Luna nera 1×02 recensione e commento con spoiler.
Ci siamo appena lasciati alle spalle la prima puntata di Luna Nera (qui la nostra recensione) che è già tempo di parlare della seconda. Avevamo lasciato Ade, la giovane protagonista della serie tv, divisa tra una comunità di streghe, il fratellino piccolo a cui badare, un giovane prestante di cui innamorarsi e la terribile morte di sua nonna. La scena ante-titolo di Luna Nera 1×02 ci porta proprio in una fossa comune, dove viene gettata l’anziana strega dopo la sua esecuzione.
Le due consorelle Leptis e Janara escono dal nascondiglio delle Città Perdute e riportano la donna al sicuro per donarle una giusta sepoltura. Qui abbiamo il primo colpo di scena. Quella che Ade credeva fosse sua nonna era in realtà sua madre, che volutamente aveva deciso di celarsi dietro una falsa identità . Il motivo? Per il momento non ci è dato saperlo. L’unica certezza che abbiamo sono le grida di Ade, lo shock, la canzone in sottofondo che accompagna la serie tv e che preannuncia la sigla. Si comincia.
Luna Nera: tra magia, superstizione e scienza
Prima di iniziare a recensire questo secondo capitolo è necessario tessere una lode a Luna Nera: gli effetti speciali. La produzione italiana originale Netflix compie un gran balzo in avanti rispetto agli standard nazionali. Tutte le scene “alterate” sono di livello alto, quando mai abbiamo visto in un prodotto nostrano un vecchia donna trasformarsi davanti a noi in una ragazza? Luna Nera è riuscita in questo, è riuscita a utilizzare per la prima volta in modo più che soddisfacente una tecnica che in Italia era solo un miraggio mettere in pratica. Torniamo però alla storia.
Siamo in quella che era la casa di Ade. La sorella di Pietro, Cesaria, e l’amico d’infanzia, Spirto, scoprono che tra le mura scorre la magia e trovano il libro nascosto da Ade e Antalia. La ragazza intanto comincia a ricordare di essere già stata nelle Città Perdute attraverso un flashback. La luce torna a illuminare la città ; qui Pietro ha un violento scontro verbale con il padre e la sorella riguardo la natura magica e l’esistenza di donne dotate di poteri. Il giovane, in un moto di rabbia, pronuncia la frase manifesto di questo episodio:
“Le streghe smetteranno di esistere quando voi smetterete di bruciarle”.
Una frase che fa riflettere sulla condizione femminile di ieri e di oggi. In fondo c’era da aspettarsi questo focus che strizza l’occhio al pubblico femminile e femminista. Luna Nera infatti è girata a tre mani da tre donne, e lo stesso vale per la sceneggiatura in cui figurano Francesca Manieri, Laura Paolucci, Vanessa Picciarelli e l’autrice del libro da cui la serie tv prende vita: Tiziana Triana. Il messaggio che le sette donne vogliono mandare è semplice: finché si parlerà di donne, di feste a loro dedicate e di emancipazione, non si arriverà mai a una reale parità dei sessi. In questo la serie tv italiana non fa sconti. La verità , attraverso mezzi comunicativi allegorici e non, ci viene sbattuta in faccia come un secchio di acqua gelata.
Luna Nera 1×02 sposta di nuovo la sua scena sulle Città Perdute. Persepolis si arrabbia per l’importanza e i riguardi che vengono riservati ad Ade, è gelosa. Questa infatti viene portata da Tebe in una stanza speciale. La strega con i dread racconta alla giovane donna la sua storia, che si lega indissolubilmente con quella di Janara e della madre della ragazza. Poi lo scontro con Marzio, un altro apprendista geloso delle tre e degli insegnamenti a loro riservati. Il ragazzo è cattivo ma innamorato di Antalia e in un raptus di odio uccide la loro maestra Diotìma. Ecco il primo paradosso amoroso di questa puntata, due futuri nemici amanti. Questi dieci minuti sono la cosa più bella del secondo episodio. La regia è gradevole, la fotografia è di livello.
Le donne, la costante al centro di Luna Nera 1×02
Intanto di notte il piccolo Valente continua a disegnare strane e misteriose forme oscure e Ade, svegliata dal rumore del pastello sul muro, dopo aver messo a letto il fratello si muove tra i corridoi della casa delle streghe, e noi insieme a lei. Arriviamo infatti prima noi a spiare la conversazione tra Tebe e Leptis, poi insieme ad Ade a svelare la loro relazione sentimentale e vediamo Persepolis che li scopre. Infine è il turno di Janara, che torna dopo una perlustrazione e scopre Ade e Persepolis dietro tenda. Le donne continuano a monopolizzare Luna Nera, con i riflettori puntati forse troppo spesso sull’ostentazione del messaggio che le sceneggiatrici vogliono mandare (qui parliamo di un’altra donna forte e del suo pensiero sulle quote rosa nelle produzioni tv: Xena).
Il tema della donna è di importanza vitale, seppure leggermente ostentato. Comunque, mentre la quiete sembra regnare sovrana nelle Città Perdute, in città c’è molto movimento. Sante parla con il prete ed è una conversazione che rappresenta uno snodo importantissimo. Il libro nascosto da Antalia e Ade è molto probabilmente il sole intorno a cui gira tutto il pianeta Luna Nera. Il tomo è fondamentale. Veniamo infatti a conoscenza del fatto che questo deve essere recuperato a tutti i costi perché desiderato da Sua Eminenza. Una entità oscura, molto probabilmente il manovratore e il villain di questa serie tv (che sia Marzio? L’ipotesi più plausibile, ma anche deludente e scontatata). I benandanti quindi continuano a rastrellare la zona e ogni notte tornano con una vittima, che sia animale o uomo.
Ade e Pietro, il paradosso della scienza innamorata della magia
Come obbligate da Tebe, Ade e Persepolis lavorano insieme e la competizione tra le due si trasforma in amicizia. Vittorio invece continua a diffondere il verbo scientifico e a curare sua madre. In una conversazione tra i due capiamo le radici della rabbia e del turbamento di suo padre, divenuto cacciatore di streghe per la malattia della moglie. Per trovare la risposta più semplice a una situazione drammatica. Il ragazzo poi legge un racconto alla madre, rivelatore della trovata di tingere di rosso l’acqua di una fontana per comunicare a Ade il desiderio di incontrarla. Si tratta della storia di Tristano e Isotta.
Persepolis, diventata (forse troppo velocemente) migliore amica di Ade, decide di farle due sorprese. La prima è un bagno caldo, la seconda un binocolo con cui Ade potrà vedere quando Pietro tingerà di rosso l’acqua. E questo è quello che accade. I due si incontrano, ma un paradosso (il secondo) divide i due: Pietro ama ciò in cui lui stesso non crede. Il giovane è innamorato di Ade, ma rifiuta (inconsapevolmente) la sua natura. La ragazza, turbata, va via in preda alla confusione. Il dialogo tra i due è il paradigma della situazione di Luna Nera: la qualità e le intenzioni ci sono, la sceneggiatura però non risulta essere all’altezza, la prova attoriale a tratti è drammaticamente da soap opera.
Quasi tutti i personaggi (si salvano Tebe e Janara) recitano in modo enfatico e teatrale.
E la differenza viene acuita dal fatto che se si guarda la serie nel doppiaggio in lingua inglese, la recitazione risulta molto più godibile. La speranza è che la prestazione attoriale cresca con le puntate. Ade intanto decide di provare a recuperare il libro nascosto nella sua vecchia casa. I benandanti, però, la trovano. Fortunatamente, in aiuto della giovane, intervengono a salvarla Leptis e Janara. Nella colluttazione però il libro rimane a terra e lo vediamo, qualche secondo dopo, nelle salde mani di Cesaria, risparmiata dal colpo mortale della spada di Leptis perché donna. La musica torna a suonare e il sipario cala, si chiude la seconda puntata di Luna Nera. Nessun fischio, nessun lamento, ma davvero pochi applausi.