Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su Mayor of Kingstown 3×10.
Mayor of Kingstown 3 conclude il suo viaggio e non avrebbe potuto farlo in modo migliore. Come ogni ottimo show che si rispetti la terza stagione della serie tv di Paramount+ non assomiglia alla prima, né alla seconda (qui la recensione). Capitoli che invece avevano qualcosa in comune tra di loro. Questo perché alla terza stagione qualcosa deve cambiare, la stessa struttura non può continuare a funzionare. E Mayor of Kingstown modifica così la propria strategia e la successione degli eventi: partendo con un inizio un po’ lento esplode di adrenalina e azione a partire dalla seconda metà della stagione. Da quella sesta incredibile puntata (qui la recensione del sesto episodio) che ha dato il via a una vera e propria escalation.
Quel qualcosa che sembrava stesse cambiando adesso si è irrimediabilmente trasformato, e niente sarà più come prima
Nella puntata finale la serie tv riesce a creare suspence e tensione, senza lasciare da parte l’action e chiudendo storyline e scenari aperti. Tutto ciò che rimaneva senza risposta avrà la sua conclusione, per lo più drammatica, perché, senza mezzi termini, si dovrà dire addio ad alcuni personaggi. Eventi accaduti all’inizio della stagione, a metà e alla fine si riconducono a quel nemico invisibile che fa ritorno dal mondo dei morti. Esprimendo un sadismo e una brutalità che va oltre Merle, che gode nel dolore che traspare dagli occhi di coloro che obbliga a compiere atti che li segneranno per tutta la vita.
Atti che li porteranno a rinunciare al dono stesso dell’esistenza per non dover convivere con ciò di cui si sono macchiati. Tutto quello che si temeva Mayor of Kingstown lo estremizza, lo porta oltre, lo rende stupefacente e anche amaramente drammatico. Se si attendeva con trepidazione e un pizzico di ansia lo scontro tra Robert e Kyle, quello che accade è del tutto inaspettato. Se si temeva per la sorte di Evelyn, lo stesso Mike potrebbe adesso non riuscire più a proteggerla. In tutto ciò Merle è ancora vivo, i Crips sono più forti che mai. Anche se forse ignari di quel massacro avvenuto sul ponte. Una sparatoria che si conclude con innumerevoli vittime, che riesce a salvare i civili e che uccide anche chi è disarmato. Così un cerchio si chiude e altri se ne aprono.
Perché Mayor of Kingstown è perfetto in ogni forma e non poteva chiudere la terza stagione in modo migliore
Tutto è studiato e calibrato in questo ultimo episodio. Niente viene lasciato al caso e niente poteva essere rappresentato diversamente. La decima puntata riesce, in poco più di un’ora, a raccontare e riprendere tutto ciò che era stato precedentemente visto negli altri 9 episodi. Si torna a parlare del passato di Mike, di ciò che ha dovuto fare per sopravvivere. Senza però scendere mai nel didascalico. Forse non verrà mai detto perché Mike è finito dietro quelle sbarre. Cosa è accaduto nel carcere dove per anni è stato rinchiuso. Ma sappiamo che è qualcosa che lo ha segnato. E che gli fa dubitare di se stesso. La costante e continua presenza di Merle è una speranza per conoscere più approfonditamente quel capitolo che Mike ha tentato di chiudere. Quelle pagine che fanno di tutto per non venire più rilette.
Lavorare di sottrazione e raccontare senza dire è un altro grande pregio di Mayor of Kingstown
Se è vero che Mayor of Kingstown è una serie tv da non perdere e che non sbaglia un colpo, è anche vero che sa quando fermarsi, quando non dire troppo. Quando silenzio e mistero devono rimanere tali. Basta sapere che qualcosa è successo, che Mike ha ancora degli amici e dei vecchi alleati all’interno di Anchor Bay. E che ci cono dei motivi per i quali è capace di tutto. Non è la sua natura, la sua indole e forse nemmeno Kingstown. È il suo passato. L’averlo dovuto fare per sopravvivere quando non c’erano alternative. Viene poi ripreso il complesso rapporto che lega Konstantin e Iris e allo stesso modo c’è l’amara rassegnazione che ci sono pesi che non si riescono a sostenere.
L’obiettivo di Milo viene così tramutato nel desiderio di morire, di non dover accettare di aver fatto ciò andava fatto. Di aver scelto se stessi di fronte a chi si credeva di amare. Anche ciò che lega Iris e Mike ha la sua evoluzione, con una conclusione che sembra una vittoria, ma che forse non lo sarà per sempre. Tutto ciò che era stato messo da parte così riprende. L’indagine di Evelyn si lega allo scontro tra Kyle e Robert, e la decisione che deve prendere Iris è connessa alla domanda che si pone Mike: ciò che ho fatto lo ha reso una cattiva persona? Può tornare se stesso? Un qualcosa che Mike non si era ancora mai chiesto.
Il personaggio di Kyle continua ad acquistare sempre più spessore e la sua storyline diventa la più appassionante
Tra riferimenti a un’anima marchiata, a un’inclinazione verso la violenza che non si può contrastare. A un’ultima unica inevitabile possibilità di salvarsi. Nessun desiderio di redenzione o assoluzione, solo altri crimini da compiere, altre vittime sulla coscienza, una coscienza sempre più marcia. Per un cuore trasformato in pietra. Come Mike suggerisce, nel dialogo con Robert, su quanto Kyle sia, tra loro, forse l’unico che ancora possiede un briciolo di umanità, padre e marito devoto, rende quell’evento finale, che mette, ormai una volta per tutte, Kyle contro Robert, emblema e simbolo di un’importanza maggiore. Se è proprio l’unico erede di Kingstown considerato ancora in accordo con la propria etica a premere il grilletto contro un compagno, qual’è la vera speranza? Cosa si può fare per non diventare davvero come quel mondo che ti circonda ti impone da anni di essere?
La distinzione tra vittime necessarie e il tentativo di far di tutto per non dover uccidere, è però proprio ciò che ha perso Robert. È il motivo per cui Kyle capisce di dover agire. Ma Mayor of Kingstown ci circonda quanto l’occhio a tuttotondo dello spettatore non sarà mai quello dei personaggi che in quel drammatico momento, in quel tragico istante non erano lì presenti. E non sanno cosa Kyle ha realmente evitato. Bisogna fare i conti con chi quel membro degli S.W.A.T. lo ha visto da lontano sparare a un collega, senza capire cosa Robert rischiava di fare se Kyle non l’avesse fermato. Ma come far capire questo a chi, temendo per la propria vita su quel ponte, al centro di uno scontro a fuoco, ha visto chi doveva proteggerli, vacillare? Perdere le staffe e dirigere i proiettili verso la persona sbagliata?
Il materiale per una quarta stagione non manca e c’è bisogno di più Mayor of Kingstown
Come reagirà Robert quando saprà che a sparargli è stato Kyle? Come farà Mike questa volta a proteggere il fratello? E tra Evelyn e Mike scoppierà una guerra mai voluta? Sono domande che hanno bisogno di risposta. Sono i primi elementi di una quarta stagione che spetta a tutti, è il materiale di una serie tv che cambia faccia. E che sposta la lotta per il territorio e la supremazia in una lotta interna. Tra colleghi, amici, amanti e familiari. In quelle dinamiche private che il male di Anchor Bay e di Kingstown riescono prima o poi sempre a raggiungere.
Intaccando gli occhi di chi, tornando tra le calde mura di casa, riprendeva luce. Mentre Mike inizia a chiedersi se può ancora scegliere chi essere o se ormai sono il passato e il presente ad aver deciso per lui, vede Kyle sul punto di affondare. Vede Evelyn voltargli le spalle e vede tutto puntare contro di lui. Iris è a un passo dalla salvezza, sul punto di perdersi. Merle, ancora in vita, brama la propria vendetta. Bunny è pronto a riprendersi la città. E Mike è in preda a tormenti interiori per i quali però non c’è mai tempo. Non a Kingstown.
Controllare Kingstown, vivere a Kingstown e sottostare alle sue regole
Lo spietato girone infernale che è Kingstown torna così ad essere protagonista centrale di questo episodio. Riprendendo dall’alto le strade percorse tra le 2 bande pronte alla guerra, pronte a uccidere o essere uccise e armate come non mai. Ecco che la tensione cresce e quando si capisce che lo scontro sarà sul ponte, in mezzo e decide di civili terrorizzati, anche regia, fotografia e montaggio della serie tv Paramount+ tornano a incantare, con inquadrature e riprese che procedono serrate. Raccontando con impeto e caos, la battaglia del secolo, un vero e proprio scontro all’ultimo sangue.
Intanto gli S.W.A.T. arrivano: Kyle e Robert arrivano. E mentre Robert spara colpi di troppo, Kyle compie quel gesto e si raggiunge quel punto di non ritorno. Il finale di stagione di Mayor of Kingstown è una gioia per gli occhi, un’approfondita esplorazione dell’animo di Mike, un destino già scritto per alcune figure che gravitavano attorno allo show. La prova inconfutabile che è la città a scegliere. Che l’unico modo per salvare se stessi è fuggire da Kingstown, ma che forse per qualcuno è troppo tardi.