Mentre nel mondo succede di tutto e di più, nella cucina di MasterChef le cose si fanno letteralmente roventi. L’uovo di struzzo è tratto, la maledizione dell’esterna stellata fa capolino in questo penultimo giovedì di mappazzoni e “C’mon baby” di Locatelli. Anche se dobbiamo ammettere che lo charme del LocaLoca questa volta è stato oscurato malamente dal buon Berrettini. Mattè, quando vuoi fare il giudice a noi sta bene eh.
Certo, devo dire che mi è dispiaciuto non vedere i familiari dei nostri beniamini in carne ed ossa, soprattutto la sorella di Nicky Brian che sembra decisamente più simpatica del fratello. *Scherzo Nicky, sei simpaticissimo*.
Invece da dietro il Mistery-Schermo spuntano il Barbieri vestito da Fata Turchina che ha appena avuto una tresca con Arlecchino, e i suoi amichetti cattivelli. Tutti e tre appassionatamente si sono divertiti a confondere i poveri aspiranti cuochi con una Invention cattivissima. Insomma, la cucina di MasterChef sembrava la mia testa quando devo prendere una decisione importante e le mie personalità multiple decidono di fare un brainstorming per effettuare quella che quasi sicuramente si rivelerà la scelta peggiore sul tavolo.
E parlando di decisioni e scelte importanti, meglio iniziare a dare i numeri con le Pagelle della Semifinale di MasterChef Italia 11.
1) Signorino Gorrasi aka Carmine – Voto 6
They call me Carmain, they call me Carminiello, they call me Signorino Gorrasi, They Call me Nannino. That’s not my name, That’s not my name, That’s not my name, That’s not my name.
Tirando le somme, Carmine in una stagione di MasterChef Italia ha accumulato più soprannomi di Rocco Tanica in 40 anni di carriera con gli Elio e le Storie Tese.
In questa puntata affronta a muso duro la maledizione delle uova, con buona pace dei produttori di MasterChef che nella prossima edizione bandiranno le uova di quaglia dalla dispensa. Insomma, che Carmain sia diciottenne fuori e ottantenne dentro lo avevamo capito sin da subito, quando ha disdegnato gli aperitivi con la stessa decisione con cui mia nonna disdegna il sushi. Ecco perchè in svariati momenti della competizione abbiamo seriamente temuto per il suo fragile cuoricino da ottantenne sotto mentite spoglie.
2) Tracy – Voto 9
Tracy ha portato a casa la maglietta del Berrettini come ricompensa per aver vinto l’esterna stellata e aver conquistato il cuore di Ciccio Cerea e del suo staff stellato. Lei allora se la ride e gongola in balconata, forse perché non è pienamente consapevole della maledizione dell’esterna stellata.
Parliamo della maledizione più forte della cucina di MasterChef, una roba che in confronto la maledizione delle uova di Carmine è credibile tanto quanto è credibile Giucas Casella vestito da mago ad Amsterdam.
E parlando di Paura e Delirio, eccoci giunti al tortino della disfatta che ha caratterizzato la Mistery Box di Tracy, quella in cui doveva dimostrare di essere cresciuta tra i fornelli. A crescere è indubbiamente cresciuta, ma ‘sto tortino continua a non sembrarci pienamente in forma. Che poi, parliamoci chiaro, a chi frega na cippa della vittoria della Mistery quando si punta direttamente alla balconata?!
In ogni caso, la Tracy del passato nel muovere i suoi primi passi nella Masterclass aveva affermato “Basta lacrime“… devo aggiungere altro? Io non credo, signor giudice.
3) Lia – Voto 9
Lepri che corrono a vele spiegate, rombi del trionfo, maialini a Wimbledon… nel Boschetto della sua Fantasia la fauna non manca per niente, questo è sicuro.
In ogni caso, nonostante la mia posizione super partes devo scendere in campo in difesa della povera Lia. Non molto tempo prima hanno preteso che gli aspiranti cuochi cucinassero un piatto con la sola base della poetica descrizione dello stesso fatta dal critico mascherato (che non è un nuovo programma della Rai, giuro). Na roba che in confronto le descrizioni del Manzoni sono paragonabili al libretto di istruzioni di Ikea. E dopo questo sproloquio creativo blastano Lia per qualche nome fantasioso?Sei falzo Barbieri, sei falzo.
Noncurante, l’amazzone di MasterChef ingrana la marcia e continua a correre verso la meta con il sorrisetto stampato sulla faccia e il coltello ben stretto tra i denti.
Anche se non sappiamo bene se la lepre di Lia stia correndo a vele spiegate verso la vittoria di MasterChef o verso Berrettini, dato che abbiamo notato che il tennista le piace “poco”.
Tuttavia, nell’esterna stellata piuttosto che rubare il cuore del Berrettini ha palesemente rubato il cuore del suo chef tutor. I due più che maestro e allieva sembravano Cip e Ciop, pronti a rubare la vittoria come fosse una nocciolina su un albero. Peccato che l’amazzone Tracy abbia galoppato più velocemente di lei. Amazzonezoned.
4) Nicky Brian – Voto 10
Povero Gabbiano hai perduto la compagna un bel po’ di puntate fa, ma questo non ha scalfito il tuo animo da guerriero. Perchè se tutti nuotano l’importante è saper galleggiare, e tu sei la Federica Pellegrini del galleggiamento.
Sei una c*zzo di astronave, sei gigante! Se avessi partecipato al Fanta MaterChef ti avrei indubbiamente preso nella mia squadra e insieme ci saremmo diretti verso la tanto agognata vittoria.
Eppure a noi non tocca neanche quella di fantasia, ma ci facciamo bastare questa inaspettatissima semifinale che vede uscire il Brian a testa alta, una finta pera alla volta e un Fish & Chips de troppo.
Bisogna guardare in faccia la realtà e ammettere che siamo decisamente troppo italiani per apprezzare le ricercate prelibatezze del mondo British, non a caso mentre gli inglesi sono impegnati con l’ora del tè, in un qualsiasi bar del Veneto si brinda a suon di Spritz e imprecazioni irripetibili.
A me m piac a Nutell ò fish & Chips ca pera, e tagliatell in quantità
P.S. Salutaci Andrealetiziatuttoattaccato mentre insieme ammirrate con Gli Occhi del Cuore gli allegri cinghialetti passeggiare per le vie della Capitale.
5) Christian – Voto 9
Christian approcciandosi al suo piatto della salvezza a base di uova di struzzo e altre stregonerie, lo ha definito “talmente senza senso che potrebbe uscire una cosa clamorosa“
E non sappiamo bene se si stesse riferendo davvero al suo piatto o alle nostre Pagelle di MasterChef, ma la definizione calza in ogni caso.
Ormai non c’è più niente che possa fermare l’estro creativo di Christian, che si tratti del tempo a disposizione o della tecnica fine, Christian è disposto a tutto, forse perchè per la prima volta ha iniziato a divertirsi piuttosto che disperarsi. Elemento da non sottovalutare considerando che con tutte le lacrime versate dai concorrenti (soprattutto da Tracy) questa edizione di MasterChef è più remake italiano di This is Us di quanto lo sia lo stesso remake italiano di This is Us.