Sawyer è sicuramente il personaggio più esilarante di Lost. La sua emotività è oscurata dalla spavalderia e, nei casi più estremi, dalla freddezza che è causa di una infanzia nefasta.
Siamo principalmente abituati a vederlo vestire i panni dello spaccone, egoista, attaccabrighe che spende più tempo ad inventare soprannomi per prendersi gioco degli altri, che ad essere utile per il gruppo.
E’ per questo che quando Sawyer mostra un briciolo di umanità, anche nel più banale dei gesti, questo acquisisce immediatamente un certo valore, un certo risalto smodato.
Questo è ciò che accade quando salta giù dall’elicottero in perdita di quota per il troppo peso, mentre cercano di raggiungere la nave che dovrebbe portarli in salvo.
Sawyer sussurra qualcosa (che soltanto successivamente sapremo) a Kate, le da un bacio e si tuffa in mare, offrendo agli altri l’opportunità di raggiungere la nave.
L’arrivo dei soccorsi è conseguenza del sacrificio di Charlie, di cui fino a quel momento è a conoscenza soltanto Desmond.
L’ossatura drammatica della scena è composta da un binomio struggente, e non solo dalla struttura della scena in sé. Ad accompagnare quest’ultima, c’è la scena immediatamente precedente a quella del contatto radio tra Jack ed i soccorsi: quella in cui Locke tenta con disperata ostinazione di impedire al gruppo di lasciare l’isola, consapevole che quel gesto porti conseguenze scabrose. Che andare via “non sia giusto”.
Locke è tuttavia costretto ad arrendersi ed abbandonare il gruppo deluso, mentre questi festeggiano per l’arrivo imminente dei soccorsi.