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Mayor of Kingstown 3×03 – La Recensione: uno sguardo al passato di Mike

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Kingstown non è mai stato un luogo sicuro. Ma ci sono omicidi e reati che lasciano il segno e che neanche il Mike protagonista della serie tv può sopportare. L’abbiamo visto nella seconda stagione (qui la recensione del secondo capitolo di Mayor of Kingstown), quando un bambino innocente era rimasto vittima di un incendio che aveva colpito fatalmente lui e la madre. E che ha visto come conseguenza detenuti e guardie penitenziarie uniti nel trovare il colpevole.

È così che inizia la terza puntata dello show di Paramount+: il ritrovamento del cadavere di Tatiana, con ancora in braccio il figlio neonato, vivo per miracolo. Una prova inconfutabile che i criminali e i villain di questa terza stagione nulla hanno a che vedere con i precedenti. E forse neanche con Milo, definito da sempre il più temibile. Per il resto la puntata si sussegue senza troppe sorprese. Neanche quelle che ci si aspetta e alle quali la serie tv di punta della piattaforma streaming ci ha sempre abituato.

Una staticità che va spezzata prima che sia troppo tardi

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Mayor of Kingstown 3: scena del terzo episodio

La puntata più dinamica di questa terza stagione per ora si rivela essere quindi la prima (qui la recensione della prima puntata del terzo capitolo di Mayor of Kingstown). Anche se di solito si prospetta sempre più come un episodio di passaggio. Si può dire che il finale di questa terza parte però, con un attentato senza apparenti vittime e che avrebbe potuto mieterne almeno 3, tutti poliziotti, necessiterà di una risposta.

Colpire colleghi, amici o anche antagonisti di Mike, che rappresentano la legge, è quel qualcosa che scatena la furia del sindaco della città più oscura d’America. Il personaggio interpretato da Jeremy Renner è infatti più tormentato e instabile. E, unica vera novità interessante di questo episodio, è il passato di Mike. Cos’è successo? Perché è stato dall’altra parte delle sbarre, e soprattutto, cosa lo lega a Callahan? Finalmente, inoltre, Mike viene a sapere che Merle è ad Anchor Bay e sa, come tutti, che non è un caso: l’uomo ha in mente qualcosa.

Villain a confronto

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Mayor of Kingstown 3: scena con Merle Callahan

Sappiamo che Callahan sarà contro Bunny, che Evelyn è in pericolo volendo smascherare il torbido che ha ormai inondato anche le forze dell’ordine e che la figura di Kostov è un assassino senza pietà. Anche se Callahan come villain lo supera, almeno per ora, nettamente. E come nemico del quale aver paura, aspettiamo la sua prossima mossa. Che ci sia lui dietro l’attentato? È possibile. Come può essere che abbia a che fare con il tentativo, fallito, di uccidere Raphael.

Spalla e secondo di Bunny, Rapahel sta acquistando sempre maggiore spessore e già dalla scorsa stagione risultava una delle figure più riuscite della serie tv. L’impresa di sfuggire a un piano escogitato nei minimi dettagli per eliminarlo si è rivelata estremamente ardua, perché sembrava spacciato, intrappolato nei cunicoli di una prigione dove i secondini sono tutti corrotti. Se non peggio dei criminali che devono controllare. E forse Mayor of Kingstown vince per la rappresentazione di questa squallida e sdegnosa realtà.

Personaggi secondari che potrebbero conquistare il pubblico

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Mayor of Kingstown 3: scena con Raphael

Il tentato omicidio di Raphael è la sequenza migliore di tutto l’episodio, anzi forse una delle più coinvolgenti di questa terza stagione. Momenti di tensione che non si dimenticano facilmente. Nonostante si tratti di pochi secondi, Raphael riesce a sfuggire a più diversi possibili assassini, riuscendo all’ultimo solo a salvarsi con un salto che avrebbe potuto costargli caro. E dove lo aspettavano gli altri della sua gang. Scene degne di Mayor of Kingstown e che stanno rischiando però di farsi attendere fin troppo.

Per fortuna la situazione Iris si è risolta, ma è soprattutto tornata ad appassionare: c’è un segreto nella vita di Iris, anche questo legato al passato, come quello di Mike, che lei vuole e deve tenere nascosto. Ne è a conoscenza solo Ian e la frase di Iris: “Mike non deve saperlo” non rimarrà senza future spiegazioni. Potrebbe portare a un Mike pronto a tutto per salvarla ma fare i conti con questo desiderio di giustizia nei confronti di lei. Una volontà che Kyle e Ian stesso non hanno mancato di criticargli.

Mayor of Kingstown si sta davvero preparando a una resa dei conti e uno scontro senza precedenti?

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Mayor of Kingstown 3: scena del terzo episodio

La serie tv di Taylor Sheridan e Hugh Dillon, in queste prime 3 puntate, è contraddistinta da una caratteristica: brevi scene che lasciano esterrefatti per la loro violenza e per la suspence che si crea attorno. E che sono sempre state proprie dello show. Che non trasudano la loro ferocia per aspetti eccessivamente sanguinari o brutali, ma che sono atroci considerando chi sia a compierli, come ci sia assenza di rimorso e come nulla li fermi. Come quindi la serie tv di Paramount+ riesce ad essere cruda e aspra nelle freddezza e distanza dei terribili atti che vengono compiuti. Che non escludono davvero nessuno.

Queste scene però si riducono a pochi secondi, il che facilita il colpo di scena, ma trasmette una troppa immobilità nel resto dell’intera puntata. Di solito gli eventi di Kingstown, all’interno o all’esterno di Anchor Bay, avevano vita breve nel rimanere nascosti. La riservatezza era impossibile. In questa stagione invece Mike viene a sapere alcune cose a distanza di giorni, con una sorpresa che è nei suoi occhi, ma non in quelli dello spettatore.

L’universo della criminalità organizzata in continua e inarrestabile espansione

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Mayor of Kingstown 3: scena con Iris

Un fattore è certo: la guerra non sarà solo tra le gang, ora è tra Mike e Kostov, tra Ariani e forse dell’ordine e, prima o poi, sarà anche tra Bunny e Merle. Forse Iris è ancora in pericolo conoscendo Kostov, ma non sarà lei, sembra, al centro di questo capitolo. Aspettiamo quindi che Mayor of Kingstown torni a instillare quel dinamismo che la rende, per certi veri, unica, scendendo a patti con crudeltà e implacabilità, perché Kingstown è veramente il punto più basso dell’inferno. Jeremy Renner ben continua a costruire il proprio personaggio, mosso da una maggiore speranza che le scie di sangue della sua città non aumentino di misura.

Ma anche meno pronto a sottostare a minacce e spietati criminali con cui deve e decide di giocare alla pari. Usando nei limiti le loro stesse carte. Kostov sarà forse il villain che Mike riuscirà a controllare e con il quale dovrà allearsi prima di poterlo annientare. Il vero avversario è Merle e nel prossimo episodio potrebbe esserci finalmente un confronto tra lui e Mike. Un dialogo, da alcune immagini viste nel trailer, che chiarisce come, ma non quanto, Merle sia legato al passato di Mike. Questa potrebbe rivelarsi la scelta più intrigante dell’intero show perché Mayor of Kingstown è sempre stato basato sul presente. Mai è andato troppo indietro nelle vite dei protagonisti, c’erano situazioni attuali che distoglievano da qualsiasi angoscia sepolta negli anni.

Questa terza stagione invece, con dei ritorni, dà il via e funge da pretesto per rivelare qualche segreto da scoprire e retroscena da svelare. Qualcosa capace di cambiare la posta in gioco, di poter rovinare o elevare reputazioni consolidate nel tempo. Si tratta anche di un terzo capitolo, qualcosa deve cambiare. Le personalità sono caratterizzate ed è anche arrivato il momento di andare un po’ indietro nel tempo. Capire quindi chi erano e cosa hanno fatto Mike, Ian, Kyle e Iris prima di diventare i figli di Kingstown. Ingranaggi di una struttura continuamente sull’orlo del baratro.