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Mayor of Kingstown 3×08 – La Recensione: contrattacco scioccante

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Niente da fare, e per fortuna si potrebbe aggiungere, perché la terza stagione di Mayor of Kingstown non smette di alzare il proprio livello. E non smette neanche di fare dell’incipit il vero cliffhanger dell’episodio. Lo è stato per il sesto (qui la recensione della sesta puntata), per il settimo (qui la recensione della settima puntata) e ora per l’ottavo. E in tutti questi 3 casi è accaduto l’imprevedibile. Le parole di Bunny “now I’ll do the monster“, cioé “ora farò il mostro” non potevano che essere più esatte.

Perché quell’attacco distruttivo, che colpisce Merle e i suoi, supera le mura e le sbarre di Anchor Bay, è del tutto inaspettato e fa di quel secondino infiltrato dei Crips un personaggio essenziale. Per non parlare di quel cecchino che spara a vista e lancia granate all’interno del penitenziario: si tratta di qualcosa di mai visto, neanche in Mayor of Kingstown. Ora è chiaro che questa stagione non deluderà.

La risposta di Bunny che tutti si aspettavano e quelle promesse che era meglio non mantenere

Mayor of Kingstown 3: scena con Konstantin

C’è qualcosa che lo show Paramount+ ci ha insegnato negli anni. Nonostante quei tipici elementi che sempre connotano città, eventi, crimini e reati siano parte integrante della quotidianità di Kingstown – e lo stesso spettatore ci è ormai abituato – non è comunque mai detta l’ultima parola. Se mentre si vede Mayor of Kingstown si fanno i conti con la propria etica e moralità, calandosi in una città nera, sapendo che la serie tv è una delle più crude e massacranti, questo non ha nulla a che fare con la prevedibilità.

Mayor of Kingstown continua ad essere capace di creare nuovi straordinari personaggi, di mostrare l’evoluzione di protagonisti presenti sin dalla prima puntata della prima stagione. Di dar vita a situazioni che confermano i temi portanti dello show da sempre. Temi che, nonostante siano evidenti, vengono inseriti, celati, espressi da battute di dialogo che non mancano di essere poetiche. Quegli stessi temi che mietono vittime, che fanno sempre un certo effetto se a esternarli sono quelle figure principali dello show. Quelle che il male di Kingstown lo vivono da sempre.

Attaccato e colpito, da Merle trasuda tutta la sua forza distruttiva. Assetato di sangue, il suo è un bisogno improrogabile, una morbosa necessità di regolare i conti. Pronto a uccidere tutti, Kingstown rappresenta ancora una volta il suo odio razziale per chiunque non consideri un puro ariano come lui. Un odio che la serie tv non manca di rappresentare, senza però fare del razzismo un punto cardine dello show. Rendendolo così sotto traccia, considerando che il villain di questa stagione sia Merle.

Callahan ha regole precise, chi dei suoi non le rispetta ne paga le conseguenze. Si tratta di errori con i quali lui non ha a che fare, per cui non si scompone. Ciò a cui però non può sottostare è quell’attentato iniziale. Quelle prime inquadrature precedenti alla sigla che stravolgono ogni cosa e lasciano senza parole. Le granate uccidono, feriscono ed esplodono con una violenza dirompente che è senza dubbio un qualcosa a cui seguiranno conseguenze, e che aspettiamo già nel prossimo episodio.

Se “la famiglia non si tocca” è uno dei dogmi di Mayor of Kingstown, quella di Mike è in cima alla lista

Mayor of Kingstown 3: scena con Tracy

Ormai Mayor of Kingstown sta infatti per concludere il suo terzo capitolo. Mancano solo 2 puntate. Conoscendo la serie tv, è comunque ancora possibile che cambi ogni cosa. E così alcune storyline si avviano a una fine che potrebbe essere anche l’inizio di qualcos’altro. Iris da infiltrata a leale socia alla quale viene concessa la libertà potrebbe abbandonare lo show, non venire scoperta e non correre più inutili pericoli. Tracy confessa a Mike cosa è accaduto nel penitenziario femminile e, con fatica, anche che è stata direttamente minacciata.

Una scena carica di tensione dove si percepisce la rabbia di Mike quando a rimetterci sono dei civili. Qui si tratta anche di Tracy, moglie di suo fratello, e la reazione di Mike è tanto immediata quanto sproporzionata, consapevolmente estrema. Un momento che si attendeva e che, Tracy ne avesse parlato con Kyle o con Mike, avrebbe potuto avere solo questo effetto. Ed avendo costruito William Breen come un personaggio ripugnante e del quale avere timore, le azioni di Mike non sono poi così sopra le righe.

L’ordine di Kingstown vacilla sotto gli attacchi di chi vuole il controllo totale

Mayor of Kingstown 3: scena con Kyle, Robert e la squadra degli S.W.A.T.

Sono i personaggi a dirci e ricordarci dove ci troviamo e con quali leggi della giungla abbiamo a che fare. Come non abbia senso stupirsi, come i crimini potrebbero aumentare e come bisogna cercare di arginarli, con ogni mezzo possibile. Il massimo indispensabile nel tentativo che il male minore si abbatta, come sempre fa, su Kingstown. Il cielo grigio della perversa e diabolica cittadina fittizia dello show torna a occupare intere inquadrature, così come quella nube densa che si eleva dalle ciminiere delle aree industriali.

Fino al centro di tutto: Anchor Bay. Perché mai, nessuna puntata, si allontana dall’incidere su questo punto, su quanto fondamentale sia la criminalità a Kingstown. È la città a decidere: è il grado di disumanità, quanto ci si sporca le mani di sangue a stabilire chi si é. A fare degli esseri umani di Kingstown i buoni o i cattivi. Sempre considerando che se si tratta di Kingstown non si è può essere mai davvero solo dalla parte dei “buoni”. Eroi o villain, la violenza di una città ormai dannata busserà alla porta anche delle anime più incorruttibili. Varcando il labile confine tra bene e male.

La guerra che si combatte per le strade e il pericolo che entri nelle vite dei personaggi

Mayor of Kingstown 3: scena della città

Con la storia di Tracy e delle minacce da parte di William che arrivano a un punto, si fra strada il possibile scontro tra Kyle e Robert. Con un Kyle che non vede un’arma come uno strumento solo per uccidere e un Robert dal grilletto fin troppo facile. La colpa di Kyle, agli occhi di un Robert mutevole e altalenante e che Evelyn chiama, senza mezzi termini, assassino, c’è quella di essere il fratello di Mike. Un sindaco corrotto, che fa accordi con pericolosi criminali, che decide chi verrà incriminato, chi assolto, chi gioverà della sua alleanza e chi presto dovrà vedersela con il suo di codice morale.

Ma se questo non è mai stato visto come un problema, d’altronde si tratta sempre di Kingstown, ora qualcuno comincia a dubitarne. Ad essere infastidito quando le informazioni arrivano dopo, troppo tardi, successive alle orecchie di chi, agli occhi di leggi alterate e di un sistema traviato, rappresenta le forze dell’ordine. Il distintivo da rispettare. Un espediente in più, un mezzo che non protegge, ma che in alcune menti fa sentire in diritto di esternare la propria autorità. Dando così a Robert dei motivi, discutibili, ma che per il proprio personaggi appaiono adeguati. E che lo porteranno a contrastare Kyle. Dando vita a una un’altra cartina vincente dello show.

In Mayor of Kingstown, prima o poi, tutto torna

Mayor of Kingstown 3: scena con Kyle

Lo scontro tra i due potrebbe proseguire nella prossima quarta stagione, che sembra essere in via di conferma. Sperando che le indiscrezioni verranno seguite da annunci ufficiali. C’è ancora tanto da raccontare in Mayor of Kingstown. Robert diventerebbe il primo tassello di una lotta interna. Di un Mike che non avrà solo problemi a trattare con persone del calibro di Bunny, Merle o Konstantin, e quindi tanto privi di empatia quanto feroci, ma anche con chi definiva un amico. E un collega. Mike ha sempre temuto le eccessive reazioni di Robert, ma non ha esitato un attimo quando, alla fine della seconda stagione, Bunny si è voluto vendicare del torto subito da Robert.

Al tempo stesso Bunny, per Mike e i suoi, all’epoca era ancora una garanzia di pace. Ecco che quel gesto, quando Robert era in fin di vita, sembra continuare ad avere conseguenze. Nuovi elementi quindi su cui concentrarsi, con la guerra per il potere sempre in atto, imprevedibile e impressionante. Con questo ottavo episodio Mayor of Kingstown continua ad emozionarci, a coinvolgerci, a farci assistere a quegli scambi tra i personaggi che si trasformano in punti di svolta. In trepidanti attese della mossa successiva. E in grandi aspettative per la prossima puntata. La penultima di questa grande ottima terza stagione.