Definita da molti come la Élite tedesca, Maxton Hall – Il mondo tra di noi è in realtà riuscita a superare tutte le aspettative, dimostrando di aver fatto anche meglio dell’acclamata serie tv spagnola. Tratta dal romanzo Save Me di Mona Kasten, Maxton Hall ha il pregio di avere Daphne Ferraro (già dietro Dark) come sua ideatrice. Damian Hardung e Harriet Herbing-Matten hanno i ruoli dei due protagonisti, James Beaufort e Ruby Bell. La serie ha debuttato su Prime Video (la possiamo definire la quota teen più moderna della piattaforma?) il 9 maggio, riscuotendo un immediato successo, tanto da meritare subito il rinnovo per una seconda stagione.
Ambientata in una ricca scuola privata inglese, la Maxton Hall, la serie segue le vicende di Ruby Bell, studentessa modello, ma di umile estrazione sociale. Il sogno della protagonista di entrare ad Harvard rischia di svanire quando Ruby scopre della relazione segreta tra uno dei sui professori e Lydia Beaufort, figlia di una ricca famiglia del luogo. Terrorizzata che l’ennesimo scandalo la colpisca e faccia infuriare il severo padre, Lydia chiede aiuto al fratello maggiore James.
L’arrogante e affascinante dongiovanni mette alle strette Ruby e cerca di comprarne il silenzio, ma la volitiva studentessa non ha intenzione di cedere ai ricatti dei Beaufort e rifiuta ogni offerta di denaro. Intrigato e infastidito in equal misura dal suo comportamento, James inizia a tormentare Ruby, sperando di spezzarne lo spirito. Peccato, però, che in questo gioco che lui stesso ha avviato l’amore ci metta lo zampino. Così, i due ragazzi – all’apparenza diversissimi – si troveranno a orbitare sempre più l’uno verso l’altro, scoprendosi più simili di quanto pensassero…
Non è difficile capire perché Maxton Hall poteva sembrare la nuova Élite
Entrambe le serie sono ambientate in una prestigiosa scuola privata e in entrambi gli ambienti gli outsider sono coloro che appartengono a una diversa estrazione sociale. Sia in Élite sia in Maxton Hall (qui potete trovare la nostra recensione) i diversi sono gli studenti che sono entrati nella scuola grazie a una borsa di studio e non al loro lignaggio. Ed è inevitabile che il resto del corpo studentesco faccia in modo di rinfacciarglielo sempre.
Anche Élite prende avvio da uno scandalo che colpisce la scuola Las Encinas. Un misterioso omicidio sconvolge l’equilibrio dell’istituto e le vite degli studenti da quel momento non saranno più le stesse. In Maxton Hall invece è la relazione segreta tra Lydia e uno dei docenti della scuola che rischia di rovinare la reputazione della famiglia Beaufort e dell’intero istituto.
Scegliendo come ambientazione un collegio privato e molto prestigioso, non solo entrambe le serie accolgono al loro interno i cliché tipici dei teen drama scolastici (possiamo considerarlo il genere televisivo del momento?), ma permettono anche di affrontare tematiche come la disparità sociale, la lotta di classe, l’emancipazione dalla famiglia nella quale si è cresciuti e la ricerca della propria posizione nel mondo. Tuttavia, Maxton Hall presenta delle differenze rispetto a Elite: come i suoi protagonisti e le atmosfere che troviamo nella serie.
Maxton Hall è un appassionante passo a due tra James e Ruby
Tuttavia, se in Élite (di cui vi mostriamo il trailer dell’ottava e ultima stagione) l’elemento mistery e giallo è una componente fondamentale della serie, in Maxton Hall a prevalere sono le tinte rosa del romance. Maxton Hall è, infatti, il racconto di due ragazzi che si innamorano, al di là di ogni diversità. L’intera prima stagione di Maxton Hall non è altro che un appassionante passo a due tra due individui che non potrebbero essere più diversi.
Ruby è una studentessa modello, figlia di una famiglia di bassa estrazione sociale. Suo padre è stato vittima di un incidente quando era con lei in barca che lo ha privato dell’uso delle gambe. Lasciando perciò alla moglie il compito di provvedere unicamente al benessere economico della famiglia. Ruby cerca di aiutare come può, lavorando part-time e sognando un futuro più luminoso insieme alla sorella, una giovane e talentuosa designer. Il mondo della protagonista è piccolo, ma accogliente, limitato alla sua famiglia e ai pochi amici che ha a scuola.
Al contrario, il mondo che circonda James Beaufort manca di quel calore umano e della dolcezza di quello di Ruby. Figlio primogenito di una nobile e potente famiglia, James è educato dal padre a essere il volto del futuro dell’azienda che gestiscono. Per nulla interessato a vivere all’ombra della sua famiglia, James ha come unico interesse quello di giocare a football…e tormentare Ruby. Sua sorella Lydia è la vera mente creativa dell’azienda, ma il padre l’ha relegata in secondo piano, a causa dei continui scandali di cui protagonista. Due individui così diversi che, per uno scherzo del destino, si trovano a doversi confrontare e a mettere a nudo le rispettive fragilità.
La chimica infuocata tra Damian Hardung e Harriet Herbing-Matten
La riuscita del successo di Maxton Hall e forse uno dei suoi punti di forza, rispetto anche ad altre serie, è la chimica che c’è tra i suoi protagonisti. Damian Hardung e Harriet Herbing-Matten si accendono quando sono l’uno in compagnia dell’altro, in una battaglia di sguardi che toglie il fiato. Le scene più intense e che catturano al meglio lo spirito romance della serie sono quelle in cui i due protagonisti interagiscono.
Sia che litighino furiosamente, sia che siano impegnati a studiarsi o stiano per cedere al sentimento che li unisce, James e Ruby si attirano in maniera magnetica. Una tale chimica tra i protagonisti è un dono raro e ha permesso ai personaggi di aprirsi completamente l’uno all’altro, soprattutto nei momenti in cui appaiono più fragili e vulnerabili.
Entrambi, infatti, hanno dentro di loro ferite e traumi che li tormentano e una solitudine, un senso di smarrimento che sembra attenuarsi quando sono insieme. Per mostrare al meglio al pubblico tutto questo era necessario scegliere due interpreti che sapessero interagire tra loro, senza bisogno di dialoghi, talvolta. Ma che riuscissero a comunicare l’uno con l’altra attraverso il corpo e lo sguardo.
La lotta di classe e la disparità sociale in Maxton Hall sono componenti fondamentali della serie
Anche in Élite si affrontano temi come la disparità sociale e la lotta di classe. Ma in Maxton Hall queste due tematiche sembrano essere esplicitate con maggior forza. E costituiscono uno degli ostacoli che permettono a Ruby e James di essere felici.
La famiglia Beaufort, infatti, vorrebbe proporre a James una compagnia diversa, una giovane di buona famiglia, ricca, devota a lui e con importanti conoscenze per il futuro lavorativo del ragazzo. Al contrario, Ruby è priva del lignaggio e agganci con il mondo da cui viene James. Ed è anche cocciuta, dotata di una forte volontà e che incoraggia James a pensare con la sua testa. Ruby non vuole essere una marionetta nelle mani di James e non cerca di manipolarlo o sfruttarlo. Non le interessa la ricchezza dei Beaufort, né il loro nome, vuole James e basta. Per la sua mente, per il suo cuore, per il modo in cui la aiuta a uscire dal guscio dell’anonimato, per come litigano insieme, per come si mettono in discussione.
Ugualmente, James impara a essere consapevole dei privilegi in cui vive e con cui è cresciuto. La ricchezza della sua famiglia era un modo per lui di riempire il vuoto che l’assenza di amore del padre lasciava dentro di sé. Ma il giovane Beaufort non aveva mai provato a immaginare cosa significasse vivere senza questo privilegio, contando solo sulle sue forze. Almeno, non fino all’incontro con Ruby. Interagendo con lei, James comprende che la sua è una vita privilegiata e che nessuno guarda a lui per chi è, ma solo per il nome che porta. Grazie a Ruby, James mette in discussione tutto, compresa la lealtà verso il padre e il futuro per lui che è già stato stabilito.
Complice la natura romance della serie, in Maxton Hall la disparità sociale può essere superata e si guarda agli ostacoli che pone con sguardo positivo. Questi ostacoli, come in tutte le favole, non restano immutabili o insuperabili, soprattutto, se li si affronta insieme, come fanno Ruby e James.