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Hall of Series INTERVISTA l’eliminato dell’8a serata di MasterChef 13

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È stata una serata bella movimentata a MasterChef 13, lo show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, che è tutti i giovedì su Sky e in streaming su NOW, ma anche sempre disponibile on demand. Tra lievitati che hanno tenuto svegli gli aspiranti chef, braci stellate e Mystery Box arcobaleno, possiamo dire di averne viste davvero di tutti i colori. Questa volta, però, i giudici sono stati un po’ più magnanimi, e hanno deciso di dare una seconda possibilità al buon Marcus. Colui che ha avuto l’ardire di presentarsi al cospetto di chef Cannavacciuolo con una pizza Hawaii.

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Anche se dietro la sua scelta ardita c’era molto di più di una semplice provocazione. Il suo rimorso, infatti, non è stata la scelta degli ingredienti ma il fatto che la pizza in sè non fosse riuscita bene.

Come ogni venerdì, abbiamo fatto due chiacchiere con l’eliminato di questa puntata di MasterChef 13: Marcus

MasterChef 13
MasterChef 13 – Immagini concesse da Sky Italia

A MasterChef ho imparato tante cose, sul piano personale più che dal punto di vista della cucina. È stato difficile parlare in italiano e anche farlo con un grande pubblico, non solo con poche persone. Questo non è semplice. Ho imparato di essere più forte delle mie paure, e ho imparato anche tanto di cucina, ho usato ingredienti che non ho mai visto. Ho imparto a credere in me stesso.

Ovviamente non potevamo non menzionare l’elefante nella stanza: la pizza con l’ananas.

Non mi sono pentito per l’ananas, ma per aver fatto male la pizza. Questo forte odio per la pizza con l’ananas è troppo. Magari per alcuni anche in Italia può essere accettabile, ma non è l’unica pizza e non annulla le altre pizze, è solo un altro ingrediente. Bisogna accettare le cose un po’ diverse e persone che pensano in modo diverso. Quello che volevo dire è che non è una pizza meravigliosa, ma che dobbiamo imparare ad accettare le nostre differenze.

A proposito di differenze, Marcus ci ha parlato anche di quanto abbiano influito le barriere linguistiche sul suo percorso a MasterChef 13.

“Le barriere linguistiche hanno influito tanto, anche per come potevo vendere il piatto. Non ho fatto come gli altri, con tutte le belle parole. Questo è difficile. Anche quando cucini e i giudici vengono da te, un po’ per lo stress e un po’ per pensare a cosa rispondere e capire i loro consigli.”

Marcus ci ha parlato del momento più bello vissuto a MasterChef 13, con una menzione speciale per le persone che gli sono rimaste nel cuore.

MasterChef 13 – Immagini concesse da Sky Italia
MasterChef 13 – Immagini concesse da Sky Italia

La puntata con Alex Atala è stato il momento più bello. Alex è una bella persona, quando parla con te capisci che vuole il bene per te. Alex vuole che tu faccia un bel piatto. È stata una bellissima esperienza, ma anche quando ho cucinato con Alberto. Mi piace molto Alberto come persona e il modo in cui cucina, e penso che abbia anche un tocco di cucina nordica minimalista. Mi piacciono tanto anche le sfide in esterna, anche perché mi piace lavorare in squadra.

Ai microfoni di chi chiede quale sia il suo rapporto con i giudici, Marcus spende bellissime parole Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli.

Ho tanto rispetto per tutti e tre, prima del programma avevo molta paura di Cannavacciuolo ma cucinando ho visto che ha un cuore d’angelo. Quando eravamo tristi cercava sempre di dire qualcosa per tirarci su o calmarci. Ha un grande cuore. Barbieri è un po’ un joker, vuole guardarti negli occhi e spaventarti un po’, ma ha anche quel sorriso bello. Barbieri è una bella persona anche se può essere molto severo. Locatelli è stato un piacere perchè parla inglese ed è stato più semplice per me. Lui è più rilassato e anche lui vuole bene a tutti, da lui ho imparato di più grazie alla lingua. Tutti e tre sono fantastici e perfetti per il programma.