A proposito di Love, Reason, Get even e della golden age delle serialità turca.
La crescita vorticosa della serialità turca, una crescita della quale l’Italia è testimone diretta da diversi anni, porta a dover analizzare con cura un fenomeno che sta incidendo fortemente sul mercato streaming-televisivo. Proprio per questo, ogni nuova uscita è un’opportunità per andare oltre le solite narrazioni, e per prendere in esame i prodotti che stanno conquistando le platee mondiali e hanno fatto della Turchia il terzo Paese esportatore di serie tv nel mondo. Stavolta, l’opportunità arriva grazie a Mediaset Infinity e alla nuova serie tv turca che sta vedendo la luce in questi giorni: Love, Reason, Get even, remake di una serie sudcoreana che aveva avuto a sua volta un ottimo successo (Cunning Single Lady).
Ma cos’è Love, Reason, Get even?
La serie tv turca, in arrivo su Mediaset Infinity dal 13 novembre, è una delle dizi di maggiore successo degli ultimi anni. Ridurla alle categorizzazioni a cui siamo abituati rappresenta di per sé un errore: Love, Reason, Get even, così come tutte le altre opere del filone, sfugge in gran parte alle ferree distinzioni per generi, trovando alla fonte uno sbocco narrativo ed espressivo a suo modo unico. Se dovessimo individuarne una, tuttavia, si potrebbe assimilare il titolo al nucleo delle rom-com. Una commedia romantica, in sostanza. Ma non solo una commedia romantica. Nel corso della serie, infatti, il gioco di influenze crea un ibrido che si esprime attraverso chiavi più drammatiche e sorprendenti. Nelle premesse iniziali, in ogni caso, la definizione è valida. E basta dare un’occhiata alla trama della prima puntata di Love, Reason, Get even per comprenderlo.
Al centro del racconto troviamo infatti una ragazza, Esra (qui tutte le informazioni sul personaggio), e il suo ex marito, Ozan (qui tutte le informazioni sul personaggio). I due, trentenni o giù di lì, hanno divorziato da qualche tempo, ma un evento li porta a ricongiungere i propri destini. Un giorno, Esra scopre che Ozan, col quale non ha più rapporti da anni, ha avuto un sorprendente successo sul piano imprenditoriale, divenendo milionario grazie allo sviluppo di una preziosa applicazione.
Esra è spiazzata dalla notizia. L’Ozan che lei aveva lasciato era un ragazzo timido e impacciato, incapace di esprimere i propri sentimenti e chiuso dentro ambizioni che sembravano essere irrealizzabili.
La coppia, minata da una costante crisi economica apparentemente senza sbocco, si perde per volontà di Esra. La ragazza sogna di diventare ricca (o comunque, di potersi mantenere in modo dignitoso), ma i voli pindarici del marito, nei quali ritrova le ambizioni di un padre che aveva messo sua madre nella medesima posizione, l’avevano portata a lasciarlo e a chiedere il divorzio. Ozan, infatti, aveva deciso di abbandonare un lavoro più stabile, in nome dei propri sogni: la decisione, però, non era stata condivisa da sua moglie. Esra, dal carattere forte, si è così ritrovata a vivere nuovamente a casa dei genitori, mentre Ozan ha centrato i suoi obiettivi.
La scoperta della notizia, arrivata tramite i giornali, mette a dura prova Esra.
La ragazza, immortalata fin dai primissimi minuti di Love, Reason, Get Even dentro un sogno nel quale brama una vita agiata nello sfarzo, prova un certo risentimento nei confronti di Ozan, cambiato profondamente sia sul piano caratteriale che estetico. Ozan è diventato il ragazzo che tutti sognano, mentre Esra è costretta a mantenersi come cameriera tra tante insoddisfazioni. A un certo punto, però, i due si ritrovano. Dopo aver colpito un cliente del ristorante che non credeva al fatto che la ragazza fosse l’ex moglie di Ozan, Esra viene arrestata e soccorsa, suo malgrado, proprio da Ozan. È solo l’inizio: tra tentativi di vendetta, suggeriti fin dal titolo, incomprensioni e potenziali ricongiungimenti, i due vivranno una nuova fase del loro rapporto. Una fase molto meno ordinaria della precedente, e per questo sorprendente e ricca di colpi di scena.
Cosa si evince da tutto ciò? La trama del pilot di Love, Reason, Get Even è molto chiara fin dai primissimi minuti.
Il plot innesca dall’inizio una dinamica forte tra i due protagonisti, valorizzati dall’ottima chimica che unisce i rispettivi interpreti. Una dinamica sentimentale intensa e passionale, dalla natura fortemente conflittuale. I rancori che l’uno porta verso l’altro si esprimono attraverso un’apparente incomunicabilità che attraversa gli anni e l’intero arco del loro matrimonio. Dopo il divorzio, lo scontro è ancora più acceso. Acceso ed equilibrato: Ozan, infatti, ha sviluppato un sorprendente carisma che gli permetterà di vivere diversamente il rapporto con la donna che aveva sempre amato. Le chiavi narrative ed espressive sono altrettanto chiare: stando a quanto espresso dal pilot di Love, Reason, Get even, i toni sono leggeri e il contesto è quello di una comedy pura dai tratti occidentalizzati. Tratti influenzati, però, da un’identità forte tipica delle dizi, connesse con coerenza alla matrice socioculturale dalla quale traggono origine.
Sentimenti e dinamiche universali si inseriscono quindi in un contesto peculiare, tradizionalista ma senza rinunciare a chiavi innovative credibili ed efficaci. E in fondo, è questa la chiave del successo delle serie tv turche. Successo che, siamo certi, accompagnerà anche l’avventura italiana di Love, Reason, Get even.
I 40 minuti abbondanti di puntata, format standard adottato all’estero (mentre in Turchia le puntate superano i 120 minuti), scorrono via in modo gradevole, regalando una storia semplice nelle premesse e con dialoghi brillanti che strappano più di un sorriso. Diventa semplice per il pubblico generalista riconoscersi nelle ambizioni di Ozan e nei sogni di Esra, così come in una dinamica di coppia che porta gli spettatori a parteggiare per un legame destinato a risorgere dalle ceneri con momenti di puro romanticismo che non stancheranno mai il grande pubblico. Tutto ciò si combina, inoltre, con un cast variegato destinato a tutti i gusti e a vari target di età. Target ben inseriti all’interno di una storia che ha alle spalle una lunga e fortunata tradizione.
I fattori del successo annunciato di Love, Reason, Get even si riflettono, inoltre, nel fascino esotico dei protagonisti e dei contesti nei quali si muovono.
Un fascino inusuale per il pubblico storico della tv lineare, capace così di entrare in un nuovo mondo attraverso chiavi d’accesso familiari e comuni. Azzardando un paragone improprio, è un po’ quello che successe negli anni Settanta con l’avvento di Sandokan: le dizi turche, tuttavia, trovano un compromesso perfetto tra l’universo dal quale arrivano e quelli in cui sbarcano. Universi lontani, eppure uniti con un ponte attraverso storie e situazioni facilmente riconoscibili. Ripetiamo: tutto ciò si evince dal brillante pilot di Love, Reason, Get even: l’esplorazione successiva del serial turco, composto al momento da una lunga stagione da 42 puntate (in Italia, invece, saranno 107 grazie a un montaggio differente), porterà a un’evoluzione narrativa ancora più variegata e stratificata. Alla rom-com disimpegnata non si apporterà mai un’indole prettamente frivola. Al contrario, il racconto vive di registri alternativi e armonici tra loro.
Cosa trarne, allora? Un prodotto che supera le aspettative del pubblico più esigente, in gran parte dei casi prevenuto nei confronti di titoli come Love, Reason, Get even. Un prodotto scritto con intelligenza per un pubblico trasversale, capace di sconfinare rispetto ai target più solidi della tv lineare. Se da un lato è un titolo ideale per intrattenere gli spettatori più esperti, dall’altro è dotata di una freschezza che ha le potenzialità per attirare le attenzioni delle platee più giovani. Anche in Italia, dove sembra essere destinata ad arricchire ulteriormente l’elenco dei titoli turchi che hanno fatto le fortune di Mediaset Infinity negli ultimi anni. D’altronde, le grandi storie d’amore che vivono di vorticosi alti e bassi non tramonteranno mai.