Quando si parla di fantasy e sovrannaturale, spesso sembra di conoscere già tutto il possibile in materia. Demoni, streghe cattive, zombie affamati, fate e centauri sono creature talmente sfruttate in libri, film e serie tv, da far supporre che non ci sia più granché da dire sul loro conto. L’aspetto positivo di questi argomenti “ridondanti”, se vogliamo, è che inducono i creatori a cercare di rielaborarli in un modo sempre nuovo, a guardarli in un’ottica diversa per trovare altre storie da proporre. È ciò che è avvenuto anche nel caso di Lucifer, uno dei prodotti più noti sulla piattaforma di streaming Netflix.
Al giorno d’oggi, scrittori e registi fanno del loro meglio per scovare modi innovativi e interessanti per raccontare miti e leggende. Uno degli escamotage narrativi più accattivanti è quello di trasportare i vari personaggi del mondo fantastico nella società moderna, ai giorni nostri, in pieno stile urban fantasy. Le trame non sono più ambientate in un passato remoto o in tempi immemorabili, ma la magia si scontra con tutta la crudezza della nostra realtà quotidiana. Questi esseri soprannaturali ora hanno un ruolo primario, e si sganciano dalla leggenda che li ha generati, oltre che dalla loro caratterizzazione storica.
Non dobbiamo meravigliarci se, con la loro vasta comprensione del mondo e una forte propensione per il lato oscuro, molte di queste creature ultraterrene si interessano spesso alle indagini della polizia e ai crimini degli esseri umani. In tal senso, Lucifer è l’esempio perfetto. Presentata nel 2016 dal canale americano Fox e acclamata a gran voce dal pubblico sin dalla sua stagione iniziale, questa serie a metà tra il poliziesco e il sovrannaturale racconta la storia del primo angelo caduto, Lucifero, noto anche come Lucifer Morningstar (e interpretato da Tom Ellis, la star della serie). Quest’ultimo, annoiato dal suo ruolo di Signore assoluto degli Inferi e dai doveri che esso comporta, decide di prendersi un periodo sabbatico sulla Terra, dove inizia a condurre una vita dissoluta e peccaminosa. Dopo l’incontro con la detective Chloe Decker (Lauren German), però, inizia una stretta collaborazione con la polizia di Los Angeles che stravolge la sua esistenza e persino l’opinione che lo stesso Lucifer ha di sé.
La serie è spiritosa, divertente, ironica, ma anche ricca di suspense, emozioni e riflessioni esistenziali. Uno dei punti forti di Lucifer è proprio il connubio tra generi tanto diversi tra loro, che permette di soddisfare i gusti più disparati senza mai annoiare. Aspettando l’uscita dell’attesissima quinta stagione, proviamo a suggerirvi altre 5 fantastiche serie tv (facilmente reperibili in streaming) che somigliano in qualche modo a Lucifer, e che vi faranno conoscere il lato più magico e oscuro della nostra realtà.
1) Supernatural
È quasi impossibile parlare di uno spettacolo investigativo soprannaturale senza menzionare un classico di lunga data come Supernatural. La serie, in produzione dal lontano 2005, narra le avventure di Sam e Dean, i fratelli Winchester, cacciatori di demoni e di altre entità paranormali. Rinnovata pochi mesi fa per la quindicesima e ultima stagione, questa serie è un must per chiunque abbia amato il contesto “ultraterreno” di Lucifer.
In entrambi i casi ci viene presentata una prospettiva originale della gerarchia celeste, in cui i confini di bene e male, giusto e sbagliato, si dimostrano molto più sottili di quanto si potrebbe mai immaginare. Dio viene rappresentato come la somma autorità divina, ma anche come un padre impositivo e autoritario che condiziona ogni avvenimento dell’universo a suo piacimento. Anche i comportamenti di angeli e demoni non sono statici e razionalizzati, bensì influenzati dal contatto ravvicinato con gli esseri umani, per non parlare della complessa caratterizzazione del Diavolo in persona, ritratto in modo assolutamente originale dalle rispettive interpretazioni di Tom Ellis e di Mark Pellegrino.
Nonostante le molte affinità, vi è comunque da dire che le visioni proposte dalle due serie sono molto diverse. Supernatural affronta in modo approfondito tutto il contesto del sovrannaturale, prendendo in considerazione non solo dèi e diavoli, ma anche vampiri, licantropi e tante altre creature folcloristiche, in una cornice estremamente ampia e politematica. Lucifer, invece, si concentra sulle vicende bibliche e sui personaggi del Vecchio e del Nuovo Testamento, ribaltando il punto di vista classico e spodestando tutte le credenze legate alla figura di Satana. In ogni caso, se questa serie vi è piaciuta, non potete perdervi i misteri, gli intrighi e le emozioni che solo Supernatural sa regalare.
2) American Gods
American Gods stravolge il modo classico di pensare ai concetti di religione e idolatria, tra uno spargimento di sangue e l’altro. La serie si apre sulla vicenda di un ex detenuto di nome Shadow Moon che, al momento del suo rilascio, incontra un uomo misterioso di nome Mr. Wednesday, un dio autoproclamatosi, il quale sembra conoscere la vita di Shadow meglio di quest’ultimo. Dopo essere venuto a sapere della morte di Laura, sua moglie, Shadow Moon decide di unirsi a Mr. Wednesday in un folle viaggio. Ogni fan della mitologia apprezzerà senza dubbio questa rivisitazione in chiave moderna delle principali divinità conosciute. Sin dalla sua prima stagione, American Gods si è rivelata una fenomenale trasposizione dell’omonimo romanzo di Neil Gaiman, autore che ha dato vita (guarda caso) proprio al personaggio di Lucifer.
Ideata da Bryan Fuller e Michael Green, la serie raffigura un conflitto tra vecchi e nuovi dèi: i primi affondano le loro radice nella mitologia egizia, greca o norrena, mentre i secondi costituiscono il pantheon dei grandi idoli della società moderna (il denaro, la fama, le droghe, la tecnologia…). Una premessa che colpisce nel segno e non può non attirare gli amanti delle battaglie sovrannaturali. In questo caso, inoltre, le “Nuove Divinità” sono un valore aggiunto, e la loro presenza permette di affrontare trasversalmente il tema delle dipendenze tipiche del ventunesimo secolo. Rispetto a Lucifer, qui vengono a mancare gli elementi specifici del genere giallo (e la partnership in stile Ellis/German a cui tanto ci siamo affezionati nel prodotto della Fox) ma in compenso l’urban fantasy la fa da padrone.
Nelle due stagioni esistenti, American Gods è riuscita a costruire un arco narrativo davvero intrigante, ma anche a esibire delle ottime capacità tecniche, con effetti speciali e tecniche di ripresa di alta qualità. Impossibile poi non menzionare il cast assolutamente degno di nota, che comprende personalità come Ian McShane, Orlando Jones o Iwan Rheon. In attesa di una terza stagione coi fiocchi, potete iniziare a godervi gli episodi già disponibili in streaming su Amazon Prime Video.
3) Good Omens
Good Omens e Lucifer sono due serie con moltissimi aspetti in comune. Entrambe le storie vedono come protagonisti demoni e angeli che, una volta scesi sulla Terra, si ritrovano affascinati (e molto più coinvolti del previsto) dalle vite degli esseri umani. Anche Good Omens, come Lucifer e American Gods, si basa su un’opera di Neil Gaiman, intitolata Buona Apocalisse a tutti! Tuttavia, se Gaiman ha effettivamente scritto la sceneggiatura di Good Omens, non è invece intervenuto nella serie del diavolo più amato della tv (con l’eccezione di un episodio della terza stagione, in cui presta brevemente la sua voce a Dio). È proprio da questa partecipazione più o meno consistente che dipendono le principali differenze tra le due serie: Gaiman e il coautore Terry Pratchett hanno dei toni divertenti e leggeri, che in Lucifer vengono spesso a mancare.
Ironica, dark e un po’ british, Good Omens racconta (nella sua unica stagione) le vicende di Azraphel e Mackinnon, un angelo e un demone coinvolti in una bizzarra collaborazione al fine di fermare l’Apocalisse sulla Terra. Le atmosfere “vampiresche” hanno un ché di irriverente, vista la tendenza di stampo religioso della trama. Anche i dialoghi sono scanzonati e mirano a valorizzare il carattere giocoso dei personaggi e il tono generale della miniserie. Ma la trama offre anche spunti di riflessioni interessanti: Azraphel e Mackinnon si prefissano l’obiettivo di trovare l’Anticristo, un bambino affidato a una famiglia di esseri umani, per crescerlo in un contesto perfettamente equilibrato tra bene e male.
Insomma, una storia che sembra un po’ l’opposto di Lucifer: da un lato abbiamo la personificazione del male che intraprende inconsapevolmente un percorso di “umanizzazione” sulla Terra, dall’altro vi sono invece due esseri celesti che intendono crescere un bambino demoniaco come una persona assolutamente normale. Leggera e rapida da vedere, con soli sei episodi, se non siete in vena di un film, Good Omens è sicuramente una serie perfetta per una bella maratona pomeridiana!
4) Grimm
Qui non abbiamo un diavolo come protagonista, ma le somiglianze tra Grimm e Lucifer sono assolutamente palesi. La trama narra di un detective in grado di vedere creature soprannaturali, chiamate Wesen, le quali si nascondono tra la gente comune. Liberamente ispirata alle fiabe dei celebri fratelli Grimm, la serie segue l’investigatore nella sua battaglia contro il crimine, che ora si estende anche alle forze del male. Nonostante l’iniziale tiepida accoglienza, l’apprezzamento per Grimm è gradualmente aumentato con il proseguire della serie, fino a giungere alla sua stagione conclusiva, nel 2017.
Il protagonista, Nick Buckhardt, scopre di appartenere a una famiglia di Grimm, per l’appunto, ovvero dei criminologi votati al mantenimento dell’equilibrio tra il mondo degli esseri umani e quello magico, che si cela in piena vista. Come ogni buon detective della omicidi che si rispetti, anche Nick ha il suo partner, che in questo caso non ha i delicati tratti di Lauren German, alias Chloe Decker, ma proprio come lei si ritrova costretto ad affrontare una verità pressoché assurda sul proprio collega e sulla realtà in generale.
Nelle sei stagioni, la storia si evolve in modo sempre più edificante e coinvolge lo spettatore, che si ritrova a cavallo tra due universi differenti, ma allo stesso tempo complementari. Insomma, se siete alla ricerca di una storia in grado di combinare sapientemente fantasia e realtà, Grimm merita decisamente la vostra attenzione.
5) Forever
Se di Lucifer vi manca principalmente la sua natura poliziesca, oltre che l’impostazione fantasy, Forever potrebbe essere la soluzione più adatta a voi. Da non confondere con l’omonima serie del 2018, la serie segue la storia di una detective e del suo incredibile partner, il quale non solo dimostra delle capacità intuitive sorprendenti, ma sembrerebbe proprio essere immortale. Una situazione molto simile a quella di Chloe e del nostro demoniaco amico. In un certo senso, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle indagini e dei rispettivi crimini, si potrebbe sostenere che Forever sia persino superiore al fantasy-poliziesco della Fox, il quale si è probabilmente ispirato in molti modi a questa serie. Forever, purtroppo, ha solo una stagione composta da ventidue episodi, e ciò è un vero peccato considerando l’incredibile narrazione.
Mi chiamo Henry Morgan. La mia è una lunga storia. Potrebbe suonarvi poco plausibile, anzi, probabilmente non mi crederete. Ma ve la racconterò comunque, perché, oltretutto, di tempo ne ho parecchio.
Il protagonista, Henry Morgan (interpretato dalla star gallese Ioan Gruffudd, che ricordiamo per i suoi ruoli in film come Titanic o I Fantastici 4), è un medico legale del 1700, divenuto improvvisamente immortale per motivi ignoti. Noi lo conosciamo trecento anni dopo, nel nostro tempo, e intorno a lui si sviluppa un intrigante crime drama, pulito e senza troppi fronzoli. Come Lucifer affiancava la detective Decker, anche in questo caso il protagonista può contare sul supporto della sua partner, Jo Martinez, per la risoluzione delle indagini su cui si basano le varie puntate. Cosa succederà, però, quando Henry Morgan si renderà conto di non essere l’unico immortale sulla Terra? Chi sono i suoi simili, e perché esistono? Se sentite la mancanza di Lucifer, questa serie sarà la sostituta ideale.