Attenzione: la recensione del quinto episodio di Luna Nera contiene spoiler.
A un passo dal gran finale, il quinto episodio di Luna Nera si apre con un Pietro (Giorgio Belli) tormentato. Il giovane, infatti, si interroga se sia giusto sposare la causa del padre – soprattutto dopo la morte della madre – e quindi mettersi a caccia delle streghe oppure fidarsi di Ade. Il personaggio di Pietro, fin dal primo episodio, è apparso lontano dalle idee di Sante. Innanzitutto, il ragazzo non crede nell’esistenza di magia e sortilegi, ma confida nell’origine scientifica e razionale di ogni accadimento. Secondo, Pietro dà l’idea di essere un ragazzo di buon cuore e per questo assolutamente contrario al proposito di uccidere persone innocenti.
Ma lui, così come gli altri personaggi di Luna Nera, ha avuto a disposizione soltanto 5 episodi per farsi conoscere. Questo cosa vuol dire?
Vuol dire che, all’alba del penultimo episodio, una scena di tormento come quella che vive Pietro sarebbe stata molto più ricca di pathos se lo spettatore avesse raggiunto un grado di empatia maggiore col personaggio. Ciò sarebbe stato possibile con una delineazione psicologica più dettagliata e approfondita, che forse avrebbe necessitato di qualche episodio in più.
Mentre Pietro si interroga sul da farsi, Ade si addentra sempre di più nel mondo della magia. La ragazza ha finalmente (o troppo in fretta?) raggiunto una nuova consapevolezza. Se in un primo momento guardava le streghe che l’avevano accolta come un gruppo distinto rispetto a lei, adesso Ade si sente una di loro. Si sente una strega. Una presa di coscienza forse abbozzata, sviluppata troppo velocemente: anche in questo caso si sente la mancanza di qualche episodio in più.
A differenza di quello che accade con lo sviluppo dei personaggi di Luna Nera, la propaganda del messaggio femminista è ben delineata.
Sono due, in questo episodio, i momenti che fanno maggiormente riflettere sulla condizione della donna. Il primo riguarda le regole che Sante e Marzio Oreggi comunicano al popolo. Nessuno è tenuto a dare cibo, offrire rifugio o dare una qualsiasi assistenza a una donna sola non accompagnata da un uomo. Che pensiero si cela dietro questa ordinanza? Che una donna indipendente, libera, che agisce in autonomia, non può essere altro che una strega.
Il secondo momento che mette in luce il pensiero comune dell’epoca (solo di quell’epoca?) riguardo le donne è quando Sante si rivolge a Cesaria e le dice che sarebbe stata la persona ideale per guidare i Benandanti, i cacciatori di streghe, se solo non fosse stata una donna. Una donna, dunque, oltre a non poter andarsene in giro in solitudine secondo la mentalità di Sante, non può nemmeno ambire a un incarico da capo (è una serie molto diversa, ma la forza femminile emerge come in Chilling Adventures of Sabrina, ne abbiamo parlato qui).
Verso la metà dell’episodio, si inizia a convergere verso il momento clou di questo pre-finale: la benedizione delle armi.
Armi è infatti il titolo di questo episodio di Luna Nera e si riferisce alla benedizione che Marzio Oreggi deve fare alle armi che verranno poi usate dai Benandanti per dare la caccia alle streghe. Sante, Cesaria e i Benandanti si recano dunque alla locanda dove dovrà avvenire il rito, ma non sono i soli. Innanzitutto, Pietro decide di assistere per cercare di capire meglio la situazione. E le streghe non si fanno da parte: è fondamentale raggiungere Oreggi perché possiede il Libro tanto cercato da Ade e le sue compagne.
Ma i piani non vanno come previsto e le streghe sono costrette a uscire allo scoperto. Mentre infervora lo scontro, Oreggi riesce a imprigionare Valente – il fratellino di Ade – con la magia. Dunque l’uomo che ha aizzato i Benandanti e il popolo contro le streghe fa uso di sortilegi e incantesimi.
Nel finale, Oreggi cerca di dialogare con Valente, affermando di aver conosciuto la madre del bambino e di aver iniziato a praticare la magia con lei. Valente non si lascia ingannare da false promesse, così Oreggi è costretto a fare un’altra mossa: annuncia l’esecuzione del bambino, prevista per il giorno successivo. Il tutto avviene – forse troppo palesemente – sotto gli occhi di Spirto, che potrebbe giocare un ruolo importante nell’ultimo episodio, magari proprio facendo saltare l’esecuzione.
La 1×05 di Luna Nera lascia ogni porta aperta in vista del finale. Quello che succederà nel sesto episodio è forse un po’ prevedibile, ma ne avremo la certezza soltanto a visione ultimata (ma non c’è bisogno di aspettare visto che si tratta di una serie a rilascio unico, qui cerchiamo di capire se questa formula abbia soppiantato quella del rilascio settimanale). Quel che è certo è che questa serie non è perfetta, ma non è nemmeno un fiasco: è un interessante tentativo italiano di cimentarsi del fantasy.