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#VenerdìVintage – 20 momenti in cui Lost ci ha fatto piangere

Lost

10. Confessione di Ben
Ho deciso di non menzionare la morte di Alex (figlia di Ben Linus) per rimpiazzare tale punto con questa scena, alla quale è in ogni modo collegata.
Iliana segue Ben nel bosco intenta ad ucciderlo. Ben la semina, poi si volta e la attende puntandole un fucile contro. Iliana si arrende ed attende inesorabilmente di essere sparata, quando segue improvvisamente uno dei monologhi più belli della serie e che, indubbiamente, ha avuto il suo peso sulla vittoria dell’Emmy Award 2009 di Michael Emerson.
Un momento particolarmente toccante, in cui Ben confessa di aver avuto una scelta che ha portato alla morte di sua figlia. Una scelta presa senza remora morale, con troppa facilità, al solo fine di servire l’isola e Jacob.
Prova rancore per se stesso e, a denti stretti, piangendo, afferma:
“Avevo la possibilità di scegliere, ed ho scelto l’isola. Tutto in nome di Jacob. Ho sacrificato tutto per lui. Ma a lui non importa.”

 

11. Morte di Faraday
La morte di Daniel Faraday è romanzesca. Risulta essere bellissima prima ancora di poter divenire commovente.
Eloise, nel futuro, manda suo figlio Faraday nel 1977 consapevole che fatalmente lo ucciderà nel passato non sapendo che si tratti di suo figlio. Faraday, convinto di essere giunto lì per porre fine ai lavori per la costruzione della botola per evitarne l’esistenza nel futuro e la conseguente esplosione, si ritrova faccia a faccia con Richard Alpert che presenta lo stesso identico aspetto del Richard Alpert del suo secolo. Lo intima a rivelargli dove si trovi Eloise (sua madre) per poterle parlare, spiegarle di essere suo figlio dal futuro ed evitare la costruzione della botola. Non tutto va secondo i piani. Non quelli di Faraday, almeno. Eloise appare alle spalle di quello che per lei, allora, è soltanto uno straniero con modi minacciosi, dunque lo spara.
In punto di morte, Faraday rivela la sua identità, generando la sua costante.

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