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Ella Lopez, umanamente divina

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Attenzione: l’articolo può contenere spoiler su tutte le stagioni di Lucifer, in particolare sulla storyline di Ella Lopez.

Con la sesta stagione aggiunta al catalogo Netflix il 10 settembre 2021, Lucifer è giunta al termine del suo lungo viaggio cominciato cinque anni prima. La conclusione di una serie tv genera sempre quel senso di malinconia e sconforto nello spettatore, specialmente quando i personaggi sono diventati un po’ degli amici e le ambientazioni hanno raggiunto uno status familiare: è come essere strappati via da un mondo sicuro e confortevole. D’altro canto, però, la fine di una serie tv è anche quel momento che permette di tirare le somme e avere un quadro finalmente completo non solo sulle vicende, ma anche sui personaggi. E questo non è mai stato così vero, in Lucifer, quanto per Ella Lopez, interpretata dalla simpaticissima Aimee Garcia. Se molte tra le figure principali della serie avevano ormai svolto il loro pieno arco evolutivo prima della sesta stagione e in quest’ultima hanno solo aggiunto qualche pennellata per rifinire il tutto, nel caso di Ella questi dieci episodi finali di Lucifer, che abbiamo recensito senza spoiler, hanno permesso di svelare l’ultimo importante tratto di questo personaggio che ancora era rimasto nascosto. E lo possiamo dire con chiarezza: la Ella Lopez dell’ultima stagione è lontana anni luce da quella comparsa come new entry del cast nella seconda. Eppure, in qualche modo, è rimasta sempre sé stessa.

Lucifer

Ripercorriamo le tappe fondamentali del percorso di Ella Lopez per analizzare la sua crescita e la sua importanza all’interno di Lucifer, oltre a scoprire la sua unicità di personaggio normale, in mezzo alle divinità.

Quando Ella Lopez fa la sua comparsa nella seconda stagione di Lucifer, conquista immediatamente la simpatia del pubblico: agente forense della polizia, super nerd, sempre entusiasta, altruista e generosa, pronta a vedere il bene nel prossimo e, soprattutto, schietta. Sì, perché Ella appare all’istante come un personaggio onesto, che non ha paura di dire quello che pensa. Di lei scopriamo subito il grande attaccamento alla religione cattolica e veniamo anche presi alla sprovvista dalla portata della sua fede. A completare il quadro, la tendenza di Ella a essere super affettuosa, pronta ad abbracciare letteralmente chiunque in qualsiasi momento. Un gesto che ci fa sorridere, ma anche pensare: sono tutti abbracci dispensati a chi ne ha bisogno o è Ella stessa a necessitarne? Una domanda a cui non cerchiamo subito una risposta, perché seppur molto amata, nella seconda stagione – la prima per lei – Ella Lopez resta comunque un personaggio a margine, quasi piatto – non in senso dispregiativo, ma in senso narrativo: è uno di quei personaggi costruiti con pochi tratti, basati su stereotipi, che fanno da contorno alla storia, senza prenderne le redini.

Tuttavia, a uno sguardo più attento e grazie allo scorrere degli episodi, è impossibile non rendersi conto dello spazio che si prende Ella Lopez. In un modo o nell’altro, tutti i personaggi la cercano quando hanno bisogno di un conforto o un aiuto: le vogliono bene tutti, anche chi all’inizio trova il suo entusiasmo troppo straripante, come Maze. Inconsapevolmente, Ella diventa un punto di riferimento per chiunque. Se pensiamo a Chloe, Daniel, Lucifer, Charlotte…non troveremo un singolo personaggio che Ella non abbia aiutato anche solo per un istante. E, oltretutto, si tratta sempre di un aiuto disinteressato e spontaneo. Questo dimostra che Ella è veramente buona, uno dei personaggi più veri dello show.

Ma non esistono personaggi tutti bianchi o tutti neri. O meglio, esistono anche, ma non funzionano. Infatti, Ella Lopez comincia a diventare un personaggio a tutto tondo quando scopre il proprio lato più tenebroso.

ella lopez

Alla fine della terza stagione, Charlotte si sacrifica per proteggere Amanediel e riceve un proiettile sparato nel buio da Marcus Pierce – Caino – e muore. Questa morte ha segnato molti personaggi, in particolare Dan che stava avendo una relazione con la donna, ma per Ella è stato una sorta di spartiacque. Per la prima volta nella sua vita, dopo aver fermamente creduto in Dio e nelle sue azioni, l’agente forense perde la fede. Da questo momento, vediamo una Ella Lopez inedita, ma anche più umana: tutti facciamo i conti con periodi più bui, pieni di sconforto, in cui dubitiamo dei passi precedentemente compiuti con convinzione. Ella, infatti, non sa più fidarsi di Dio e, in generale, prova un forte senso di smarrimento nei confronti di ogni cosa. Si crede perduta, perché questa assenza di fede la fa anche sentire in colpa. Vive un conflitto che la rende un personaggio più vivido rispetto allo stereotipo della donna sempre ottimista della prima stagione.

La quarta stagione è un viaggio complicato per Ella, ma rappresenta solo l’inizio di un percorso oscuro. Nella quinta stagione, infatti, questa perdita della fede si affianca a una sensazione di oscurità. Succede che Ella, quasi come a dover trovare un suo completo opposto per bilanciare il (troppo?) bene che c’è in lei, si fidanza con Pete, per poi scoprire che l’uomo non è altro che un serial killer. Una rivelazione che spezza definitivamente le speranze e le credenze di Ella, che ora non solo si sente lontana anni luce da Dio, ma che pensa di essere lei stessa cattiva. Inizia a credere di non poter fare a meno di questo male e per questo non si sente degna del bene.

Se ci riflettiamo, però, questo non è un semplice conflitto interiore di Ella, bensì un’eterna lotta che possiamo leggere quasi come una metafora dell’intera serie di Lucifer: tutti i personaggi, chi più e chi meno, cercano di capire di che schieramento fanno parte e spesso scoprono che esistono vie di mezzo che non avevano considerato. Lucifer è il primo, che come diavolo naturalmente pensa di essere solo male, ma scopre che non è così.

Ella ci insegna che si può essere buoni anche con una parte di oscurità dentro di sé, anzi, è normalissimo. Normalissimo come lei.

ella lopez

Per recuperare la propria fede, Ella Lopez deve scendere a patti con una precisa realtà: è normale avere qualcosa di oscuro dentro di sé, è normale attraversare periodi di grande rabbia e sofferenza, questo non rende nessuno meno buono o meno valido. Accettarlo è la battaglia più grande, una battaglia che può apparire sbiadita rispetto agli scontri tra angeli e demoni, specie quando Ella è uno dei pochi personaggi “normali” all’interno del mondo di Lucifer. Ma la sua forza è proprio questa.

La sesta e ultima stagione ci fanno capire quanto Ella sia speciale nella sua normalità, perché si riesce a differenziare anche dagli altri personaggi “solo” umani. Non solo, in un certo senso è anche quella che si mantiene più umana tra gli umani, anche grazie al fatto di essere l’ultima a conoscere la verità: Linda diventa una sorta di psicologa delle divinità, oltre ad avere un figlio a cui potrebbero spuntare le ali da un momento all’altro; Daniel morendo diventa un fantasma che viaggia tra inferno, purgatorio e Terra, per poi raggiungere finalmente il paradiso; e Chloe utilizza la collana di Amanediel che la rende molto più forte di una persona normale. Sì può dire che tutti loro tocchino la divinità, al contrario di Ella.

Ma ciò che davvero la distingue dagli altri è il modo con cui affronta la verità. Fino alla sesta stagione abbiamo sempre pensato che Ella fosse ignara di avere attorno a sé angeli, diavoli e di aver perfino abbracciato Dio. Nel quinto episodio, però, ci rendiamo conto che Ella ha condotto delle indagini personali a riguardo annotando le proprie ipotesi su una grande lavagna nascosta. Ma come ha fatto a tenere segreta la sua ricerca? Come ha fatto a non impazzire? Le reazioni di Linda, Chloe e Daniel le conosciamo bene: ansia, panico, terrore…Chloe si era addirittura unita al nemico per sconfiggere Lucifer.

La risposta è lei stessa a darla.

ella lopez

Durante la festa di matrimonio di Eve e Maze scopriamo una Ella ancora inedita, a dimostrazione che questa stagione serviva per mostrare il quadro completo del personaggio. La Lopez, mezza ubriaca, prende il microfono e fa – in modo amplificato – ciò che le riesce meglio: dire la verità. Confessa i suoi sospetti, dichiara di sapere tutto e afferma che per lei il problema non è la scoperta in sé: lei ha sempre creduto in tutto quello. Il problema è che i suoi amici non si siano presi il disturbo di dirle niente. E in tutto il caos, in tutta la rabbia che avrebbe potuto provare, Ella comunque non si tira indietro quando si tratta di aiutare le stesse persone che le hanno celato la verità e di cercare di salvare il mondo dalla sua fine.

Cosa fa Ella? Organizza un pigiama party in piena regola, nel mezzo dell’apocalisse, portando omaggi a tutti. Un gesto così normale, immerso nel sovrannaturale più potente, da essere divino. Perché non è forse divina una persona che riesce a essere sé stessa anche in un momento del genere? Ella Lopez conserva la sua vera essenza fino alla fine, evolvendosi, ma senza cambiare. E mostra una forza che solo una persona umana, in mezzo alle divinità, potrebbe mostrare. Ella Lopez, in fin dei conti, rappresenta ognuno di noi. Più di qualsiasi altro personaggio di Lucifer.

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