MasterChef è il cooking show più amato d’Italia, in onda ogni giovedì alle 21:15 su Sky Uno e in streaming su NOW. Anche quest’anno i tre moschettieri del shale sono stati riconfermati in veste di giudici. Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio LocaLoca Locatelli si sono letteralmente scatenati. Dopo aver giocato a strega comanda colore (non parlo di Sara) tra Golden Mistery e Black Mistery, questa volta hanno messo proprio se stessi sotto la scatola.
Praticamente non so più se il giovedì sera mi appresto a vedere MasterChef o se guarderò una versione 2.0 gourmet di Affari Tuoi. Rifiuto e vado avanti. In pochissimo tempo siamo passati da questa Mistery che sembrava diretta da Gabriele Muccino, con tanto di colonne sonore toccanti, a una Invention Test che sembrava Matrimonio a Prima Invention. Ti odio poi ti amo poi ti odio poi ti ammmmmoo.
Mia mamma me lo dice sempre, quando si va in giro è sempre bene vestirsi a cipolla. Non pensavo che questo consiglio al sapore di “non ci sono più le mezze stagioni” si applicasse anche alle prove in esterna di MasterChef, con commensali calabresi che si nutrono di cipolla dall’aperitivo al dolce. Infatti una panna cotta che non sa di cipolla che panna cotta è?!
Tutto bene ciò che finisce bene, tranne le Mistery che finiscono con chef Barbieri che ti fa la spesa. Per tutto il resto ci sono le nostre Pagelle di MasterChef, che sono come il limone nella dispensa di Cannavacciuolo: non mancano mai.
Edoardo Franco, il motivatore di MasterChef (Voto 9)
Nella MasterClass è nata una nuova coppia: Leonardo e Edoardo, uno strano misto tra Al Bano e Romina e i Coma Cose. Anche se insieme mi davano più l’impressione di Calcutta che duetta con Francesca Michielin in un localino di nicchia a Bologna.
Insieme sono già diventati il nuovo incubo di Bob Sinclar, il quale dopo il mito di Pioli is on fire non penso vorrà più fare serate in Italia. Magari la prossima volta rischia di ritrovarsi Edo e Leo scatenati in console. DAJE
Nella prossima vita spero di avere al fianco un motivatore come Edoardo, ma per il momento mi accontento di impostare i suoi DAJE come sveglia al mattino.
Alla fine abbiamo quasi rischiato di perdere il nostro paladino, ma il suo zabaione è riuscito a portarlo in balconata. Papappappa para papara pappa.
Francesco, Tonio Cartonio o Lupo Lucio di MasterChef (?) Voto 6
Francesco, detto Francescone (forse perché in due puntate ha fatto fuori due omonimi) si è autoproclamato paladino del bene, pronto ad avversare le forze del male personificate nella Strega Sara… almeno fin quando non si tratta di fare squadra per evitare l’eliminazione.
Sul fatto che Særah (giusto per sentirci un po’ LocaLoca con pronuncia inglese gettata a caso) sia la strega nessuno obietta nulla, ma sul fatto che Francescone sia il paladino del bene ho qualche dubbio. Magari la Scivolizia non è una bevanda al gusto di cipolla di Tropea, ma nel Fantabosco della mia fantasia non sono sicura che Francescone sia il Tonio Cartonio della situazione (ma per questo dovremmo aspettare il re indiscusso del Fantabosco: Terry paxerello Giacomello).
A quanto pare, a lui piace sentirsi come un Dorothy pronto a sconfiggere la Malvagia Strega dell’Ovest (o del banchetto vicino), ma in questo caso non so se conviene seguire il sentiero delle Mistery dorate, le quali più che al Mago di Oz portano al Barbieri Mago dei colori (con il Shale volante al posto delle scimmie volanti).
Beri Cooper, il Capitan Giacomo Passero di MasterChef (Voto 6)
Ricorderete questo giorno come il giorno in cui avete quasi eliminato Giacomo Passero, Capitan Giacomo Passero.
Nel cooking show di Sky Italia c’è posto per una sola star del cinema, e questa star è Beri Cooper. Dopo aver collaborato bene con il buon Mattia, si dedica all’esperienza del capitano di brigata in esterna. La bussola puntava a sud, e con il suo magico accento pugliese Beri Cooper è diventato improvvisamente grande conoscitore della cucina calabra. D’altronde, tutto il sud è un brödo e poco importa se si tratta della cipolla di Tropea o della famosa Cervice (aka Cerviche) calabra. Dal Perù alla Calabria si fa presto se si ha la bussola di Giacomo Passero e la velocità della Perla Nera.
Peccato che in questo caso a MasterChef di nero ci siano solo i grembiuli, e la bussola di Beri Cooper puntava direttamente verso il Pressure Test.
Leonardo, il primo della classe di MasterChef (Voto 9)
Leonardo è il classico primo della classe che al momento del compito in classe esordisce con “questa volta la vedo nera, non so nulla, prenderò 3“. Poi quando i prof ritornano in classe con i compiti corretti il mitico è quello che ha preso il voto più alto di tutti.
Poi cosa ha mai da temere se al suo fianco c’è un tipo come Edoardo Franco, un motivatore che ti impedisce di arrenderti anche davanti alle sfide più difficili. Se le cose vanno bene, il mio nuovo sogno è vedere Leonardo ed Edoardo con lo zaino in spalla pronti ad avventurarsi per una nuova stagione di Pechino Express.
Mattia, il Capitan Barbossa della Cipolla Rossa a MasterChef (Voto 8)
Mattia era partito un po’ in sordina, gli serviva una buona dose di Beri Cooper per risvegliare il suo animo. Cip e Ciop sono stati prima potenziali rivali, poi affiatati compagni alla ricerca della giusta dose di ingredienti per la gelatina, poi vincitori, poi di nuovo avversari. Praticamente la loro relazione è stata un po’ come quella di Jack Sparrow e Capitan Barbossa, con Mattia Barbossa che ruba la barca a Beri Sparrow.
La differenza è che Barbossa salpa a Tortuga e Mattia sbarca a Tropea, magari non avrà davvero la Perla Nera ma la Cipolla rossa va bene comunque, anzi pure meglio. Speriamo solo che il buon Mattia non dovrà fare i conti con una qualche maledizione come Barbossa. La maledizone del Primo Shale.
Se la brigata blu di Beri Sparrow sembrava un po’ il Paese delle Meraviglie in armonia, la brigata di Mattia Barbossa era un po’ come Mordor in fermento tra fuochi, fiamme, orchi e Sara come versione femminile di Saruman (d’altronde sempre di stregoneria si parla).
Ma si sa, la brigata più caotica vince sempre.
Nicola, l’uomo del Pressure post esterna a MasterChef (Voto 6)
Nicola, detto anche Nicöla, è un po‘ il trascinatore del Pressure. Dopo il secondo della disfatta nella scorsa esterna, è tempo della panna cotta che sa troppo di panna cotta e poco di cipolla. Non sappiamo se si tratti di una coincidenza, o se Nicöla stia sperimentando una nuova tecnica di sopravvivenza a MasterChef, trascinando tutti al Pressure per farli fuori a suon di fornelli e Crêpe Suzette. Secondo me era comunque meglio stare nel fuoco di Mordor con la squadra rossa, piuttosto che al Pressure con tanti piccoli aspiranti Targaryen armati di bruciatori flambè.
Francesca, l’eliminata di MasterChef (Voto 8)
Francesca era la quota cultura di MasterChef, anche se a rappresentare le cucine di altre culture ci sono ancora Hue e Ollivier. Francesca regina dello storytelling logorroico ci mancherà davvero tanto, e devo dire che la sua eliminazione ha lasciato tutti a bocca aperta (soprattutto i giudici che si aspettavano una scorpacciata di Crêpe Suzette e si sono ritrovati con un terzo di Crêpe a testa).
L’ansia nel cooking show di Sky Italia le ha giocato un brutto scherzo proprio su una ricetta conosciuta. Il Pressure non fa per la tenera Francesca, che è costretta a lasciare la cucina di MasterChef, provandoci da oggi in poi del consueto story time, neanche fosse la moderna Papà Castoro, pronta a raccontare di come abbia conosciuto Barbieri Mago dei Colori tra i profumi della dispensa furbetta. Il tutto mentre Cannavacciuolo aiutava Huè a raccogliere le nuvole di Tropea per marinarle con il limone di Amalfi… poi non venitemi a dire che MasterChef non è il Paese delle Meraviglie.
Vieni qui, Mamma Castora,
noi te lo chiediamo in coro,
una a loro, l’altra a me,
dicci due storie o meglio tre!
Sara, la Strega di MasterChef (Voto 4)
Sara si è ormai seduta comoda sul trono da villain di questa stagione. Per Francescone è la Strega (no, non intende il liquore di Benevento), per LocaLoca è Særah e per noi è semplicemente un mistero il perché Locatelli si rivolga a lei con la pronuncia inglese.
L’Invention Test in coppia con Francescone sembrava il preludio per una guerra civile nella MasterClass, invece abbiamo assistito a una prova tragicomica. Pensavo di vedere fuoco e fiamme, neanche fossimo ad Approdo del Re, invece a un certo punto mi sono ritrovata a immaginare Francescone e Særah abbracciati su un’acciuga volante, neanche fossero Aladdin e Jasmine sul loro tappeto volante. Con la differenza che nel cult della Disney c’erano Gigi D’Alessio e la Tatangelo che cantavano Il Mondo è Mio, e qui ci sono LocaLoca e Cannavacciuolo che cantano O’ Shale mio.