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Dovete assolutamente guardare X-Men ’97, la serie animata che si è messa in testa di salvare la Marvel

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I calciofili più esperti forse ricorderanno un Roma-Torino di fine campionato, anno 2016. I giallorossi sono sotto di due reti in casa contri i granata, poi entra Francesco Totti che all’età di 39 anni, in poco meno di tre minuti, ribalta la partita, regalando uno di quei momenti di strapotere capaci di rimanere per sempre nella storia della sport. Questa metafora serve a spiegare bene l’avvento, ai limiti del messianico, di X-Men ’97, serie tv che, come Totti con la sua Roma, si è messa in testa di salvare la Marvel. E forse potrebbe anche riuscirci.

La metafora che abbiamo fatto è particolarmente calzante perché anche X-Men ’97 riporta a un passato glorioso, un po’ come Totti in quel momento. La serie animata prosegue l’iconica produzione degli anni Novanta, carezzata sempre più nostalgicamente col filtro del tempo e con la crisi dell’MCU. Da parecchio s’invocava a gran voce il ritorno dei mutanti. Ora che sono arrivati, quest’apparizione sta letteralmente divampando, tornando a mostrare finalmente una luce che non si vedeva da tempo. Se siete calciofili e avete colto la metafora, avrete già capito perché dovete assolutamente guardare X-Men ’97. In caso contrario non vi preoccupate, vi spieghiamo subito le ragioni per cui non perdere per nulla al mondo la serie sui mutanti della Marvel.

Il mito rivive in X-Men ’97

La primissima ragione sta in quel filtro nostalgico di cui abbiamo parlato in apertura. O meglio nella sua resa. X-Men ’97 riprende la mitica serie degli anni Novanta, ma non si limita a proseguirla o a rievocarla. Uno degli aspetti più impressionanti della produzione di Disney+ è la sua capacità di esprimere fedeltà al passato, senza però rigettare il futuro. X-Men ’97 conserva lo spirito e l’estetica del suo predecessore, rinnovando e al contempo omaggiando un grandissimo mito del passato. Un lavoro costruito sulla ripresa di tematiche e schemi narrativi, ma anche su novità impattanti, che proiettano gli X-Men diritti nel ventunesimo secolo, senza mai dimenticarsi delle radici.

Quello che stiamo vedendo su Disney+ è uno dei modi migliori per far rivivere un racconto iconico. Nel panorama seriale ormai abbondano le cosiddette “operazioni nostalgia”, sotto forma di revival, reboot e chi più ne ha più ne metta. Pochi prodotti, però, sono riusciti a raggiungere l’equilibrio tra passato e presente mostrato da X-Men ’97. Con la serie Marvel, insomma, farete un bel viaggio all’indietro nel tempo, ma non si tratta di una mera passeggiata sul viale dei ricordi, bensì di un vorticoso cammino tra passato e presente dei mutanti, con la consapevolezza che, anche di fronte a un grande ieri, il domani è splendente.

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Rogue, una delle grandi protagoniste della serie

I vantaggi dell’animazione

Su queste pagine ne stiamo parlando da tempo, ora finalmente tutto il mondo se ne sta accorgendo. L’animazione può rappresentare davvero la chiave di volta per il futuro della Marvel e X-Men ’97 ne sta dando grandissima prova. La serie di Disney+ sfrutta sapientemente tutte le potenzialità della formula animata, mostrando come la Casa delle Idee non possa più permettersi di ignorare ulteriormente una via che pare, ormai da tempo, un approdo estremamente fisiologico e naturale.

L’animazione porta con sé molti vantaggi in produzioni di questo tipo. Una fedeltà, anche visiva, al fumetto. La possibilità di allestire scene grandiose e combattimenti eclatanti. La presenza di molti personaggi. Per il racconto supereroistico i vantaggi sono davvero davvero tanti, e con X-Men ’97 ce ne stiamo accorgendo. Se la serie dei mutanti, insomma, sta avendo questo grande successo, gran parte del merito va alla formula animata, terreno fertile per dispiegare tutta la potenza del racconto.

L’eccezionale lavoro dietro X-Men ’97

È chiaro, poi, che l’animazione da sé non basta. Questa tecnica offre tantissimi vantaggi, ma vanno sfruttati. Le potenzialità vanno trasformate in risultati e anche sotto questo fronte X-Men ’97 si sta rivelando irresistibile. La serie Marvel è capace di coniugate alla formula animata, visivamente strabiliante, una scrittura sopraffina. Sia per ciò che concerne la trama che per la caratterizzazione dei personaggi, il lavoro messo in scena è davvero impeccabile.

Il mito in X-Men ’97 è capace di rivivere tramite alcuni dei personaggi più iconici della produzione Marvel. I mutanti ovviamente, ma anche tanti cameo che si susseguono nel corso degli episodi. Questi protagonisti vengono poi incastonati in una storia strabiliante, che recupera alcune delle tematiche fondanti della narrativa degli X-Men, sviluppandole in quella chiave, allo stesso tempo, moderna e attenta alla tradizione, di cui abbiamo parlato. Tecnicamente, insomma, il lavoro effettuato in X-Men ’97 e, come sempre accade, la qualità è il primo, e più sicuro, fattore per arrivare al successo.

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Ciclope, uno dei volti più celebri degli X-Men

L’attualità di X-Men ’97

Questo straordinario lavoro di scrittura che caratterizza X-Men ’97 viene portato avanti insistendo su alcune tematiche che sono la dimostrazione di quell’equilibrio tra tradizione e modernità che rappresenta uno dei segreti della serie. Gli episodi, infatti, ci parlando di temi attualissimi, come l’integrazione e la tolleranza. Argomenti che da sempre fanno parte del dibattito sui mutanti e che, al giorno d’oggi, sono, ovviamente, particolarmente calzanti.

Capita così, dunque, che una storia fantastica ci apra un baratro sul presente. Le vicende che si consumano in X-Men ’97, e chi ha visto la serie originale sicuramente può averne un’esperienza più diretta, posseggono un legame fortissimo con l’attualità. S’innesca così un intrigante gioco di specchi, capace di descrivere la realtà pur col pesante filtro della fantasia. Oltre a intrattenere e sorprendere, gli episodi di X-Men ’97 ci fanno anche tanto riflettere. Una cosa che fa sempre bene, specialmente su tematiche così calzanti.

La serie che si è messa in testa di salvare la Marvel

Abbiamo finora inquadrato i pregi di X-Men ’97 nella sua dimensione individuale, per così dire. Sappiamo bene, però che ogni prodotto Marvel deve essere valutato anche in un’ottica più larga, quella dell’universo condiviso, e in questo senso il successo della serie acquista ancora maggiore significato. Il 2023 è stato un annus horribilis per la Marvel (culminato col fragoroso flop di The Marvels), in cui si è giunto all’apice di quel calo, inesorabile, innescato dal post Avengers: Endgame del 2019. Toccato il fondo, come si suol dire, si può solo risalire, ma X-Men ’97 ha dato una spinta particolarmente potente, che sembra capace di riportare in alto anche in tempi inaspettatamente brevi l’MCU.

Dopo i timidi miglioramenti di Echo, la sensazione è che con X-Men ’97 siamo davanti a una svolta. La serie ha mostrato delle strade da seguire, dall’animazione all’importanza della scrittura, passando per il giusto equilibrio tra passato e presente. Finalmente s’intravede una luce e sarà davvero interessante capire quali saranno gli sviluppi futuri. Per ora non ci resta che attendere, e goderci la visione di una serie meravigliosa, un capolavoro del suo genere che si candida a essere una delle migliori sorprese di questo 2024.