Vi racconteremo una storia.
Una maledizione diventata trama.
Dai lineamenti di un diavolo prende vita Lucifer, dal suo carisma risorgono le ceneri del peccato.
Nel momento in cui l’equilibrio è rotto, la rivoluzione si sta compiendo. Lucifer ha deciso di scendere sulla Terra, a Los Angeles. C’è bisogno di scatenare un po’ di inferno e lui è pronto a vivere la sua vita lontano dal passato. In tutto questo tempo, bastava andare via per rendersi conto di quanto c’era di diverso dalle fiamme dell’inferno.
Qui in basso c’è il paradiso, costruito a somiglianza dell’uomo che osa, di chi non teme conseguenze, e se tuo padre è il Dio venerato da generazioni intere basta sorridere per avere il mondo ai tuoi piedi.
Il sorriso del diavolo, uno dei poteri che – unito alle ali – è simbolo della sua presenza sulla Terra: può andare via in qualunque momento lasciando Amenadiel, Mazikeen e Chloe esattamente lì dove sono, ad aspettare il suo ritorno.
Eppure la rivoluzione doveva avvenire. Non bastava più guidare l’inferno: Lucifer ambiva ad altro, magari a conoscere le stesse persone che prima puniva. E questo l’ha spinto ad andare via dalle fiamme per atterrare nei vizi e nell’imprudenza. Sembra essere distante dalle abitudini degli altri protagonisti, ed è questo che lo rende unico, interessante, visto con un occhio di riguardo, così come avveniva nel suo regno.
Il paradiso ha bisogno di un peccatore, di sangue giovane per essere vissuto a pieno, in tutto il suo piacere, nell’ebbrezza della lussuria. È così che nasce l’uomo, dal diavolo che si avvicina ai mortali, li guida, li porta per mano nella luce del suo animo, dove l’oscurità è ormai solo una condizione passeggera e non un luogo.
Di certo non poteva esserci inferno sulla Terra senza un diavolo. Non puoi scatenare l’inferno con un santo. Chi meglio di Lucifer Morningstar per creare disordine e piacere?
Suo padre non avrebbe mai voluto tutto questo. L’anima di suo figlio venduta a degli estranei che lui stesso dovrebbe punire. Ma non interessa cosa dice suo padre, bisogna scatenare l’inferno sulla Terra e lui è l’unico a poterlo fare.
Il sangue di un giovane diavolo che sembrava non poter scorrere mai, d’improvviso sgorga per amore, è un addio ai suoi poteri, alle sue ali, al suo essere totalmente cattivo. Sembra quasi essere un addio a se stesso, alla sua natura. Ma l’inferno che viene scatenato coinvolge tutti ed è lui ad averlo fatto nascere. Non può distaccarsi da ciò che è, neanche per amore. Bisogna adempiere ai propri doveri, anche quelli che sembrano farti fare un passo indietro.
Allora non possono finire le punizioni, né i suoi poteri. Bisogna abbracciare quello che nel tempo è stato fatto. Lascia cadere le loro ossa, le ossa dei mortali che credono a chi sei solo messi davanti al tuo vero volto. Spaventati, terrorizzati dalla manifestazione della tua anima. Quando tutto il mondo corre spaventato, è lì che Lucifer si riconosce, nel terrore che incute, nell’aspettativa della punizione che dovrà dare e perseguire.
È lui l’oggetto del desiderio, di chiunque voglia prendere il suo potere o solo stargli accanto e di chi invece vorrebbe vendergli l’anima ed essergli simile.
Ed è forse questo a fargli amare un mondo imperfetto. La venerazione però piena di soddisfazione. Non è solo timore, non fino a quando mostra il suo vero volto naturalmente, ma odi e preghiere. Come fosse sempre il fulcro, ma in un luogo che non gli appartiene e con una vita che ha i benefici di quella di un uomo e i difetti di un diavolo.
Lucifer ha scatenato l’inferno,
lasciato cadere le loro ossa,
venduto quell’anima,
ha scatenato un po’ di inferno,
dove le fiamme non ardevano.