A MasterChef 14, il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, arriva il vero incubo: il Massacri x2. Il supremo Maestro giunge accompagnato con la figlia Debora Massari e sorveglia l’andazzo della Mystery dall’alto della sua balconata. Un moderno dramma shakespeariano che ha come protagonisti un panettone gastronomico e croccanti croquembouche (che da questo momento in poi saranno chiamati piramidi di bignè). Abbiamo capito che il Signore delle Rane è Clodoardo, il quale ha scoperto che c’è vita dopo il Massari. Infine abbiamo assistito anche all’assedio dei pirati.
Certo, Sara e Pino hanno assediato la nave sbagliata questa volta, probabilmente non era la Perla Nera del Giacomo Passero, ma il Titanic (lo avevamo un po’ intuito settimana scorsa) pronto ad affondare con tutta la sua ciurma. Anche perché qui di Jack ce n’è uno solo e, memore della truffa di Rose, questa volta si è fatto trovare preparato e si è messo al sicuro con la sua Golden Pin a prova di rane.
Rane a parte, i pirati non assedieranno mai le nostre Pagelle di MasterChef 14, che arrivano fresche e puntuali ogni venerdì.
Alessia – Voto 7
Ti devo dire, vi devo dire… sarà che il clima nella MasterClass non è dei migliori, sarà che il triumvirato delle caravelle si rafforza sempre di più, ma la Miss Vattelappesca inizia quasi a starmi simpatica. Tuttavia, devo ammettere che la parlata in corsivo mi disturba ancora tanto quanto i cori a cappella disturbano Sue Sylvester in una giornata partita con il piede sbagliato.
In ogni caso, l’importante qui è non pestare i mortai alle persone sbagliate. Anche se, al momento la sua più grande vittoria di Alessia sembra essere quella del rinnovato primato di Miss MasterClass dopo il grembiule slacciato della top model Sara.
Anna – Voto 7
Dopo un paio di scivoloni anche Anna ritorna a brillare, e lo fa proprio davanti agli occhi del Maestro Massari, con una piramide di bignè perfetta. Come membro ufficiale delle tre caravelle, lei sembra quella più mansueta, ma forse è solo una copertura. Fatto sta che nell’esterna dei fuochi rivali è proprio Anna a lasciare fuori dal carro l’amica Donna Katia, la quale comunque la prende piuttosto bene.
P.S.: legittimo il dubbio sul nome in rubrica del Massari Senior sul cellulare della Massari Junior. Anche se, secondo me, non sarà papino. Insomma, abbiamo capito che di sugar il Massari ne ha in quantità , è il daddy che ci lascia perplessi.
Claudio, detto Clodoardo – Voto 8
Claudio detto Clodoardo dei Desideri ritrova la serenità perduta, come se la puntata del Massari fosse stata per lui una sorta di mirabolante “Mangia, Prega, Ama“, ma senza la necessità di viaggi in India o romantici giri in Vespa. Una trasformazione interiore più accessibile, eppure altrettanto intensa.
Ciò non toglie che si mangi, eccome se si mangi (con gusto e passione), si preghi (un po’ di spiritualità non guasta mai, soprattutto con il Massari in giro) e si ami (o meglio che si odi et ami, come direbbe il celebre poeta Gianni Catullo, in uno dei suoi momenti di massima ispirazione).
Franco – Voto 8
Raffaella Carrà sarebbe stata felice di essere paragonata al King dei bignè. L’esuberante aspirante cuoco in questa puntata dà il meglio di sé, tra panettoni gastronomici a prova di Massari ed esterne caotiche al punto giusto. Perché ormai ho visto abbastanza puntate di MasterChef nella mia vita da sapere che l’ingrediente principale di un’esterna che si rispetti è proprio il caos. “Non deve avere senso, deve solo sembrare un casino” direbbe la famosa protagonista de Le Regole dell’Esterna perfetta, e questo Franco sembra saperlo bene.
Infatti, nel fritto misto di questa esperienza infuocata, legge tra i testi e sfrutta anche il braccino furbetto del Simone panchinaro. Ti è piaciuta la bicicletta, e mo pedala. Insomma, con questo clima di caos Franco ci va a nozze, manco fosse Enzo Miccio invitato a un Royal Wedding o il Todd di Scrubs davanti a un doppio senso.
Fatto sta che tra un sorriso e una stretta di mano il buon Franco vince l’esterna e fa piazza pulita di Golden Pin.
Gianni – Voto 9
Ancora una volta il grande poeta Gianni Catullo diventa il perno su cui si fonda questa edizione. Linea comica, incredible intrattenitore, uomo dai mille outfit e dalle mille sorprese. Proteggete il soldato Gianni finché potete amici cari, l’uomo che bacia le rime mentre tutti baciano i loro rospi… ne fosse uscito almeno un principe.
Jack – Voto 7
Jack è un altro golden pinnato depredato del suo tessshoro, ma questa volta per una buona causa. Che le acque siano dolci o salate, non c’è da dormire sogni tranquilli, perché ora il tesshhoro è perso e i pirati sono scappati con il bottino.
Ora il buon Jack se la gioca ad armi pari con gli altri, e la gara si fa sempre più dura. Ma non lo vedo affatto spaventato nè da acque turbolente, nè da epici falò a cui manca solo un sorridente Gianni Morandi che si prepara per il selfie.
Katia – Voto 6
Come faremmo senza Donna Katia, la caravella delle caravelle, la donna che sicuramente sul curriculum avrà scritto “credo nel gioco di squadra” nell’elenco delle soft skills. Colei che quando si tratta di polli e pollami diventa più esperta di Francesco Amadori in persona, e quando si tratta di piramidi di bignè si improvvisa Cleopatra d’Egitto.
Perché alla fine la brigata serve a questo, no?! Ammutinarsi contro il capitano, depredare la nave e poi presentare i piatti (P.s.: proprio sulla puntata dei testi il pollo individualista della Donna Katia ci priva della presentazione con poesia del Gianni Nazionale. Questo non glielo perdoniamo).
Mary – Voto 5
Mary che cammina su sentieri più scuri si trova faccia a faccia con le rane. Un piatto meraviglioso, il migliore della storia di MasterChef 14, una cosa che neanche Remì di Ratatouille dopo una gita a mare a nuotare con le rane pescatrici. Peccato che poi tra il sogno e la balconata ci sono i tre giudici di MasterChef.
Anche se la caravella numero tre gode dei favori dei fantasmi della MasterClass, saranno state le lacrime ad invocare il Cavolini o la padella a evocare il Maillard, ma è proprio questo a decretare la salvezza della giovane aspirante chef.
Samuele – Voto 6
Senza infamia e senza lode questa puntata per il buon Samuele, che a un certo punto sembra anche perdere le speranze come se non avesse 19 anni e un’intera vita davanti. Suvvia, c’è tempo per imparare le basi dell’edilizia e gestire panettoni Jenga e piramidi di bigné, che tanto la Cleopatra d’Egitto ce l’abbiamo già ed è impegnata a cuocere il pollo per la squadra.
Simone – Voto 5
Simone, da buon intenditore di edilizia, ci delizia con un panettone gastronomico che non solo rende felice Debora Massari, ma permette anche ai tre giudici burloni di farsi una partita a Jenga culinaria. A lui i piedi non vanno pestati, soprattutto se ci sono un mortaio e Alessia coinvolti nella bisca del pesto clandestino. Il Super Mario stuccatore di questa edizione mette il suo zampino sul pesto, ma nonostante tutto viene mandato al massacro al Pressure Test.
È proprio con il grembiule nero in vita che viene immolata la sua Golden Pin, a favore di un ipotetico segno del destino che nel frattempo gli fa la pernacchia (evidentemente i fantasmi della MasterClass preferiscono Mary a lui).
Insomma, ha baciato il suo ranocchio e questo si è trasformato in un muratore.
Sara – Voto 5
Dopo innumerevoli scialuppe di salvataggio, affonda anche la nave di Sara. Non sono bastate le pizze fritte dello scuorno o i grembiuli grigi a far vacillare l’aspirante chef di Masterchef 14 che, se non lo avete ancora capito, viene da Napoli.
Tra panettoni che non panettonano, piramidi di bignè che non piramidano e squadre in esterna che non squadrano, è proprio Sara a dover dire addio alla MasterClass a suon di ranocchia.
Ah, dimenticavo la crema pasticciera che non pasticcia, ah no… ha pasticciato fin troppo.
Pino – Voto 4
Pino, esimio Capitan Barbosso di questa edizione di MasterChef 14 cade proprio sulla prova del Massari. A dire il vero io un po’ me lo sentivo, però abbandonare la nave per una presa di posizione su una crema pasticciera non mi sembrava un comportamento da Capitano (a meno che non si tratti di Schettino eh).
Però a fare il capitano della Costa Discordia pure ce lo vedo bene. Tanto la ciurma ce l’ha… nove mogli bastano?