Abbiamo parlato spesso di Lost, di quanto ci manca, di quanto non si sia ancora vista una serie televisiva paragonabile. E’ la madre di molte narrazioni telefilmiche del genere, è il primo gioiellino che ha aperto la strada al successo della serialità. Un viaggio extra-sensoriale, una collettiva espressione del nostro pensiero, chiamatela come vi pare. Ha segnato la storia. E con essa molti dei personaggi, tutti in realtà, a loro modo si sono imposti in questo trip mentale. Tra tutti Desmond Hume è uno dei più amati. Un personaggio ben studiato, coerente con la storia e salito a bordo nel giusto momento. Non sempre un personaggio introdotto solo nella seconda stagione ha una buona, ottima direi, riuscita. Ci manca Lost, i sopravvissuti, Desmond Hume, amiamo Lost, i sopravvissuti…
e amiamo Desmond Hume.
IL MISTERO DELLA STAZIONE CIGNO
Per introdurre uno dei personaggi più amati di Lost, voglio utilizzare il primo punto in modo più ampio. Desmond Hume è rimasto chiuso per anni nella Stazione Cigno del progetto Dharma. Probabilmente questa struttura-botola-bunker ci ha fatto apprezzare ancora di più il personaggio e in seguito scopriremo il perché. Intanto lo scopo della Stazione Cigno era quello di studiare e di controllare un potente campo magnetico al di là di un muro di cemento. Desmond Hume doveva salvaguardare il luogo da qualsiasi tipo di intoppo. Il fatto che per l’intera prima stagione i protagonisti si sono prodigati nel cercare un modo per aprire quella botola ha fatto sì che, fin dal primo momento, noi fossimo attratti da qualsiasi cosa ci fosse all’interno: il destino vuole che sia proprio Desmond.