7) Charles Manson
Su Charles Manson si è scritto e detto tantissimo. Varrà quindi la pena soffermarsi maggiormente sull’aspetto psicologico. Il confronto con il personaggio in Mindhunter è eccezionale anche sotto questo punto di vista. Oltre alla somiglianza fisica, l’attore, Damon Herriman, riesce a rendere con estrema padronanza anche l’incredibile magnetismo che Manson suscitava in tutti.
Complici anche i dialoghi, molto curati, ne esce una figura bramosa di attenzione, un leader che abbisogna di seguaci devoti. Ma anche e soprattutto, nel botta e risposta con Bill Tench, il volto oscuro di un’America perbenista e repressiva. Il rovescio della medaglia, l’irrazionale e brutale violenza che esplode in tutta la sua istintuale vitalità.