Artù,
Sono sicuro che mi direste che sono un grande idiota se sapeste che invece di cercare una via di fuga vi sto scrivendo questa lettera, dal momento che sono stato imprigionato da Morgana nella Caverna di Cristallo. Ho tentato in tutti i modi di aprirmi un varco ma non ci sono riuscito e non potevo sprecare gli ultimi momenti di lucidità senza scrivervi.
Vi state preparando a una grande battaglia, forse una delle più decisive della vostra vita e io non sono al vostro fianco. Mi ha ferito la vostra delusione nei miei confronti quando, saputo che non vi avrei accompagnato, mi avete accusato di essere un codardo. Certo, mi avete accusato spesso di essere codardo, ma non dicevate mai sul serio, non come quest’ultima volta. Il vostro sguardo è stato più eloquente di mille parole e so solo che avrei fatto di tutto per farlo sparire dal vostro volto. Ma ho dovuto star zitto e incassare, come faccio da anni, senza potermi giustificare. Altrimenti avrei dovuto dirvi…
Artù quante cose non sapete.
Da quel lontano giorno in cui ci conoscemmo ho dovuto condurre una vita a metà. Pensavo sarebbe stato più semplice, avendo a che fare con un asino reale borioso e arrogante, nascondere la verità senza sentirmi in colpa. Invece, voi dovevate proprio mostrarvi diverso da quello che pensavo! Artù, voi siete sempre stato molto di più di quello che credevate.
Non eravate solo un ragazzo viziato e capriccioso, pronto ad assegnarmi i compiti più strambi per il vostro divertimento; già da quando ci conoscemmo, avevate in voi tutto quello che vi ha reso il grande re che siete oggi. Siete altruista, buono, coraggioso al limite della stupidità. Vi siete messo a rischio in prima persona innumerevoli volte, nonostante aveste un ruolo di potere che vi avrebbe consentito di delegare agli altri le missioni più perigliose. Ma voi sentivate di avere una responsabilità verso il vostro popolo. Nessuno avrebbe potuto proteggerlo meglio di voi e quindi vi siete sempre messo in prima linea affrontando nemici anche al di fuori della vostra portata.
Avete affrontato stregoni, sacerdotesse, mostri, draghi. Il vostro coraggio e la vostra determinazione sono state le armi più potenti che avevate a disposizione, ma il più delle volte non sarebbero state sufficienti.
Ora penserete che sono appena tornato ubriaco dalla taverna, se vi dicessi che in realtà l’arma più potente l’avevate al vostro fianco e che sarebbe stata a voi leale fino alla morte. Se tra poche ore non ci sarò più, non posso lasciare questo mondo, lasciare voi Artù, senza dire la verità.
Artù, sono uno stregone. Lo sono sempre stato, ma solo al vostro fianco i miei poteri hanno trovato il loro vero scopo.
Ho avuto il compito di proteggervi e starvi accanto non da una persona, ma dal Fato stesso. Voi e io siamo due facce della stessa medaglia e solo lavorando insieme avremmo potuto portare Albione alla pace e porre fine alla persecuzione della stregoneria. Il mio più grande rammarico sarà proprio questo, se domani non dovessi risvegliarmi: abbandonarvi a un passo dalla vittoria, non potervi più accompagnare lungo il vostro destino di grandezza.
So che vi sentirete tradito, penserete che vi ho mentito tutto questo tempo, ma l’ho fatto per una giusta causa. Per quanto voi siate diverso da vostro padre, viviamo ancora in un regno dove la stregoneria non è ben vista e non avrei mai voluto mettervi nella posizione di non sapere come comportarvi nei miei confronti. Ho pensato che sarebbe stato più semplice portare a termine il nostro destino così come avevamo cominciato: fidandoci l’uno dell’altro. Sappiate, però, che io sono sempre lo stesso, nulla è cambiato nel vostro servitore un po’ imbranato e sarcastico. Spero che il mio ricordo non sarà avvelenato da questa confessione, ma dovevo dirvi tutto Artù, perché oltre a essere il mio re, voi siete mio amico. Il mio più caro amico.
In alcune occasioni mi sono presentato a voi in una veste diversa, forse inconsciamente sperando di essere riconosciuto e potervi confessare tutto faccia a faccia, una volta per tutte. L’occasione giusta si era presentata durante la malattia di vostro padre, quando ho fatto tutto ciò che era in mio potere per salvarlo.
Ma il destino gioca brutti scherzi e quello che doveva essere un modo per avvicinarvi alla stregoneria ve ne ha allontanato bruscamente.
Ma come potevo dirvi che non era stata colpa mia? Come farvi fidare del vecchio stregone senza svelare la mia natura? Ho dovuto lasciarvi credere che la stregoneria vi avesse portato via anche vostro padre, pagando un caro prezzo: ancora una volta la vostra rabbia e disprezzo.
Ma ormai vi conosco, so che il vostro cuore è buono e che questo mio tradimento – come forse lo vedete – non vi condizionerà per il futuro. Voi avete stravolto le regole e i preconcetti della corte, sposando Gwen e diventando amico di un servo, e sono sicuro sfiderete ancora una volta la consuetudine concedendo agli stregoni la libertà di essere loro stessi e vivere in pace.
Fidatevi sempre del vostro istinto, che forse non vi ha fatto capire che nascondevo qualcosa, ma vi ha fatto sentire che potevate fidarvi di me, che io vi sono sempre stato leale. Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per voi, perché senza di voi Camelot non è nulla. Vi risulterà difficile capire il perché del mio silenzio, delle umiliazioni subite e del mancato riconoscimento ricevuto per ogni volta che vi ho salvato. Ma sappiate, Artù:
certi uomini nascono per arare i campi, altri diventano grandi medici, altri ancora grandi re. Io sono nato per servirvi Artù e ne sono orgoglioso e non cambierei niente.
Non so come questa lettera vi raggiungerà, perché ho dimenticato di rivelarvi un piccolo dettaglio: in questo momento non ho i miei poteri. Per questo vedo tutto nero e non ho più speranza di sopravvivere. Sono stato sconfitto… ma se anche dovessi morire per aver combattuto al vostro fianco, anche se in modo singolare, sarei orgoglioso di andarmene così. So che sconfiggerete Morgana e tutti i nostri nemici. Voi siete l’unico re di cui Camelot ha bisogno e lo sarete in eterno.
Il vostro futuro sarà roseo. Darete vita al più grande regno mai visto e porterete prosperità alla nostra gente.
Se in queste ore qualcosa dovesse cambiare, se dovessi riuscire a salvarmi, vi prometto che sarò sempre al vostro fianco senza più menzogne. Scenderò in battaglia e vi confesserò tutto per aiutarvi al massimo delle mie possibilità. Sarò con voi alla luce del sole e vi accompagnerò lungo il vostro cammino di grandezza.
Perché questo è il mio destino, fin dal primo giorno che ci siamo incontrati.
Lunga vita a Camelot e a voi, Artù,
il vostro fedele Merlino.