparabilità dell’evento. I protagonisti devono confrontarsi con la propria fede, il dolore e il senso di colpa di essere sopravvissuti, mentre cercano di capire cosa sia accaduto e come trovare un significato in una realtà spezzata.
Da questo punto di vista, The Leftovers esplora temi molto simili a quelli di Lost, tra cui il significato del destino, della morte e dei legami umani.
L’elemento del mistero, in cui il senso della realtà viene continuamente messo in discussione, è centrale in entrambe le serie. La serie parla inoltre di lutto e di disperazione, ma anche di amore e di come questi sentimenti complessi siano gestiti da un gruppo di persone che, pur vivendo un’esperienza misteriosa e surreale, si trova a confrontarsi con la propria umanità mentre necessita di dare un senso alla propria esistenza sottosopra. Poetica e meravigliosa, proprio come Lost.