Negli ultimi anni la serialità Rai sta vivendo una sorta di rinascimento, con tantissime produzioni che si stanno distinguendo non solo per ascolti molto alti, ma anche per livelli di qualità incredibili. Una svolta favorita da diversi fattori tecnici, come l’adozione di format meno legati alla tradizione e più vicini alle nuove forme narrative, ma anche dal successo di singole produzioni, che poi hanno fatto da traino per le altre che sono arrivate dopo, o che sono state riscoperte. In questo senso, non c’è dubbio che Mare Fuori stia giocando un ruolo da assoluta protagonista nel riscrivere completamente i canoni della serialità Rai.
La serie ambientata nel carcere minorile di Napoli è stata, senza ombra di dubbio, il caso dello scorso anno e ora ha fatto il proprio ritorno col botto, con una terza stagione rilasciata in anteprima su Rai Play che ha attirato milioni di spettatori. Mare Fuori è ormai una delle serie maggiormente in voga nel panorama italiano, tanto da arrivare sul palco del Festival di Sanremo. Andiamo, dunque, a conoscere qualche curiosità su questa serie, che sta dominando le visioni degli italiani ed è destinata a farlo ancora a lungo, promettendo di oltrepassare anche i confini nazionali. Di seguito, 13 curiosità su Mare Fuori, serie che soffia come un forte vento rivoluzionario in casa Rai.
13. La sigla di Mare Fuori
Uno dei tratti maggiormente riconoscibili che hanno contribuito allo straordinario successo di Mare Fuori è senza dubbio la sua inconfondibile sigla ‘O mar for, cantata anche sul palco del Festival di Sanremo dagli attori della fiction, giunti all’Ariston come grandi ospiti della quarta serata. La sigla è diventata un successo incredibile e curiosamente è cantata proprio da uno degli attori protagonisti: Matteo Paolillo, che interpreta il ruolo di Edoardo Conte.
L’attore, d’altronde è anche un cantante, noto col nome d’arte Icaro. Oltre a portare avanti la sua carriera nel mondo della recitazione, il giovane protagonista di Mare Fuori si dedica anche alla musica e ha pubblicato diversi singoli e l’album Edo, in cui raccoglie le canzoni composte proprio per la fiction. Paolillo, infatti, ha firmato diversi brani che fanno parte della colonna sonora di Mare Fuori, con la collaborazione, come vedremo, anche di altri protagonisti della serie tv di Rai Play. Su Spotify è possibile trovare tutte le canzoni di Matteo Paolillo – Icaro e anche una playlist che contiene tutti i brani della colonna sonora di Mare Fuori, tra cui versioni remixate dell’amatissima sigla.
12. La location di Mare Fuori
A proposito di simboli della serie. Se la sigla ‘O mar for è, per così dire, la voce di Mare Fuori, l’Istituto di Pena Minorile dove si trovano i giovani protagonisti della fiction è sicuramente la sua immagine. Sebbene, com’è facile da immaginare, l’IPM di Napoli dove si svolge Mare Fuori sia ispirato al vero carcere minorile di Nisida che si trova nella città campana, in realtà il luogo dov’è girata la serie non è una prigione. L’Istituto di Pena Minorile che vediamo nella serie di Rai Play è ricostruito nella base navale della Marina Militare di Napoli, che prende il nome di Molo San Vincenzo.
Si tratta di una zona che si trova proprio sul lungomare di Napoli e che regala le splendide inquadrature sul mare che sta fuori dal carcere, simbolo più potente di tutta la narrazione nella serie presente su Netflix. Questa è la location principale di Mare Fuori, che poi mostra anche molte altre zone di Napoli. Le riprese della serie immortalano, infatti, alcuni luoghi simbolo della città, dal Maschio Angioino alla Galleria Umberto I, fino all’isolotto di Nisida dove si trova il vero carcere minorile di Napoli, che appare in lontananza nella serie, ma non è il vero sfondo dell’azione.
11. Il successo internazionale di Mare Fuori
Mare Fuori è un successo davvero epocale in Italia, come abbiamo detto sia a livello di pubblico, ma soprattutto per innovazione narrativa. Una serie la cui portata è destinata, presto, a travalicare anche i confini nazionali, perché Mare Fuori sta per avere una diffusione europea importante. La società di produzione e distribuzione Beta Film, infatti, si è occupata di ampliare la portata della serie di Rai Play distribuendola anche all’estero, in particolare in Francia, Germania, Spagna e Scandinavia.
Chiaramente, il rischio della distribuzione internazionale è quello che, uno degli aspetti connaturanti della serie possa perdersi, ovvero l’uso ingente del dialetto napoletano, fondamentale per colorire e arricchire la narrazione. Questa novità, però, è la fotografia del grande successo che ha avuto la serie e in generale della forza della produzione italiana, capace di travalicare, con la forza delle proprie idee, i confini nazionali. D’altronde, il film con più remake al mondo è proprio una pellicola italiana, Perfetti Sconosciuti, e questa esportazione di Mare Fuori non fa che confermare le genuinità della nostra produzione nazionale.
10. La svolta di Netflix
Sono tantissimi gli elementi che hanno concorso al grande successo di Mare Fuori e alla sua prossima esportazione internazionale, ma ce n’è sicuramente uno che, almeno a livello mediatico, ha impattato più di tutti. La serie, infatti, ha fatto il proprio esordio su Rai 2 nel 2020, ma il boom è arrivato nel 2022, grazie a un incastro di diritti che ha portato Mare Fuori nel catalogo di Netflix e nelle case di milioni di spettatori.
Tutti gli episodi di Mare Fuori, dopo la messa in onda in televisione, finivano su Rai Play, ma nel 2022 la Rai ha perso i diritti per la diffusione in streaming per le prime due stagioni delle serie, le uniche fino a quel momento uscite. Così, lo squalo Netflix ne ha approfittato, aggiungendo le prime due stagioni di Mare Fuori al proprio catalogo il 10 giugno 2022. Da quel momento è letteralmente esplosa la mania per la serie capace di affermarsi come una delle serie più viste sulla piattaforma, anche davanti a pezzi da novanta della produzione Netflix. Ora, le puntate della terza stagione sono tornate appannaggio di Rai Play, e arriveranno su Netflix in un secondo momento, ma possiamo ben dire che senza la piattaforma di Los Gatos, probabilmente, Mare Fuori non avrebbe mai potuto acquisire una risonanza del genere.
9. ll laboratorio di Mare Fuori
Uno dei segreti della serie con Nicolas Maupas e Valentina Romani è stato quello di entrare a stretto contatto con la realtà della vita dei ragazzi negli istituti di Pena Minorile, un tema molto importante e non troppo affrontato prima di Mare Fuori, operando delle delle vere e proprie iniziative sul territorio. La serie di Rai Play non si limita a rappresentare una situazione e a denunciarne le problematiche, ma si adopera in prima persona per fare qualcosa.
A tal proposito, tra le iniziative più interessanti che sono nate a supporto di Mare Fuori, c’è quella del laboratorio Fuori con Testo, patrocinato da Raiz, attore che interpreta il ruolo di Don Salvatore Ricci nella serie, e dal musicista Pier Paolo Polcari. Questo laboratorio coinvolge in prima persona i ragazzi del vero Istituto Penale di Nisida, i quali hanno dato voce in musica ai loro pensieri. Da questa esperienza è nata anche una canzone, dal titolo Giorno dopo giorno. Questo laboratorio, come altre iniziative legate alla serie, dimostrano l’impatto che Mare Fuori può avere sul tessuto sociale e l’aiuto che praticamente può dare, travalicando di parecchio i confini della narrazione e arrivando ad agire sulla realtà vera e propria.
8. L’iniziativa del parroco
Collegate a Mare Fuori, non ci sono soltanto iniziative patrocinate dalla produzione stessa, ma anche ispirate alla serie tv. Tra queste troviamo l’opera di Don Gennaro Pagano, parroco del carcere di Nisida, che, come raccontato da Famiglia Cristiana, ispirato dalla visione della serie ha deciso d’impegnarsi in prima persona in un bellissimo progetto per i ragazzi che si trovano nell’istituto. Il parroco, infatti, ha deciso di battersi per la reintegrazione dei ragazzi nella società affidandogli dei compiti importanti nel campo della cultura, come la gestione del Museo diocesano di Nisida e della Cattedrale di Pozzuoli.
Mare Fuori ha dato dimostrazione di come i ragazzi che finiscono in Istituto possono avere storie diversissime alle spalle, ma tutti sono accomunati da una cosa: possono ancora avere un futuro. La cultura può essere uno strumento fortissimo per reinserire i ragazzi, per allontanarli dal mondo criminale che li ha portati lì dentro, che spesso è l’unica realtà che hanno mai conosciuto. Tra gli straordinari meriti di Mare Fuori c’è sicuramente quello di aver puntato l’attenzione su un tema molto delicato e importante e iniziative come quella di Don Gennaro Pagano testimoniano l’impatto importante che sta avendo, in tal senso, la serie.
7. Un (altro) cantante nel cast
In apertura abbiamo parlato, nel paragrafo dedicato alla sigla, di Matteo Paolillo, aka Icaro in musica, ma nel cast di Mare Fuori figura anche un altro cantante, che vanta una grandissima carriera alle spalle. Si tratta di Raiz, che nella serie interpreta il ruolo di Don Salvatore Ricci e che è la voce degli Almamegretta, una delle band più celebri della scena napoletana e nazionale, la più premiata in assoluto dal Club Tenco.
Il vero nome di Raiz è Gennaro Della Volpe: la sua carriera musicale ha avuto inizio negli anni ’90, quando diventa la voce degli Almamegretta e firma con loro alcuni successi indimenticabili come Sanacore. Raiz ha realizzato con gli Almamegretta ben 9 album, inoltre ne ha pubblicati anche 4 da solista e in carriera vanta collaborazioni con artisti di primissimo piano, dal leggendario Pino Daniele fino a Nino D’Angelo, Daniele Silvestri ed Enzo Avitabile. Come abbiamo visto, Raiz ha anche realizzato il laboratorio Fuori con Testo, impegnandosi insieme ai ragazzi del carcere di Nisida e trasmettendo loro la sua grande passione per la musica.
6. Da Sanremo a Mare Fuori
La musica è una componente fondamentale in Mare Fuori. Abbiamo visto come nella serie possiamo trovare dei cantanti, come la colonna sonora sia diventata un grandissimo successo e come si lavori con la musica a sostegno dei ragazzi. Il rapporto tra Mare Fuori e questa componente si è però fatto ancora più stretto con l’arrivo della seconda parte della terza stagione su Rai Play.
In questi nuovi episodi, infatti, c’è la presenza di una cantante che, direttamente dal palco di Sanremo, fa la sua comparsa in Mare Fuori, al fianco di Nicolas Maupas e gli altri protagonisti. Si tratta di Chiara Iezzi, protagonista dell’ultima edizione del Festival al fianco della sorella Paola, ricomponendo l’iconico due protagonista tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000. Nella serie che in futuro sbarcherà su Netflix, l’artista interpreta il ruolo della madre di Giulia Crazy J, anche lei new entry della terza stagione, col volto di Clara Soccini. Un’aggiunta curiosa e importante a Mare Fuori, che certifica il successo e la trasversalità della serie presente su Rai Play.
5. Scoppia l’amore
Tra i tanti ragazzi che interpretano i protagonisti di Mare Fuori ce ne sono due che fanno coppia anche nella vita reale. No, non stiamo parlando di Nicolas Maupas e Valentina Romani, i due interpreti di Filippo e Naditza, spesso accoppiati dalle voci del gossip, bensì di Maria Esposito e Antonio Orefice. I due vestono i panni, in Mare Fuori, di Rosa Ricci e di Totò e come si può evincere bene dalle foto sui social e dalla loro presenza insieme al Red Carpet della Festa del cinema di Venezia, sono una coppia molto affiatata.
La terza stagione di Mare Fuori ci ha fatto conoscere meglio Maria Esposito, aka Rosa Ricci, che nelle prime due stagioni della serie presente su Netflix ha avuto un ruolo minore, per salire alla ribalta nel terzo capitolo con l’ingresso nell’IPM e l’incontro con Carmine. Antonio Orefice invece, aka Totò, ha compiuto il percorso inverso: protagonista nelle prime due stagioni come uno dei membri della banda di Ciro, nella terza stagione della produzione distribuita su Rai Play ha un ruolo più marginale.
4. Padre e figlio
I rapporti umani tra i membri del cast di Mare Fuori sono davvero estremamente vari e alcuni decisamente curiosi. Abbiamo parlato di Maria Esposito e Antonio Orefice, una coppia nella vita lontana dalle telecamere, ma c’è un rapporto molto stretto che lega altri due attori della serie di Rai Play: Nicolò Galasso e Domenico Galasso. Avete capito bene, non si tratta di un caso di omonimia, ma i due sono padre e figlio e la cosa curiosa è che lo sono sia nella vita reale che nella finzione narrativa. Domenico, infatti, interpreta il padre di Pirucchio, il personaggio col volto del figlio Nicolò: un incrocio decisamente particolare.
Gaetano Sannino, noto come ‘o Pirucchio, è un personaggio presente sin dalla prima stagione di Mare Fuori ed è il vero e proprio braccio destro di Ciro Ricci in partenza, ma compie poi un percorso importante all’interno del racconto. Il padre di Nicolò Galasso, Domenico, interpreta un personaggio più marginale nella serie presente su Netflix, ma è un attore con una lunga carriera alle spalle, soprattutto nel campo teatrale. Come si suol dire: buon sangue non mente e la famiglia Galasso ne è la piena dimostrazione.
3. Una sensazione di deja vu
Continuiamo a raccontare i curiosi legami che intercorrono tra i membri del cast di Mare Fuori arrivando a quello che è senza dubbio il più bizzarro che possiamo trovare in questa lista. I più fedeli e magari attempati spettatori del palinsesto Rai potrebbero aver avuto, guardando Mare Fuori, una particolare sensazione di deja vu quando si sono imbattuti in due attori. Si tratta di Carmine Recano, che interpreta il comandante Massimo Esposito, e Antonio De Matteo, che invece veste i panni dell’agente Lino.
Il legame bizzarro che unisce questi due attori riporta a una delle storiche produzioni Rai, ovvero Un posto al sole, dove i due attori hanno interpretato lo stesso identico personaggio, ovviamente in momenti diversi. Si tratta di Ciro Gambardella, un criminale che ha segnato diversi momenti della soap di Rai 3. Gambardella appare in Un posto al sole per la prima volta tra il 1998 e il 2001 e ha il volto di Carmine Recano, poi il personaggio fa ritorno qualche anno dopo a Palazzo Palladini e ha stavolta le sembianze di Antonio De Matteo. I due attori, quindi, interpreti dello stesso personaggio, si sono ritrovati insieme a Mare Fuori, stavolta chiaramente senza sovrapporsi.
2. Nicolas Maupas e il pianoforte
Uno dei personaggi principali di Mare Fuori è sicuramente Filippo, ‘o Chiattillo, interpretato Nicolas Maupas. Intorno a lui si costruisce una delle storie principali della serie di Rai Play, ovvero quella con Naditza, interpretata da Valentina Romani. Il legame tra i due personaggi viene sancito grazie alla passione comune per la musica, in particolare per il pianoforte, con Filippo che studia per diventare pianista e Naditza che mostra un talento naturale incredibile.
Ebbene, curiosamente anche Nicolas Maupas condivide col suo personaggio Filippo l’abilità al piano. L’attore, infatti, in un’intervista ha raccontato di aver preso lezioni al pianoforte per diversi anni, ma negli ultimi tempi si era allontanato da quello strumento. Mare Fuori, però, ha costituito una grande occasione per Nicolas Maupas per riprendere familiarità con il pianoforte e riavvicinarsi a quella passione. Anche questa, dunque, è una coincidenza curiosa, ma è anche un fattore che sicuramente ha aiutato Nicolas Maupas a interpretare un abile pianista come Filippo nella serie presente su Netflix.
1. L’accento di Valentina Romani
Chiudiamo questa carrellata di curiosità su Mare Fuori parlando di un’altra grande protagonista della serie, la controparte di Nicolas Maupas nel ruolo di Naditza: Valentina Romani. In un paragrafo, quello sulla distribuzione internazionale della serie, abbiamo detto come uno dei tratti distintivi della produzione presente su Rai Play sia l’uso dell’accento e del dialetto napoletano, fondamentale per connaturare al meglio la narrazione. Da qui il ricorso a moltissimi attori locali, quasi tutti, con una sorprendente eccezione.
Ci sono dei protagonisti non originari di Napoli, come lo stesso Nicolas Maupas, ma nella serie sono ricondotti ad altre zone d’Italia e quindi liberi dall’accento campano. L’eccezione è rappresentata però da Valentina Romani, attrice di Naditza, che pur essendo romana, ha dovuto interpretare un personaggio locale. Per vestire i panni di Naditza, l’attrice ha dovuto letteralmente studiare l’accento napoletano e da ciò che vediamo nella serie lo ha fatto con grandissimi risultati. Una curiosità che eleva ancora di più la grande interpretazione di Valentina Romani nella serie dei record di Rai Play. Così, chiudiamo qui questa lunga lista di curiosità su Mare Fuori, produzione che si candida, e lo sta già facendo in realtà, a riscrivere la storia della serialità Rai e che ora, sicuramente, conoscete meglio in alcune sue particolarità.