Quando si parla di un’attrice del calibro di Alison Brie sono molti i pregi che si potrebbero evidenziare, primo fra tutti il suo talento: estremamente versatile e naturale, l’attrice riesce a passare dal comico al drammatico, sa modulare la propria bellezza e il proprio charme per risultare affascinante come una stella di Hollywood o come la semplice ragazza della porta accanto. La sua carriera è costellata di serie tv amatissime, tutte diverse tra loro. È questa sua capacità di rivestire ruoli tanto differenti gli uni dagli altri a renderla una delle bellezze più apprezzate del panorama televisivo americano? Probabilmente sì.
Uno dei primi ruoli importanti è stato quello di Trudy Campbell in Mad Men: i suoi tratti così delicati e i colori contrastati del viso erano perfetti per una serie tv ambientata negli anni ’60, dove Alison Brie interpreta una moglie fedele che deve sopportare i continui tradimenti del marito. Dopo appena due anni, l’attrice diviene anche una delle protagoniste di Community (da poco disponibile su Netflix), in cui interpreta una giovane studentessa che, alle prese con la prima esperienza da universitaria, stringe amicizia con cinque compagni di corso molto diversi tra loro.
Questi due ruoli vengono portati avanti in parallelo fino al 2015: Alison Brie si ritrovava quindi a dover alternare un personaggio secondario più drammatico e datato come quello di Trudy con un altro completamente diverso, più solare, ingenuo e comico.
La sua abilità recitativa è innegabile ed è per questo che nel 2014 viene contattata per interpretare Diane Nguyen in BoJack Horseman: sebbene alcuni abbiano storto il naso di fronte alla decisione di far interpretare un personaggio vietnamita a un’attrice caucasica, la voce di Alison Brie riesce immediatamente a conquistare tutti. Cristallina, capace di commuovere e far ridere allo stesso modo, l’attrice scopre un nuovo lato del suo talento recitativo, quello per il doppiaggio. Sono tanti i personaggi secondari che interpreterà in BoJack Horseman, ma tutti riconscibili e con mille sfaccetture.
Quando ormai Alison sembra aver trovato la propria nicchia nelle serie convenzionalmente divertenti, spaziando tra sitcom e dramedy, ecco che si mette nuovamente in gioco con un progetto completamente diverso rispetto ai precedenti.
L’interprete diviene così una delle protagoniste della serie tv GLOW (una delle nostre comedy preferite). Ambientata negli anni ’80, GLOW è inspirata a un programma di wrestling veramente esistito dal nome Gorgeous Ladies of Wrestling. In questa serie Alison Brie si trasforma in una vera e propria wrestler del tempo: esagerata nel trucco, nei colori e nell’atteggiamento, la protagonista Ruth si ritrova a dover combattere contro una sua vecchia conoscenza, Debbie, con cui ha qualche conto in sospeso.
Questa trama elettrica si unisce ad una colonna sonora esplosiva e coinvolgente (in un modo che solo la musica anni ’80 può restituire) e ci permette di conoscere un lato più istrionico dell’attrice fatto di capelli cotonati, fiducia in se stessa e tutine succinte.
Per la preparazione di questa serie tv Alison Brie ha iniziato a condividere sui suoi social i propri allenamenti, dove la sua energia esonda dai post e diventa subito coinvolgente. La vitalità e la voglia di lavorare sodo la rendono ancora più bella, affascinante e forte senza però toglierle quell’aria di semplicità da ragazza acqua e sapone.
È rinfrescante, in questo senso, vedere come Alison Brie sia diventata famosa per il suo talento e la sua versatilità senza però dover mettere in discussione la propria femminilità: grazie alla sua complessità e maturità, Alison Brie ha dimostrato come non ha senso affidarsi solamente al proprio aspetto, prediligendo il duro lavoro. E, nel fare questo, il suo charme e la sua bellezza sono raddoppiati automaticamente, rendendola una delle donne più belle (sia fuori che dentro) di tutto Hollywood.