Love, Death & Robots, serie sensazione di Netflix, con i suoi brevissimi episodi antologici ha inanellato un piccolo gioiellino dopo l’altro. Ognuno segue lo sviluppo di una storia a sé stante, unica, particolare. Grazie all’appartenenza a Netflix può permettersi di osare più della gran parte delle serie tv. Una libertà ancora maggiore le viene concessa dall’animazione che caratterizza tutti gli episodi, ognuno reso in maniera differente.
In Love, Death & Robots, come suggerisce il titolo stesso, vediamo storie in cui si mescolano sapientemente amore, morte e robot, ma non solo. Il risultato è unico nel suo genere, perché troviamo critica e spunti di riflessione sulla società in cui viviamo, uniti ad ambientazioni e trame che spaziano senza soluzione di continuità dall’onirico al comico al surreale.
C’è in ogni caso una forte somiglianza tra questa e un’altra serie Netflix con un enorme seguito. Stiamo parlando di Black Mirror. È impossibile guardare Love, Death & Robots e non pensare, almeno una volta, quanto ricordi le atmosfere delle serie britannica.
Così tanto, forse, da poter parlare di una nuova Black Mirror.
Le somiglianze tra le due serie non sono solamente di genere strutturale. Il paragone infatti non si basa solamente sul fatto che entrambe sono costituite di episodi autoconclusivi completamente indipendenti tra loro, o per la opening, per certi versi simile. Non è neanche dovuto solo a una somiglianza nel genere degli episodi spesso tra il distopico e il fantascientifico.
Sia in Love, Death & Robots sia in Black Mirror troviamo ambientazioni che, anche quando si distanziano maggiormente da quelle del mondo reale, richiamano fortemente a esso. Non importa quanto assurde o futuristiche possano essere le realtà alternative nelle quali veniamo catapultati. Basta andare oltre l’apparenza di pura fantasia delle trame per trovare aspetti appartenenti alla nostra società.
Il modo stesso in cui questa viene analizzata e criticata è molto simile. Esplorano senza porsi limiti di alcun genere la piega che potrebbe prendere in un futuro non necessariamente troppo lontano. Troviamo poi una profonda analisi della psiche umana, dei comportamenti che assumiamo in determinate situazioni, concentrata non solo sugli aspetti negativi, ma anche su quelli positivi.
Sia in Black Mirror che in Love, Death & Robots ogni episodio porta con sé un messaggio.
Non sempre lo vediamo fin da subito, non sempre è immediatamente comprensibile, eppure in un modo o nell’altro lo percepiamo. Ogni episodio di Love, Death & Robots è intrigante, tiene incollati davanti allo schermo. Che l’espediente utilizzato sia la suspense, o un colpo di scena mozzafiato, o la pura, semplice, totale incomprensione cui vogliamo rimediare a tutti i costi… Non possiamo fare a meno di chiederci cosa succederà. Gli episodi però non sono mai fini a se stessi.
Alla fine di ognuno rimane sempre qualcosa. Qualcosa che continua a ronzarci in testa, a riemergere anche a distanza di giorni, a farci riflettere su ciò che abbiamo visto e a farci porre domande. Anche quando il messaggio non era chiaro. Anzi, specialmente in quel caso.
Quando diciamo che Love, Death & Robots potrebbe considerarsi una nuova Black Mirror non lo intendiamo certo come un’accusa. Non si vuole vederla come una specie di brutta copia. Parliamo del fatto che osa allo stesso modo della serie britannica, se non di più. Tratta temi scomodi, scottanti, spingendosi spesso più in là di Black Mirror.
Questa tendenza non la vediamo solo nei contenuti, bensì anche nella maniera originale di affrontarli. L’utilizzo dell’ironia è solo uno degli esempi. Anche e a volte solo con essa, riesce a trasmettere messaggi con la stessa potenza degli episodi più seri.
Love, Death & Robots riesce comunque dove molte altre serie falliscono. Riesce a far riflettere senza rinunciare a una narrazione avvincente. Ogni episodio può essere gustato senza il rischio di risultare pesante per un messaggio nascosto, una critica più o meno velata. Le storie, tutte incredibili, sono godibilissime di per sé. E questo equilibrio, non facile da mantenere, è sicuramente una delle chiavi del suo successo.