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Le 5 scene più potenti della terza stagione di Mare Fuori

mare fuori 3
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Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Mare Fuori

La terza stagione della serie del momento è uscita il 15 febbraio su Rai Due. Avete capito bene, su Rai Due. Mare Fuori è infatti il cult del momento e, contro ogni aspettativa, arriva proprio da mamma Rai. Sappiamo che le fiction all’italiana hanno un bel pubblico ma il caso Mare Fuori, complice anche la distribuzione tardiva della prime due stagioni di Netflix, ha fatto il botto. Il fenomeno Mare Fuori ha conquistato tutti gli appassionati del genere fin dalla prima stagione, che ha fidelizzato il suo pubblico e ha portato la sua fama a livelli inaspettati (ovviamente a livello nazionale, per ora). A contribuire al grande successo gli attori di Mare Fuori 3, che sono giovani quasi tutti al primo ciak, sono molto attivi sui social e interagiscono moltissimo con i propri fan. Mare Fuori 3, come previsto, ha esaudito le aspettative e ha fatto registrare alla piattaforma RaiPlay un record di visualizzazioni dalla sua nascita. Più delle altre, infatti, la terza stagione di Mare Fuori ha avuto un impatto social incredibile, grazie anche ad alcune scene che in pochissimo tempo sono diventate cult, anzi virali. Ma oggi non analizzeremo le scene che ormai conosciamo a memoria, oggi mettiamo da parte “Di Salvo, oggi è na bella jurnat” e scopriamo invece le scene che più delle altre ci hanno emozionato e terrorizzato: scene dalla forza disarmante, tipiche di Mare Fuori.

1. Salvataggio di Futura

Mare Fuori 3

Sicuramente è la scena che più di tutti ci ha tenuto col fiato sospeso. La tensione per la sorte della bambina era tantissima e chiunque abbia visto la scena ha tremato fino all’ultimo. Il rapporto tra Carmine e Rosa ci tiene incollati allo schermo dalla prima volta che vediamo la piccola Ricci entrare nell’IPM e, quando arriva al culmine, ci travolge senza sosta. Quando Viola decide di rapire Futura e metterla in pericolo, i due sono ancora nel mezzo: sanno cosa provano, sanno cosa vorrebbero ma sanno che non possono accettarlo. Come spesso succede, a risolvere un conflitto arriva la tragedia: Futura, la figlia di tre mesi di Carmine e Nina, pende dal cornicione dell’edificio, per mano di un’incosciente Viola, in preda ad una crisi di nervi che la porterà al gesto estremo. La scena dura circa quindici minuti nel complesso, ma a noi sembra un’eternità. Lo spettatore ha paura insieme a loro, trema per Viola, è indeciso come Rosa, è terrorizzato come Carmine, è indifeso come Futura. E la risoluzione del tutto non è da meno: il finale ha una valenza doppia che si delinea attraverso il sollievo per la piccola Futura ma anche per l’infinita tristezza per la sorte di Viola.

2. Confronto tra Kubra e Beppe

Mare Fuori 3

È una scena che aspettiamo fin dall’inizio di Mare Fuori 3 e che, quando finalmente arriva colpisce per la sua semplicità e genuinità. Semplicità nel senso più puro del termine: Kubra è semplicemente spiazzata, Beppe è semplicemente dispiaciuto. Il tutto diventa, però, enorme e straziante quando il culmine del loro discorso arriva alla conclusione che gli spettatori già conoscono ma che il personaggio di Kubra non sa: Beppe è suo padre, lo ha sempre saputo e glielo ha tenuto nascosto. E allora l’infinita tristezza si carica di odio, di incomprensione, di risentimento e rende l’intera scena di una forza incredibile. Soprattutto perché riusciamo perfettamente a comprendere la ragazza che, colta di sorpresa, non sa come reagire a tutte quelle informazioni fondamentali per la sua vita. Non riesce ad elaborare, giustamente, la morte della madre e insieme la scoperta del volto del padre che tanto ha aspettato durante la sua infanzia. È tutto troppo grande, e la grandezza dei suoi sentimenti è tutta in una scena piena di pathos che lascia lo spettatore a bocca aperta ma soprattutto completamente paralizzato.

3. Sfogo di Carmela in ospedale

Mare Fuori 3

È una scena emozionalmente molto potente per due motivi precisi: da una parte perché riusciamo a connetterci con Carmela al 100%, dall’altra trasmette talmente tanto dolore da lasciarci pietrificati, come fossimo noi nei suoi panni. Carmela è un personaggio che nelle prime stagioni di Mare Fuori viene poco valorizzata, rimanendo sempre marginale. Eppure la moglie di Edoardo dimostra più volte, in Mare Fuori 3, di avere una forza straordinaria nonostante tutto quello che è costretta (e che da una è propensa) ad affrontare. Nella scena in questione sappiamo che Edoardo è in coma, ha bisogno di una trasfusione di sangue e solo Teresa, amante del ragazzo, può fare qualcosa per aiutarlo in questo senso. Ma Carmela non ci sta, non lo accetta, deve essere lei a salvare il suo uomo, deve essere lei ad avere un ruolo cruciale per la vita del marito. Nelle sue urla c’è un dolore straziante che si percepisce forte e chiaro, grazie ovviamente alla splendida interpretazione di Giovanna Sannino. Nel suo urlo disperato c’è la frustrazione di una donna che non può fare nulla per aiutare il suo compagno e che, oltretutto, è in una situazione in cui è costretta a sentirsi mortificata. La potenza di Carmela rende la scena impattante e fortissima agli occhi degli spettatori.

4. Edoardo ferito a casa di Liz

La storia di Liz la conosciamo fin dalla seconda stagione: troppo affezionata ai ragazzi con cui lavora, è disposta a mettersi nei guai o a caricarsi di sensi di colpa enormi pur di aiutarli. Il mancato salvataggio di Attilio, uno dei ragazzi dell’IPM passato sotto l’educazione di Liz, rende quest’ultima una donna fragile, che fa fatica a separare il lavoro dalla vita privata e che è costretta a portarsi dei demoni dentro non semplici da gestire. La scena di Mare Fuori 3 in cui Edoardo, ferito a causa di una sparatoria, si presenta alla porta di casa di Liz per chiedere il suo aiuto, ci ricorda quei demoni che Liz non ha mai sconfitto. È molto potente proprio perché, conoscendo il passato di Liz, empatizziamo molto con lei e capiamo sia la sua titubanza nel prestare aiuto a Edoardo, sia la sua voglia di riscatto. Quando vede Edoardo non esita più di tanto e capiamo il perché. Ma soprattutto capiamo la sua forza, la sua tensione, il suo coraggio nell’affrontare nuovamente una situazione tanto dolorosa per lei. Liz dimostra di essere tanto forte da affrontare i suoi demoni e allo stesso tempo tanto sensibile da arrivare a lasciare il suo amato lavoro, pur di proteggere i suoi ragazzi.

5. Morte di Pirucchio

La scena del confronto tra Pirucchio e Mimmo sugli scogli è molto intensa soprattutto conoscendo il passato di Pirucchio e la sua voglia di redenzione e riscatto. Gaetano, detto Pirucchio, è un personaggio che nasce nella fazione di Ciro, un cattivo per così dire. Sicuramente uno che segue quel codice d’onore che miete tante vittime, dentro e fuori dall’IPM. Ma il bello di Mare Fuori è anche che molti personaggi hanno possibilità di redenzione, ognuno a suo modo. Pirucchio è uno di questi, e forse anche il più emblematico. Quando finalmente capisce che la criminalità non è l’unica strada percorribile per il successo, decide di reinventarsi, di darsi una sistemata e di cominciare a comprendere chi è davvero la sua famiglia. Ma non farà in tempo: Mimmo ha per lui altri programmi e, a causa di una faida di cui nessuno dei due faceva veramente parte, parte un colpo di pistola e Pirucchio ha la peggio. Siamo su degli scogli bellissimi, bagnati da un mare clemente che risuona nelle orecchie di un Pirucchio morente e che lo accompagna nel suo ultimo sguardo.  Solo quando Mimmo finalmente, dopo svariati tentativi da parte del Comandante e di Carmine, confessa riusciamo a vedere tutta la sua tristezza per aver fatto qualcosa che non voleva fare, qualcosa che nemmeno lo riguardava e che lo ha, però, segnato per tutta la vita. La forza della vicenda si conclude con un abbraccio interminabile tra Mimmo e il padre di Pirucchio: si conclude con un perdono pieno di significato e pieno di dolore.