Sembra ieri quando Andrealetiziatuttoattaccato (come Clotilde l’ha ribattezzata qui) si rendeva protagonista dei nostri giovedì insieme ad Anna che contava le calorie, e invece è già passato tanto tanto tanto tanto tempo. Un tempo in cui è successo di tutto: Polone ha potuto dar libero sfogo al suo lato negativo e poi a quello positivo, Carmain ha potuto vincere anche le sfide ancora neanche fatte, Dalia ha potuto parlare di sé in terza persona come se fosse perennemente su un campo di battaglia in cui la disfatta e la tragedia sembravano avvinarsi sempre di più. In tutto questo tempo abbiamo anche assistito allo scontro di cui avevamo assolutamente bisogno tra Lia e Tina. Ma amici, la verità è che ci stiamo dirigendo sempre più verso la fine, verso quel momento in cui la corona si poggerà sul nuovo MasterChef italiano e tutto questo sarà solo un lontano ricordo. Andreanicoletuttoattaccato ci ha lasciati, ma da quando è andata via anche Dalia (che nelle prime puntate pensavo fossero la stessa persona) le certezze sono crollate. Chi è che vincerà questa edizione? Noi qualche ipotesi l’abbiamo fatta, ma vi avvisiamo: siamo terrorizzati dall’idea che possa non essere così. Facciamo una classifica partendo da chi ha meno possibilità per arrivare alla prima posizione, scoprendo così chi potrebbe aveere davvero delle possibilità concrete.
9)Nicky
Ultima posizione per Nicky, che in questo percorso sembra il compagno del liceo che – non si sa come – alla fine, nonostante tutti i cinque e i quattro, passa comunque l’anno. Andrealetiziatuttoattaccato lo ha lasciato da solo in questa gara già quando lui aveva detto i suoi primi “questa volta io sarò il migliore della gara” mai divenuti realtà, e da quel momento tutto è solo stato peggio. Lui si impegna, suda sette camicie, è sempre positivo. Però poi, chissà come, non si becca un complimento. Ma poi, chissà come, non se ne va mai neanche a casa. Però deve stare attento: la gara si fa difficile e il cerchio si stringe. Il portafortuna di Andrealetiziatuttoattaccato potrebbe non essere più efficace. E i compagni pronti a far peggio di lui potrebbero diminuire. Anzi, sono già diminuiti. Attenzione.
8) Elena
Qualcuno vada da Elena e faccia qualcosa. La svegli, la prenda in grazia. Solo qualche puntata fa era una di quelle che stupiva, e poi – di colpo – il vuoto. Non si sente neanche più fiatare. Non parla. I suoi piatti si piazzano sempre nel mezzo non facendo mai la differenza. Le possibilità di vittoria per la donna si sono abbassate tutte insieme nel corso del suo cammino, perché prima aveva tutte le carte in regola: piatti interessanti, originali, forti. Ora sembra spaventata anche quando sala la pasta. Un mese fa era la pasta che sperava di essere alla sua altezza. Non scherziamo, Ele. Non scherziamo.
7)Polone
Qualche volta non si capisce se Polone abbia confuso MasterChef 11 con il Colosseo durante il periodo dell’antica Roma. Sempre a un passo da un momento di gloria, Polone dimentica che sì è una competizione, ma che l’onore e il rispetto sono cose che fanno parte del palinsesto Mediaset e appartengono a Gabriel Garko, non a MasterChef. Tolto questo, in queste ultime puntate qualcosa sta migliorando e, certamente, le possibilità di vittoria sono maggiori rispetto a quelle dei suoi compagni appena citati. Sta imparando a cucinare senza ricordarci che lui sia il guerriero di cui l’Italia ha bisogno per ripartire. Sta facendo ciò che avrebbe dovuto fare anche da prima, e questo ci sta bastando per conoscerlo non solo come gladiatore, ma anche come chef.
6) Federico
Federico, quasi come Polone, è sempre in guerra con il mondo. Ogni gara è quella in cui sicuramente vincerà, ma alla fine – spesso – sbaglia qualcosa. Eppure, al contrario degli altri suoi compagni sopracitati, qualcosa ogni tot di tempo sembra smuoversi riuscendo a fare la differenza all’interno di MasterChef 11. Sarà che le sue origini lo aiutano a spaziare nell’arte culinaria andando oltre, sarà che la sua fiducia in se stesso – anche se a volte spropositata – a volte riesce a dargli la carica giusta, sarà qualsiasi cosa che noi umani non possiamo comprendere, ma alla fine – chissà come – Federico si salva sempre. La domanda però è ormai chiara: fino a quando riuscirà a farlo? Perché la Top five che stiamo per presentarvi non sembra poter avere molta competizione.
5) Christian
C’è stato un tempo in cui Christian non riusciva a farne una giusta. MasterChef 11 sembrava il luogo più sbagliato in cui potesse capitare. Eppure, qualcosa, è iniziata a cambiare. Al contrario di Elena, infatti, il cammino di Christian sembra star dando i frutti di tutto quello che sta imparando, riuscendo a farlo spiccare decisamente durante le ultime puntate. Le possibilità di vittoria si sono ufficialmente alzate anche per lui, anche se – sia chiaro – il resto dei compagni che stiamo per elencarvi non sono nemici semplici da sconfiggere. Ma questo lo sa bene anche lui, perché la persona che nelle nostre personali previsioni si colloca al terzo posto – se potesse – l‘accompagnerebbe fuori dalla porta, all’uscita.
4) Mime
Quarto posto per Mime, un talento che non ha perso tempo nel farsi scoprire. Al contrario di altri che stanno sbocciando come fiori adesso, Mime ha fin da subito mostrato di essere una cuoca originale, piena di inventiva, equilibrata e decisa. La maggior parte dei suoi piatti è stata premiata, e son ben poche le volte in cui – invece – ha sbagliato il tiro. Eppure, a volte, ha dato l’impressione di perdersi fuori dalla sua zona di comfort, motivo per il quale non riesce a ottenere il nostro provvisorio podio. Potrebbe riuscire a conquistarli tutti, ma prima dovrà dimostrare a se stessa di saper andare oltre e di sapersi reggere da sola, cosa di cui noi siamo già assolutamente certi. Quindi, concorrenti, state attenti. Se Mime si butta, potrebbe essere un problema per i concorrenti di MasterChef 11. Nel frattempo, inchino di cinque secondi e passa la paura.
3) Carmine
Guardare i diciotto anni di Carmain e ricordarmi come ieri io mi sia fatta una deludente pasta al tonno vantandomi del fatto che non fosse un totale disastro, mi fa sentire in colpa nei suoi confronti. Moralmente dovrebbe essere certamente primo. Ma, purtroppo per lui, la competizione non la sta facendo contro di me. In quel caso avrebbe già vinto, pubblicato il libro e aperto un ristorante mentre io – umilmente – gli allacciavo a uno a uno i lacci delle scarpe. Al suo fianco, il nostro Carmain ha dei degni avversari che mettono in dubbio la sua papabile vittoria. Perché sì, è davvero papabile. Ha vinto così tante volte le sfide che qualche volta ha rischiato di incontrare se stesso nella strada verso la terra promessa, la balconata. Carmain ha molte probabilità di vittoria, e la sua età in questo potrebbe aiutarlo molto. Certo, i suoi piatti sono davvero perfetti, ma sapere che dietro di essi ci sia la mano di un diciottenne lo fa risultare come un piccolo genio della cucina che, come minimo, dovrebbe vincere un programma come questo. Eppure, la domanda è: riuscirà questo enfant prodige a battere coloro che si issano alla seconda e alla prima posizione di questa classifica?
2) Tracy
Al secondo posto troviamo la nostra Tracy, una concorrente che – come Mime – ha fin da subito mostrato le sue doti. Anche in questo caso le sue origini le hanno permesso di spaziare e di trasformare i suoi piatti in qualcosa di più internazionale e portandola a stare un gradino sopra tanti. Si potrebbe pensare che la prima in classifica sia quella tanto tanto tanto tanto sicura di vincere, e forse – chi lo sa – magari è anche così, ma non sottovalutate la determinazione di Tracy. Perché se una ricetta richiedesse il sangue di unicorno e la preparazione fatta direttamente sui carboni ardenti, lei direbbe sì. Tutti gli altri tentennerebbero e una volta arrivati alla conclusione, lei avrebbe già finito di cucinare. Parlare poco, cucinare tanto e bene. Ecco come si è guadagnata quello che ha.
1) Lia
Come dice Gianni Morandi tra un Fantasanremo e l’altro, Apri tutte le porte perché è arrivata la Regina di MasterChef 11. A Lia non gliene frega niente di nessuno, e mentre i suoi compagni pensano a cucinare per la famiglia e ad alimentare la propria malinconia, lei cucina per se stessa. Nessun momento strappalacrime, nessun moralismo, nessuna sfida con se stessa. No. Solo la cucina e la competizione. E che competizione. I suoi piatti non sono solo buoni, ma anche estremamente raffinati. E cosa ancor più bella, li fa in silenzio. Non urla, non si piange addosso e non deve vincere nessuna sfida con se stessa ma solo la sfida. Pragmatica, brillante, bravissima, sveglia. In un certo senso sembra quasi la versione femminile di Aquila, e vi ricordate come è finita?