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Midsummer Night – Pregi e limiti (soprattutto limiti) di una Serie Tv molto svedese, smarrita dentro il catalogo di Netflix

I commensali di Midsummer Night (Programmes TV)
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Nei reconditi meandri di Netflix, negli angoli più oscuri di un catalogo vastissimo, fa capolino con un morigerato punto d’attrazione Midsummer Night. Sicuramente non è stato difficile immaginare che la location fosse qualche sublime scorcio del Nord Europa, visto che sono lì celebri le festività per il Solstizio d’estate. Ci troviamo infatti in Norvegia, in un’accogliente villa sul mare abitata da una genuina coppia di coniugi di mezza età.

La moglie si chiama Carina ed è in realtà svedese mentre il marito, Johannes, è originario del posto. Inutile dire come a comandare sia anche qui la donna di casa! Tanto che per quell’anno lei aveva deciso di dar luogo ai festeggiamenti del Midsummer Night in stile prettamente svedese, seguendo una tradizione radicata nel tempo. Pertanto, avrebbero trascorso una giornata in compagnia tra quintali di aringhe salate, liquori tipici, balli, giochi di squadra e ghirlande di fiori.

Il marito non si oppone dunque al desiderio di sua moglie, senza inoltre polemizzare sul vero motivo per cui la donna voleva riunire tutta la famiglia e gli amici più cari. Si tratta in realtà di rivelare un segreto di grande effetto, che riguarda Carina in primo luogo ma che si proietta inevitabilmente anche su Johannes. Questi però sembra subirlo senza lottare più di tanto per difendere la sua causa. I 60 anni sono di fatto un’età molto delicata. A coloro che li compiono sembra infatti di essere definitivamente usciti dalla sfera più giovane dell’età adulta per poi accedere in modo irreversibile all’anzianità.

Mezzo busto di Carina e Johannes in Midsummer Night (Google immagini - Netflix)

Pertanto vedono scorrere davanti a loro tutto il proprio vissuto

Quest’ultimo sarà colmo di momenti felici, altri tragici e poi dei principali antagonisti della vecchiaia: i rimpianti. Quando ti rendi conto che alcuni sogni che conservavi gelosamente nel cassetto, sono volati via prima di averli esauditi, il mondo sembra crollarti addosso inesorabilmente. Il tempo non è eterno, così come i momenti, le energie o le persone che soltanto specifiche occasioni risultano congeniali a realizzare quello che bramiamo.

A questo proposito Carina, si sente così afflitta sulla soglia di questa nuova crisi di mezza età, che decide di porre fine al vincolo del matrimonio con Johannes. Ma la sua non è solo una scelta di divorzio. È anche la definizione di una nuova fase che la vede mollare la presa anche con il resto della sua famiglia. Pensiamo alla giovanissima figlia Helena, avuta in veneranda età o alla primogenita Hanne, confusa tra l’amore per il suo attuale futuro sposo Darius e il suo ex Lysander.

Tuttavia, è importate definire che il suo non vuole apparire come un atto di ribellione integralista. La sua intenzione non è di certo quella di assumere il ruolo della moglie e madre snaturata e menefreghista. La sua è semplicemente la bramosia di cavalcare un impulso che evidentemente era già in incubazione da anni ma che aspettava il momento perfetto per venire fuori. Tuttavia, attraverso i brevi e climatici 5 episodi che potevano benissimo essere contratti in un unico film, assisteremo anche ad altre rivelazioni che saranno propedeutiche alla più trionfale.

L’attenzione non viene così sottratta alla vivace convivialità della Midsummer Night

Anche se, accanto a questa, si pongono pure le situazioni più emotivamente drammatiche. Tra queste, l’animoso litigio tra le due sorelle e l’imbarazzo provocato dall’invito dell’ex di Hanne da parte di Carina all’insaputa di tutti. O ancora, la scoperta della malattia proprio di Lysander come reale causa della loro rottura e il disagio di Petronella, figlia del primo matrimonio di Johannes. Tutte queste situazioni condiscono la trama senza però meritare un più realistico e delicato approfondimento. Vengono difatti lanciate alla rinfusa come in ogni commedia che si rispetti lasciando però il loro alone amaro.

Pertanto i personaggi di Midsummer Night sono numerosi e superficialmente connotati. Lo show si riconferma inoltre una miniserie (un articolo sulle migliori) familiare dramedy che ha perso la propria bussola. E il disorientamento riguarda sia il genere di appartenenza che l’obiettivo primario che voleva raggiungere. Nonostante la costante presenza di flashback che smorzano il ritmo flemmatico del racconto, questi ci raccontano solo il background dei personaggi oltre le loro giovali apparenza, non riuscendo però a definire in maniera esaustiva la loro caratterizzazione. Non pretendevamo inoltre chissà quale dinamismo, in quanto sarebbe pretenzioso per un prodotto di questa capienza. Tuttavia sarebbe stato meglio fare una cernita di poche personalità da far emergere sulle altre e conferire loro una più apprezzabile rappresentazione.

the handbook

Tra questi Johannes doveva essere degno di maggior respiro

Egli è infatti la vittima su cui ben presto cadrà una granata pubblica di imbarazzo e frustrazione, dopo aver già incassato il colpo dalla moglie in privato. Appare del tutto irreale infatti che un uomo ancora tanto energico e lucido, seppur ironicamente burbero e introverso, abbia risposto a questo stravolgimento della sua vita con imperturbabile condiscendenza. A suffragio del suo atteggiamento dunque, le poche scene in cui sembra sull’orlo di una crisi di nervi poiché Carina ritarda la declamazione delle sue nuove intenzioni, risultano naturalmente scontate e del tutto necessarie.

Di fatto, senza questa sua lecita reazione, avrebbero solo ottenuto una stereotipata versione poco credibile della Midsummer Night! Ammirevole è tuttavia la sua viscerale dimostrazione d’amore per Carina. Se vogliamo infatti porre un’ancestrale filtro romantico alla vicenda è indubbiamente preziosa e rara la libertà che lui concede alla moglie senza alcuna condizione. Siamo infatti di fronte ad un atto di magnanimità estrema che probabilmente Carina non avrebbe reciprocamente adoperato nei suoi confronti.

Ma dopo svariati voli pindarici, si giunge al fatidico focus di Midsummer Night

Carina finalmente, in maniera sfuggente e poco teatrale, rivela alla tavolata questo dissacrante segreto. Lo fa tuttavia, dimostrando meno coraggio di quello avuto nell’affrontare direttamente il marito. Approfitterà infatti dei soffusi fumi dell’alcol, della stanchezza di fine giornata e degli ultimi incidenti di percorso. Tra questi risultano un po’ troppo artificiosi il mezzo soffocamento della madre di Darius, la scandalosa scoperta del tradimento (film che ne parlano) di Hanne e i dubbi sulla sua gravidanza.

Avverrà tutto allo scadere del termine. A questo punto la suspense, così tanto indebolita dalla lunga attesa, ha provocato il vero crollo emotivo di Johannes e una farsesca reazione dei presenti. Di fatto, sembreranno tutti sconvolti in un primo momento, si scambieranno sguardi a metà tra l’imbarazzo e il sarcasmo, per poi finire con sorrisi, congratulazioni e anche applausi. Sarà solo l’incredula Helena a raggiungere il padre nella sua casina da lavoro, l’unica ad empatizzare con l’uomo e il suo possibile senso di fallimento.

Dopo questi istanti tuttavia, anche lui si farà inverosimilmente coinvolgere dalla festa

Questa sarà infatti conditi dallo stupore dei commensali, dalle ultime danze e dagli amori appena sbocciati. Riguardo a quest’ultima trovata inoltre, l’idea che Helena decida di dare una possibilità a Robert dopo anni di disinteresse e il rifiuto da parte di Darius, risulta abbastanza stridente. Tuttavia, queste come altre frazioni di racconto, distolgono l’attenzione dal movente primario della narrazione. Ci intrattengono sicuramente, ma ci lasciano innegabilmente interdetti e un po’ confusi su quale dovesse essere l’autentico messaggio che Carina più di tutti doveva trasmettere. Innanzitutto, a causa della sua ibrida natura, Midsummer Night non riesce a mantenere con stabilità la sua aura da noir scandinavo. Tende così ad assumere a tratti i toni del melodramma tipico di show come Il colore delle magnolie o meglio Everwood (un articolo sulla serie).

Ci aspettavamo infatti maggior cupezza, momenti di penetrante malinconia, reazioni pacate e quanto più coerenti possibile con il calibro del segreto rivelato. Oltre questo Carina, impegnandosi ad indorare la pillola con i parenti e renderla così più digeribile al marito, non ha fatto altro che rendere evidente il senso di colpa che tanto aveva voluto nascondere. Questo solo per convincersi del fatto che non si trattava poi di quale sfrontata notizia, nonostante sapesse bene che lo fosse. Con il suo artificioso buon umore e il prioritario mantenimento di un’allegra atmosfera, ha reso invisibile inoltre il suo naturale dispiacere per Johannes.

Petronella, Darius, Helena e Hanne seduti a tavola per la Midsummer Night (Google immagini - Netflix)

Le malcelate sensazioni negative hanno così travalicato le sue importanti motivazioni

Togliendo infatti qualche flashback che la mostra confessare il suo piano all’amica Elin che la incoraggia a riguardo, non sappiamo fino alla fine cosa l’abbia portata a tale scelta. Possiamo soltanto asserire che tutto l’hype sull’argomento è infatti nato dalla sua avanzata età e dallo stile di vita condotto finora. Considerato infatti che di divorzi, di abbandoni e di famiglie disastrate ne è pieno ormai da anni il mondo seriale e reale purtroppo.

Pertanto, se il formato fosse stato differente, volto a raccontare meglio quella goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’insoddisfazione di Carina, l’approccio a Midsummer Night sarebbe stato più promettente. Possiamo infatti affermare con oggettività come le storie su rinascita, cambiamento e nuovi inizi risultino travolgenti per gran parte del pubblico. Per riuscire però a dar loro la giusta interpretazione al flusso, è rilevante il taglio che lo sviluppatore dell’idea deve conferire alla sua creatura.

Eppure, l’impegno nella scelta del cast trapela in maniera abbastanza forte. Non a caso è risultata furba la strategia di dare a Pernilla August, uno dei volti di Star Wars (personaggi della live action), il ruolo da protagonista in uno show prettamente impopolare. In conclusione, Midsummer Night vi allieterà comunque un paio di pomeriggi se non una sola serata! Non sono di certo questi i plot che ti portano a scegliere altro a metà del secondo episodio. Il permanente climax ascendente che accompagna tutta la vicenda infatti, seppur a tratti estenuante, diventa complice dell’attenzione di chi guarda. Per concludere, vi invito a non scoraggiarvi troppo. Infatti, andare alla ricerca di contenuti di cui poco si parla, alle volte ci pone dinanzi a sbalorditivi scenari di cui difficilmente ci si dimentica.