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7 ottime serie tv che sono puramente horror 

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Vorrei ci fosse un sala cinematografica in cui si proiettano solo film horror.Sarebbe bellissimo incontrare tantissime persone e condividere con loro adrenalina e suspence. E se l’horror fa così paura, aiutarsi tutti a resistere fino alla fine del film, fino alla fine dei brividi. Ricordo che quando ero bambino mi nascondevo tra i mobili di casa ogni qual volta passava in tv un film horror. Oggi ne guardo tantissimi e se ci fosse un menù televisivo, sarebbe sicuramente a base di horror. Da Stephen King a Shirley Jackson, i libri mi hanno aiutato tantissimo a familiarizzare di più con questo mondo e a trovare aspetti interessanti in ogni pagina. Il cinema ha ripreso alcuni aspetti dei libri e servendosi di immagini e piani sequenza ha aumentato il senso di terrore di alcune storie. 

Anche gli autori delle le serie tv, con il tempo, sono riusciti a creare prodotti puramente horror. Vivere nell’era dello streaming ha i suoi aspetti positivi e mettere in pausa ogni qual volta si voglia rivivere uno Jumpscare è sicuramente uno di questi. Mike Flanagan è sicuramente uno degli ideatori più acclamati del genere horror. Da Midnight Mass a The Haunting of Hill House, passando per The Haunting of Bly Manor le sue serie hanno conquistato pubblicato e critica facendoci passare notti insonni. L’attesa e l’aria misteriosa in cui sono avvolte le sue storie ci hanno fatto rivivere per un momento l’adrenalina e la sana paura appartenenti ai grandi classici del genere horror. Ma non solo Mike Flanagan. Sono tantissimi gli autori che hanno saputo creare serie tv horror di ottima qualità e noi ne siamo veramente felici. O veramente timorosi. Dipende dal punto di vista. Oggi vi facciamo conoscere serie tv puramente horror

Midnight Mass e altre serie puramente horror:

Midnight Mass

Cosa succede se un nuovo prete arriva in città? E cosa succede se questo stesso prete è legato a fenomeni soprannaturali?, Midnight Mass miniserie distribuita su Netflix a partire dal 2021, parte con queste premesse e ci ha catturato fin dalla prima messa in onda per il suo carattere travolgente. Il protagonista di Midnight Mass, Riley Flynn, torna a casa dopo aver passato qualche anno in prigione. Aveva investito e ucciso una ragazza perché ubriaco e senza equilibrio mentale. Il suo ritorno a casa potrebbe segnare un nuovo inizio, un passo verso la redenzione. Contemporaneamente al suo ritorno c’è l’arrivo di Padre Paul, un prete ‘dall’ottima eloquenza e grandi miracoli’. Padre Paul sconvolge la comunità quando inizia a praticare veri e propri miracoli. Midnight Mass non è un horror qualsiasi. È un horror più umano, introspettivo, a tratti psicologico. Il regista gioca con la suspence accumulando la tensione degli spettatori attraverso colori scuri e monologhi lunghi ed interiori. La lunga lotta tra bene è male, qui focus e punto cruciale della storia, è evidenziata ponendo l’accento sulle debolezze umane, sui conflitti sociali. Per tutta la durata dello show siamo portati a credere che il male sia un’attitudine umana, più che sovrannaturale. Midnight Mass è una discesa agli inferi in cui siamo catapultati con paura e angoscia. Proprio l’angoscia gioca un ruolo fondamentale perché essa pur non essendo paura, arreca timore senza fermarsi. Riley dovrà affrontare i propri demoni interiori per spegnere le fiamme del male. Perché in Midnight Mass non ci sono mostri visibili, ma deliri nascosti pronti a risorgere improvvisamente. Flanagan utilizza l’orrore come strumento di indagine dell’animo umano per avviare una riflessione sulla fede. Abbiamo la necessità di credere in qualcosa per sfuggire al male. Abbiamo bisogno di formare ,insieme agli altri, una barriera d’amore per vincere le paure. Midnight Mass è una storia coinvolgente e toccante come poche. 

Servant

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Negli ultimi anni il mondo di Apple TV si è imposto nel panorama dello streaming facendo concorrenza a Netflix e Prime grazie alla qualità dei suoi prodotti. Servant si inserisce in questo discorso sulla qualità e si proclama come uno dei prodotti più riusciti in circolazione del genere horror. Inquietante e a tratti disturbante la serie, nata dalla mente di Shyamalan, segue le vicende di Dorothy e Sean Turner, due genitori che improvvisamente perdono il figlio appena nato. Il lutto e la sua difficile elaborazione fanno ammalare Dorothy che finisce in uno stato catatonico. Per superare questo stato e il dramma dei drammi a Dorothy viene affidata una bambola reborn. La dolce mamma crede che la bambola sia suo figlio ancora vivo. La coppia assumerà anche una tata per prendersi cura e accudire la bambola: Leanne. La vita della famiglia Turner cambierà per sempre nel momento in cui la tata metterà piede nella casa. Servant è piena di colpi di scena e scelte narrative che riescono ad incollare lo spettatore allo schermo. Attraverso una pregevole fotografia, sospesa tra tra buio e luce, la serie racconta una storia opprimente e compassata. La vera paura nasce dalla situazione di incredulità a cui siamo sottoposti. Chi è veramente Leanne? Quali sono i suoi obiettivi? Queste domande ci accompagnano per tutta la durata della serie e non trovano mai risposte immediate. Il regista è attento a sviare ogni soluzione immediata attraverso una trama che resta piena di elementi criptici dall’inizio alla fine. Ogni episodio porta con sé l’alone di tragedia che ha consumato la coppia Turner annullando ogni tipo speranza. Servant è un vero gioiellino da recuperare. 

Loro

Vi è mai capitato di sentirvi impotenti di fronte ad una serie tv? Vi è capitato di sentirvi come un pugile che incassa solo colpi senza sferrarli? Loro mi ha fatto questo effetto. La serie targata Prime Video ha una forza disarmante contro cui non possiamo combattere. L’orrore, in Loro, è come un virus che si annida nei nostri corpi, indebolendoci. Ambientata durante gli anni della Grande Migrazione, la serie racconta il modo in cui la popolazione afroamericana lasciava i paesi del Sud per sfuggire al razzismo che tanto divampava in quegli anni. L’incipit di Loro sembra un viaggio di speranza e rinascita, ma la serie finisce per diventare un viaggio di terrore e paura. Al centro delle vicende c’è la famiglia Emory , pronta a lasciare il Sud per trasferisci nella lucente California. Il tanto desiderato sogno americano si trasforma in uno degli incubi più cocenti e disturbanti. I nuovi vicini si dimostrano dal primo momento ostili e contrari verso la famiglia Emory. In un paese dominato dai bianchi e da antiche tradizioni, i nostri protagonisti sembrano essere il capro espiatorio a cui dare la caccia. Disagiati, tristi e abbattuti, gli Emory non mollano e lottano contro una società che li vuole morti, annientati. È la guerra tra un intero popolo e una piccola famiglia ancorata ai sogni, alla libertà e alla dignità. Loro ci fa conoscere un horror diverso, un terrore chiuso nella mente, una paura che lascia spazio ai fantasmi del passato. La guerra è appena iniziata e nonostante i protagonisti sono stati privati del sonno, della libertà e persino del nome, sono pronti a combattere. Gli autori sono bravissimi a usare metafore paranormali per intimorirci. In questo senso, l’uomo bianco assomiglia ad un animale feroce e crudele pronto a mangiare la famiglia Emory. Le case sembrano vecchie scatole da buttare in cui regnano silenzio e angoscia. Loro è una serie riuscita in tutti i sensi. 

Castle Rock

Stephen King riesce a parlare di orrore e paura come se fossero gli unici argomenti del mondo. E questo è assolutamente un pregio. Ci sono autori che sembrano essere stati forgiati da quegli stessi temi con cui hanno fatto successo attraverso gli anni. Il Re dell’orrore ha scritto tantissimo ma è come se ogni romanzo avesse nuova vita, nuovi slanci, nuovi colori. Castle Rock è un luogo ricorrente nei suoi libri, un luogo che dovrebbe tornarci familiare, ma è come se fosse diverso ogni qual volta appare. La serie Castle Rock è prodotta da J. J. Abrams e dallo stesso King e ha fatto il suo esordio sulla piattaforma Hulu nel 2018. Non è mai facile fare la trasposizione di qualcosa che ha trovato già nei romanzi enorme successo, ma Castle Rock accetta la sfida sfidando pericoli e senso di subordinazione. La serie piace proprio perché in qualche modo si emancipa dall’universo dei libri, creando nuovi volti, nuove storie e molti misteri di cui non eravamo a conoscenza. Le citazioni alle pagine dei romanzi, ai luoghi oscuri di King, non risultano mai banali e vengono ben incastonate nella storia. La cittadina dell’opera è sconvolta da una serie di eventi quasi come se fosse in balia di forze maligne e sconosciute. La serie riesce a restituire al pubblico il meraviglioso senso di apocalisse che permane nelle pagine di King sfruttando il peso del Male. Dove si nasconde e come si combatte? Dal passato di Henry Deaver, l’avvocato scomparso nel 1991,  al ritrovamento di un ragazzo in una gabbia nelle profondità del carcere di Shawshank, Castle Rock gioca con i nostri dubbi fino alla fine del racconto. Tra un passato oscuro e un futuro da decifrare, il presente da vivere risulta angosciante e pieno di insidie. 

The Haunting of Hill House 

Mike Flanagan è un punto di riferimento. Se vogliamo goderci una serie horror di ottima qualità, il suo nome e le sue serie tv sono una garanzia. Hill House è una storia di morte ed eventi soprannaturali capace di non stancare mai, nemmeno per un minuto. Al centro della vicenda, come nel romanzo da cui è tratta la serie, c’è una casa infestata. Qui a differenza dell’opera madre, la casa non è una ‘meta di pellegrinaggio’ per scettici, ma la dimora di una famiglia. Ad abitarla sono due coniugi e cinque figli, tra cui due gemelli. Il bello della serie creata da Flanagan sta nella diversità con cui ogni membro della famiglia affronta le presenze oscure all’interno della casa. L’unica cosa che accomuna la famiglia è la paura con cui dovranno lottare per non farsi sopraffare dal male. La serie gioca con le linee temporali per portarci prima nel passato, quando la famiglia arrivó per la prima volta nella casa e poi nel futuro, dove i bambini, ormai adulti, sono ancora addolorati per gli eventi trascorsi. L’horror e la paura vanno di pari passo con il dramma che permane nella vita dei protagonisti. È un dramma che ci commuove e che ci fa restare allibiti, senza fiato. Vorremmo per un attimo essere al loro fianco per tirare una pacca sulla spalla in segno di vicinanza. L’aspettò più bello in Hill House riguarda l’amore. Perché l’unico anelito capace di arrugginire paura e terrore è l’amore. Anche tra inquietudini e tragedie. 

Marianne

Marianne è una serie tv francese rilasciata su Netflix nel 2019. Stephen King considerava Marianne la miglior serie tv horror del 2019 ed è rimasto traumatizzato quanto noi durante la visione degli episodi. La stessa protagonista è amante degli horror e cerca di trasformare questa sua passione nel lavoro della sua vita: scrivere romanzi horror. Quando fa ritorno nella sua città natale uno spirito maligno inizia a perseguitarla, compromettendo la sua vita ma soprattutto la sua salute mentale. Marianne rifugge ogni logica e si promette un solo obiettivo: fare paura. Attraverso Jumpscares e inquadrature in primo piano, la serie mette fortemente a disagio lo spettatore. Marianne tormenta la protagonista senza sosta presentandosi nei suoi sogni (incubi) e provocando il caos nel mondo reale. Le atmosfere soft dark donano alla serie un notevole impatto visivo sospeso tra effetti speciali e colori caldi. Marianne ha avuto un enorme successo anche grazie alla magistrale interpretazione di Mireille Herbstmeyer che, nelle vesti della vittima posseduta da Marianne, terrorizza al punto da far togliere lo sguardo dalla televisione. Nonostante l’ottima stagione iniziale la serie non è stata rinnovata e questo ha aumentato la nostalgia verso Marianne.

NOS4A2

Se il Natale sembra la festa di cui tutti abbiamo bisogno, NOS4A2 ci fa un brutto scherzo e la trasforma in un periodo cupo e inquietante. Perché questa volta non è Babbo Natale a passare le festività con i bambini, ma Charlie Manx, un uomo brutale che vuole rapirli per portarli a Christmasland. L’obiettivo del vecchio psicopatico è quello di ringiovanire e l’unico modo che ha a disposizione è risucchiare l’anima dei più giovani. NOS4A2 ha una trama originale e una scrittura funzionale che fa emergere al meglio la psicologia dei personaggi. Dopo i primi episodi introduttivi, la serie riesce a portare nelle nostre case quel senso di minaccia a cui non siamo abituati nella quotidianità. Insieme a Manx è Bing, il suo assistente, la chiave per trasmettere angoscia e terrore. Bill compie azioni terribili e soffocato dalla sua pazzia vuole a tutti i costi tornare bambino. Il suo dramma personale risulta agghiacciante tanto quanto la storia di Vic, la protagonista della serie. Vic ha un padre alcolista che non si cura dei suoi problemi e una madre con cui non ha un buon rapporto. NOS4A2 ci ricorda che spesso la vera minaccia è rappresentata dalla vita e dai suoi problemi e in questo senso affronta con sensibilità alcuni temi fondamentali. Spesso siamo costretti a vivere in un mondo che non ci appartiene e da cui vogliamo scappare con ogni mezzo. Tra sogni adolescenziali, assenza dei genitori, alcolismo e etichette sociali, la serie cede il passo a una vicenda che ci riguarda più di quello che può sembrare. Ma attenzione. Le scene faranno venire i brividi ad ognuno di voi. 

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