Lucifer 5×04 soddisfa finalmente la nostra curiosità sul tanto discusso episodio noir di cui avevamo già ampiamente sentito parlare nelle scorse settimane. Le tante indiscrezioni sulla puntata It Never Ends Well for the Chicken, infatti, avevano stuzzicato la nostra fantasia già da un po’ di tempo.
Il co-showrunner di Lucifer, Joe Henderson, aveva già dichiarato a proposito dell’episodio:
Ogni volta che giochi con i flashback la domanda che ti poni è sempre ‘quale epoca potrebbe rispecchiare un personaggio?’ Gli aspetti più interessanti dei film noir sono le storie poliziesche, ma Lucifer non è ancora un detective. Quindi quello che vedremo è, per certi versi, il primo caso di Lucifer. C’è un caso, c’è un mistero da risolvere ma il noir farà semplicemente da filtro al linguaggio della nostra serie.
Ciò che appunto vediamo in Lucifer 5×04 è il primo “caso” a cui il nostro Diavolo preferito si trova a dover lavorare. A riportare alla memoria tali ricordi ci pensa la piccola Trixie, che chiede al suo amico di raccontarle una storia. Lucifer pensa bene di narrare alla bambina qualcosa su Lilith, la madre di Maze, e di come negli anni ’40 l’abbia aiutata a ritrovare il suo anello perduto.
Avevamo delle aspettative abbastanza alte su questo molto discusso episodio noir, ma dobbiamo ammettere che esse sono state pienamente soddisfatte. L’aver visto i nostri personaggi preferiti indossare dei panni molto diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati (basti pensare a Chloe che si trasforma in un investigatore uomo) ci ha sicuramente fatti sorridere e ha conferito all’episodio una vena più comica e originale.
Nonostante avessimo già avuto modo di vedere delle foto di Lucifer 5×04, la trama dell’episodio ci ha colpiti sin dall’inizio. Se infatti pensavamo che la bella Lesley-Ann Brandt avrebbe prestato il volto – come al solito – a Mazikeen, quando abbiamo scoperto che Lucifer ci avrebbe parlato di Lilith siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Grazie a questa puntata abbiamo avuto modo di conoscere più nel dettaglio il rapporto tra il Diavolo e la madre dei demoni. Scopriamo infatti che quest’ultima, che sembra essere molto amica del protagonista della serie, gli ha fatto un grosso favore regalandogli un vero e proprio esercito di demoni che gli facesse compagnia all’Inferno. È proprio per questo che, quando Lucifer scopre che la donna ha perso il suo prezioso anello dell’immortalità, decide di aiutarla a ritrovarlo.
I vari intrecci che portano poi allo scioglimento del caso sono tipici della serie tv in questione, ma l’atmosfera donata dalla Los Angeles degli anni ’40 ha donato un tocco in più all’episodio. Il bianco e nero ci ha aiutato a calarci nel migliore dei modi nella puntata, a le musiche tipiche della vecchia Hollywood ci hanno fatto sorridere in più di un’occasione.
Ciò che più ci ha sorpresi, tuttavia, è stata senza ombra di dubbio la stessa Lilith. La madre di tutti i demoni, colei che è stata cacciata via dal bel “giardino” di cui tanto sente la mancanza, ha iniziato ad affezionarsi alla vita umana ben prima dello stesso Lucifer. Alla fine dell’episodio, infatti, la vediamo parlare di amore, per poi donare al protagonista il suo anello: lei, nonostante le apparenze, non vuole essere immortale. Lilith afferma che, anche se tutti credono di voler vivere per sempre, in realtà non si accorgono di avere qualcosa di molto più prezioso della stessa immortalità: è proprio sapere che c’è una fine, che ci fa amare tutto il resto in maniera spropositata.
Quando Lucifer finisce di raccontare la sua storia a Trixie, scopriamo cosa c’era davvero dietro le richieste della bambina: Maze. È stata infatti proprio lei a chiederle di scoprire qualcosa in più sul proprio passato, e in questo modo riesce a scovare sua madre e a parlarle. Il tutto conferisce all’episodio, che apparentemente potrebbe anche sembrare leggero e comico, una vena di drammaticità.
A poco a poco conosciamo sempre di più il personaggio di Mazikeen, che è sicuramente uno dei più amati in Lucifer. Il demone, apparentemente forte e sicuro di sé ma in realtà pieno di insicurezze, si mostra per ciò che è davvero: vulnerabile, e alla ricerca di risposte e di qualcuno che le resti accanto.