No, scusate. Fermate il gioco. In che senso manca solo una puntata di MasterChef 14? Una stagione partita in sordina ma che – alla fine – ci ha regalato dei momenti croccanti come un “wefÄ™r” di LocaLoca. Così, tra un confessionale, un litigio e un Franco che vince esterne siamo arrivati zitti zitti all’esterna stellata (l’unica che Franco non ha vinto, forse solo perché non ha partecipato). I concorrenti se la sono vista nerano (ancora non so perché non mi licenzino) e la domanda che tutti ci poniamo è una: cosa ne sarà quest’anno della maledizione dell’esterna stellata?
Chi segue MasterChef da poco forse non sa della tremenda maledizione che aleggia nella MasterClass da ormai 14 anni. Sono pochissimi i paladini aspiranti chef che sono riusciti a sconfiggere la maledizione. Si dice, infatti, che il vincitore dell’esterna stellata – a causa della maledizione – fallisca poi nel vincere il premio finale. Sarà questo il caso? Lo scopriremo solo vivendo.
Maledizioni, nervi saldi e wëfêr a parte, non vi lasciamo sui carboni giapponesi ardenti e passiamo subito ai voti con le immancabili Pagelle di MasterChef 14.
Anna – Voto 9
Anna vince praticamente tutto in questa puntata, e si gode anche il Pressure Test dall’alto della balconata. La sua strategia ha funzionato, così come la scelta coraggiosa di cucinare il piatto più difficile tra i quattro a disposizione nel ristorante di Nerano. D’altronde, con il fiore di loto è stato amore a prima vista, e non poteva andare a finire in modo diverso. Anche perchè siamo in pieno momento delirio causa The White Lotus, quindi cade proprio a fagiuoooolo.
Non c’è maledizione che tema la nostra Anna, vincitrice talmente annunciata che spero solo non faccia la fine di Giorgia a Sanremo, con la vittoria della serata cover e il dente più amaro del rafano alla serata finale (se anche voi siete ancora sconvolti, qui trovate le nostre Pagelle).
Jack – Voto 8
Jack è bravo a mantenere i nervi saldi quando ce n’è bisogno. Tipo quando i tuoi compagni ti danno i tempi sbagliati e devi cuocere di nuovo la pasta alla Nerano, o quando ti danno la pasta alla Nerano e quindi sai già di non vincere perché hai il piatto più semplice, o quando devi fare i conti (non Carlo) con una renna lappone e i nervi li mantieni così saldi che i giudici se li ritrovano pure nel piatto.
Insomma, se le cose vanno male puoi sempre trasferirti in Lapponia e pascolare renne come un moderno Dexter Morgan europeo. No, scherzo. Forse è meglio di no, anche perché di Dexter a MasterChef ce n’è uno solo.
Simone – Voto 6,5
Sì, lo so. Alla fine Simone non se l’è cavata così male ai fornelli in questa puntata, e si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa e qualche cucitura dalla camicia. Dopo Sanremo 2025 possiamo anche dire che si è tolto qualche preta dalla scarpa, che tanto il termine è diventato di dominio pubblico grazie all’amico di Rocco Hunt e alla performance di Rose Villain. A proposito di villain, siamo tutti d’accordo che il villain ufficiale di questa edizione sia proprio Simone?
Mary – Voto 6.5
Volevo essere un duro, invece sono qui a raccontarvi di come ho paura di Antonino Cannavacciuolo. Eppure, Mary a testa alta arriva comunque alla serata finale di MasterChef 14, la conquista proprio da donna forte, tosta, indipendente. Le manca solo la pelle diamante e siamo apposto. Lei intanto ha le sue ostriche su griglia e forse è anche meglio così. Dobbiamo aspettarci il colpaccio dalla presunta erede di Bottura?
Lo so, ho dato del villain ufficiale a Simone. Forse è il caso di creare il Team Rocket di MasterChef 14.
Franco – Voto 6.5
Con una piroetta e un immancabile piantino, anche Franco deve lasciare la MasterClass di MasterChef 14. Forse ha battuto anche il record di piantini dei Cavolini, la cosa sicura è che il Thor con la passione per Raffaella Carrà (meno per l’inverno svedese) cade proprio su una patata e 10 minuti di penalità . Medaglia al valore per la tattica di utilizzare quei dieci minuti per diventare più fastidioso di Ross Geller che porta la fidanzata a un ritiro di paleontologi. Per lui MasterChef 14 è stato un grande Paese delle Meraviglie, ma questo noi lo sapevamo da tempo.
