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Misfits oggi sarebbe un fenomeno mediatico alla Stranger Things?

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Misfits è una serie di nicchia, ma che ha comunque lasciato il suo segno: la prima stagione, uscita nel 2009, è stata uno dei prodotti più freschi e meglio riusciti di quegli anni riuscendo perfino a vincere un BAFTA come Migliore serie drammatica nel 2010. È innegabile, d’altro canto, l’impatto che Stranger Things ha avuto nel panorama delle serie tv oggi. Onorando i film e le ambientazioni da cui trae ispirazione, la seguitissima serie Netflix è una storia capace di intrattenere, intrigare e avvincere molti tipi diversi di spettatori con la sua sapiente commistione di horror, thriller e fantascienza.

Oltre ad essere un grande prodotto, Stranger Things è stato supportato da una promozione molto attiva e su larga scala internazionale. Col passare del tempo, invece, Misfits è caduta nel dimenticatoio, rimanendo inedita per molti potenziali spettatori.

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La domanda che ci poniamo – e a cui cercheremo di dare una risposta – è dunque: Misfits oggi sarebbe un fenomeno mediatico alla Stranger Things?

La risposta è più complicata di un semplice sì e no, considerando soprattutto le differenze sostanziali tra le due serie.

Stranger Things sin dall’inizio ha puntato tutto sulla capacità di suscitare un senso molto forte di nostalgia: la rappresentazione edulcorata degli anni ’80, le molteplici citazioni che costellano le puntate, tutto è creato ad arte col duplice obiettivo di ricordare ad un pubblico più adulto la bellezza di quegli anni e, allo stesso tempo, di far conoscere e appassionare le nuove generazioni a quest’epoca così caotica e così iconica.

L’accostamento tra l’agrodolce malinconia dell’ambientazione e la trama spiccatamente fantascientifica è ciò che ha più convinto gli spettatori e i critici, soprattutto considerando quanto ha influenzato i gusti e i trend del panorama audiovisivo. Sono molteplici i film e le serie tv che hanno cavalcato l’onda del successo di Stranger Things, citando allo stesso modo prodotti iconici del passato.

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D’altro canto, Misfits è nata con obiettivi completamente diversi: la serie si concentra su un gruppo di giovani adulti completamente sbandati che in seguito a un misterioso temporale si ritrovano a sviluppare poteri sovrannaturali. La carica eversiva della serie è palese sin dalle prime puntate: i personaggi sono sboccati, miseri ed estremamente diversi tra di loro. Insomma, in questa serie non c’è nulla di politicamente corretto (come abbiamo spiegato in questo articolo).

Misfits in questo è pensata per essere una serie per adolescenti e giovani adulti: più sconveniente, scandalosa e scurrile di Stranger Things. Ciononostante, la storia è costruita così bene da poter diventare il prodotto perfetto per un pubblico giovane e in cerca di ribellione, ma anche interessato a una storia fantasy e divertente. In più, col passare delle stagioni Misfits acquista una complessità non indifferente: i viaggi nel tempo diventano più complicati e anche i personaggi, apparentemente delle macchiette, acquistano corposità.

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Con queste premesse è possibile tentare di tirare le fila e rispondere con più consapevolezza al quesito.

Stranger Things ha avuto così tanto successo perché era ed è tutt’ora destinata a un pubblico più variegato e ampio, pensata per piacere a tutta la famiglia, anche se per motivi diversi. Misfits, di contro, è stata una serie più eversiva e giovanile, che cercava il consenso di un diverso tipo di pubblico, più abituato e a suo agio con altri prodotti come Skins.

Il fenomeno mediatico di Misfits, dunque, si potrebbe costruire sullo “scandalo” che questa serie potrebbe suscitare oggi. Parlando di droghe, di sesso e utilizzando una trama fantascientifica per creare delle vere e proprie metafore su queste tematiche, il prodotto diventerebbe famoso per come racconta la vita scandalosa e deprecabile di questi ragazzi, senza però nessuna voglia di parlarne in modo etico o moraleggiante.

Se si prendono in considerazione queste differenze e si trasla il linguaggio e i temi di Misfits nel mondo di ora, è lampante che diventerebbe sì un fenomeno mediatico, ma per motivi completamente incompatibili con quelli che hanno reso fenomeno mediatico Stranger Things. Non sarebbe una serie fatta con bambini ma fruibile anche da adulti. Tutt’al più sarebbe una serie per giovani con temi che farebbero storcere il naso a una fetta di mercato più adulta e sensibile.

Per certi versi si potrebbe dire che Misfits ora sarebbe un fenomeno mediatico al pari di Skam (di cui abbiamo recensito la quarta stagione), dove il focus riguarderebbe il mondo da “quasi adulti” che molti grandi ignorano o fanno fatica a immaginare.

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