“Psicopatici artefici di numerosi atti di ferocia e di estrema violenza”
Un abbonamento che cambia il tuo modo di guardare le Serie Tv
Con così tante piattaforme e poco tempo a disposizione, scegliere cosa vedere è diventato complicato. Noi vogliamo aiutarti ad andare a colpo sicuro.
Arriva Hall of Series Discover, il nostro nuovo servizio pensato per chi vuole scoprire le serie perfette i propri gusti, senza perdersi in infinite ricerche. Ogni settimana riceverai direttamente sulla tua email guide e storie che non troverai altrove:
✓ Articoli esclusivi su serie nascoste e poco conosciute in Italia
✓ Pagelle e guide settimanali sulle serie tv attualmente in onda
✓ Classifiche mensili sulle migliori serie tv e i migliori film del mese
✓ Consigli di visione personalizzati e curati dalla nostra redazione (e non un altro algoritmo)
Appena un gradino più in alto nella scala di Stone ecco la personificazione del male in Lost. A dire il vero dal punto di vista comportamentale MIB è molto lontano dalle prime posizioni. E anche le sue motivazioni non ci sembrano del tutto incomprensibili. La malvagità di questa figura è posta su un piano diverso. Uccide per proprio tornaconto, certo, non differentemente da quanto abbiamo visto fare da altri interpreti. Ferocia e violenza dominano il suo modus operandi. L’odio nei confronti di Jacob è assoluto. Gli scrupoli morali inesistenti.
C’è però, soprattutto, dell’altro. L’Uomo in nero rappresenta la Tecnica. Rappresenta cioè quello che pasolinianamente veniva definito “sviluppo” contrapposto al “progresso”. La Tecnica e lo sviluppo sono i luoghi in cui si dipana il razionalismo, in cui sentimenti e umanità non hanno ragione d’esistere. Organizzazione e funzionalità sono gli unici valori. Non c’è spazio per l’uomo e il nuovo umanesimo di Jacob. “Arrivano, combattono, distruggono e corrompono. È così che finisce sempre.” Jacob: “Finisce una volta sola. E qualunque cosa succeda prima… è solo progresso”. Visione ciclica contro visione lineare-cristiano-progressiva. Il più grande male nel mondo, ci ricordano gli autori di Lost, è proprio questo: l’assenza di amore e speranza nell’uomo. La scala di malvagità, forse, caro Michael Stone, andrebbe rivista.