ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER su Mad Men.
Farsi strada in una società creata da uomini pazzi che l’hanno plasmata a loro immagine e somiglianza non è uno scherzo, e per Peggy Olson (Elisabeth Moss) non è mai stato un gioco. Fin dal primo istante in cui ha messo piede alla Sterling & Cooper come segretaria, donna qualunque in mezzo a tante altre, ha provato un’inspiegabile attrazione nei confronti di quel mondo da cui veniva lasciata fuori. E quanta strada ha fatto per provare a se stessa e agli altri di meritare un posto sul trono del reparto creativo di quell’agenzia pubblicitaria degli anni Sessanta. È stata egoista, sleale a volte, opportunista, ma ha anche capito che irrigidire la propria corazza era l’unico modo per non lasciarsi sbranare dagli squali.
Alla fine della serie, Peggy può dire di aver trovato finalmente tutto ciò che la rappresenta, quell’equilibrio personale e lavorativo che aveva sempre cercato, quella storia d’amore imperfetta ma comunque intensa che tutti vorremmo poter vivere. Ma se lei è forse il personaggio che evolve di più in Mad Men, chi può dire di aver portato a termine un percorso altrettanto completo?
Per molti, forse, la risposta alla domanda sarebbe Joan Holloway (Christina Hendricks) ma non si può negare che, per quanto cambi e maturi questa donna forte, il posto d’onore spetta a qualcun altro. Alla fine, Joan ha sempre dimostrato di essere diversa dalle altre, di sapere come cavarsela da sola anche senza un uomo accanto. Con la conclusione della serie, Don Draper è solo all’inizio del proprio cammino di crescita personale. Betty Draper è rimasta più o meno sempre intrappolata nel proprio involucro di angelica fragilità, e quasi nessuno degli altri personaggi ha compiuto una metamorfosi come quella di Peggy Olson.
Nessuno, tranne forse Sally Draper.
Sally Draper rappresenta il futuro dei mad men, ciò che con la loro essenza hanno contribuito a creare.
La figlia maggiore di Don Draper, nella prima stagione, non era che una bimba sorridente, in cerca di quelle attenzioni che né suo padre né sua madre erano in grado di darle davvero. Troppo occupati ad alimentare le aspettative di una società che non ne ascoltava i reali bisogni e che contribuiva ad acuire il loro senso di inadeguatezza. Per molto tempo Sally è rimasta sullo sfondo di Mad Men, come una macchia nella vita di Don e Betty, un effetto collaterale della loro storia prima molto intensa poi piena di cose non dette, un elemento necessario al mantenimento delle apparenze familiari.
La giovane bambina di casa Draper ha cercato amore e comprensione, soprattutto da parte di Don, eppure è sempre stata allontanata, rimproverata, accusata di non fare o di non essere abbastanza. Betty era delusa dai suoi comportamenti, dal suo amare così profondamente il padre nonostante tutte le sue evidenti imperfezioni. Così ha cercato di insegnarle a essere perfetta, ma Sally non aveva intenzione di rispecchiarsi nell’illusoria favola luccicante che sua madre tentava di imporle. Quindi ha tirato le redini, si è ribellata, ha scalciato e reclamato il proprio posto in una famiglia a pezzi e nel mondo che la circondava. Era intelligente ma ancora immatura e non riusciva proprio a capire per quale motivo Betty insistesse così tanto con lei. Perché non si accaniva invece contro Bobby o contro il piccolo Gene?
Perché Betty non concepiva che sua figlia potesse comportarsi da bambina, anche se in fondo bambina lo era. Elizabeth non ammetteva errori e non è mai riuscita a stabilire una vera connessione con Sally e i suoi figli. Per questo non poteva immaginare quanto per una ragazzina di 10 anni potesse essere difficile veder morire il nonno con il quale aveva stretto un dolce rapporto, e veder nascere subito dopo un bambino a cui viene imposto lo stesso nome.
Betty è stata molto dura con Sally e ha dimostrato in più di un’occasione la sua scarsa capacità empatica.
Eppure, questo ha permesso alla figlia maggiore dei Draper di crescere più in fretta dei suoi fratelli, di capire come funziona il mondo prima di quanto avrebbe dovuto. Così come scontrarsi di petto con tutte le imperfezioni di suo padre l’ha aiutata a creare nella sua mente un ritratto più veritiero e meno lusinghiero dell’uomo che l’ha cresciuta e che però non è mai riuscito ad amarla veramente. Scindere la figura di padre da quella di essere invincibile e privo di difetti è doloroso e può lasciare profonde cicatrici, perché tutti tendiamo a idealizzare i nostri genitori. Sally lo ha fatto per molto tempo e quando ha capito che Betty e Don in realtà non erano altro che semplici e comuni esseri umani, ha iniziato a sentirsi più libera di essere se stessa.
Ha smesso di chiedersi quali sarebbero state le conseguenze delle proprie insubordinazioni, ha smesso di temere di deludere le aspettative dei suoi genitori, visto che così tante volte loro avevano tradito le sue con una totale indifferenza. Di una cosa Sally Draper ha preso coscienza: non sarebbe mai diventata come sua madre, né si sarebbe mai lasciata ingannare da un uomo come suo padre. Questa consapevolezza le ha permesso di maturare, di fare i conti con i rancori accumulati negli anni e di utilizzarli per trasformarli nella propria forza.
Solo nutrendosi di delusioni e promesse infrante Sally è cresciuta e ha compiuto una vera e propria metamorfosi, un’evoluzione incredibile dalla prima all’ultima puntata di Mad Men. Da bambina innocente e ingenua, pronta a fidarsi e ad affidarsi completamente alla saggezza dei suoi genitori, assolutamente convinta di essere al sicuro da qualsiasi cosa tra le loro braccia, è diventata infine una giovane donna dal carattere forte e dalla lingua tagliente. Ha capito di essere pronta a lottare per le proprie idee e, soprattutto, di poter affrontare il dolore di una perdita per cui nessuno l’aveva mai preparata, e per cui non avrebbe mai creduto di doverlo fare così presto.
Prendendo sulle proprie piccole spalle il peso di una famiglia spezzata e imperfetta, Sally ha risparmiato molte sofferenze a Bobby e Gene. Si è fatta carico anche dei loro dubbi e, nonostante i litigi e le incomprensioni, le diffidenze e i momenti no che caratterizzano un qualunque rapporto tra fratelli, non li ha mai abbandonati, non se lo sarebbe mai perdonato.
L’empatia che tanto è mancata a Don e Betty nei suoi confronti, Sally se l’è faticosamente costruita da sola, ed è riuscita nel suo intento, arrivando piano piano a comprendere e, in qualche modo a giustificare, quei loro difetti che da piccola sono stati per lei grande fonte di dolore.
Alla fine, la donna che è diventata ha capito di non aver più bisogno di nessuno per essere completa, perché imparare a bastarsi e ad amarsi per ciò che si è, è la lezione che Sally è stata chiamata a imparare fin dal primo episodio di Mad Men.