Modern Family, nelle sue undici stagioni, ci ha insegnato tante, tantissime cose in merito ai rapporti familiari. La monumentale serie della ABC è un vero e proprio trattato moderno sull’importanza degli affetti e dell’amore reciproco all’interno di un nucleo familiare. Tra i tanti rapporti che si sviluppano nella della serie, ce n’è uno che ci sta particolarmente a cuore, a noi come alla stragrande maggioranza del pubblico: quello tra Phil Dunphy e suo figlio Luke, il piccolo di casa. Luke e Phil sono fatti della stessa sostanza: un miscuglio di folle genialità e di faceta dolcezza, con un dovuto e gradito pizzico di stranezze caratteriali che li accomunano. Non c’è niente di più vero e autentico di un rapporto tra un genitore e suo figlio, ma quello tra padre e figlio, in Modern Family, ha un sapore speciale: ci racconta tanto di tutti e due gli interpreti e riesce a metterli in contatto in modo diverso, unico. Oggi vogliamo raccontarvi quel rapporto, ripercorrendo alcuni tratti fondamentali della crescita di Luke Dunphy, concentrandoci sull’importanza che ha avuto nel suo percorso all’interno della serie, suo padre, Phil.
Il figlio più piccolo
In qualità di figlio minore, Luke gode dei classici privilegi riservati al “piccolo di casa”: fin dalle prime stagioni di Modern Family sembra essere il figlio protetto, un pò perché la sua posizione nelle “gerarchie” della famiglia favorisce questa sua condizione, un pò perché Phil e Claire hanno già abbastanza gatte da pelare tra i guai di Haley e il bisogno di attenzioni di Alex. Le sorelle maggiori di Luke affrontano ben prima di lui la pubertà, una dietro l’altra, dando già abbastanza pensieri ai due genitori; è così che, quando arriva il turno di Luke, condizionati dalle precedenti esperienze, i due sembrano essere molto più accondiscendenti con il figlio, nonostante questi desti in loro non poche preoccupazioni riguardo il proprio futuro. In realtà, anche in questo caso, si tratta di un déjà vù: già Haley rappresentava una preoccupazione, vista la sua inclinazione ribelle e le poche attenzioni concesse all’istruzione e quindi a pianificare il suo futuro; nel caso della figlia maggiore, per Phil e Claire, è stato determinante lo scomodo paragone con Alex, la classica figlia diligente, totalmente centrata e concentrata nel costruire di volta in volta la propria strada, aspetto determinante anche nel complesso rapporto tra le due sorelle, un vero e proprio odi et amo continuo. Tuttavia, Modern Family, con il suo proposito di rovesciare completamente gli stereotipi, ci ha insegnato a non dare mai niente per scontato, e infatti sia Haley che Alex riescono, in differenti fasi della propria crescita, a completare la propria esperienza, ispirandosi l’una all’altra, in un certo qual modo.
Luke, invece, ha un rapporto più distaccato con le sorelle: il che è positivo se si pensa alla totale assenza di gelosie nei loro confronti, ma ha anche dei lati negativi, dato che il minore dei Dunphy non sembra trarre ispirazione da nessuna delle due, alimentando le preoccupazioni dei propri genitori fin dal fatidico momento della scelta del college. Questo perché, ed è evidente fin da subito, l’unico reale punto di riferimento di Luke è suo padre, Phil. E non si tratta del banale rapporto tra padre e figlio che trascende ogni altro tipo di legame familiare, o meglio, non è soltanto questo: Luke è l’esatta proiezione di Phil nel presente. L’episodio che apre le porte a questa visione del rapporto tra i due, è il 2×20 Una scelta difficile, in cui Claire, preoccupata dalle sempre più evidenti stranezze caratteriali di Luke, si rivolge a uno psicologo infantile, convinta che il figlio possa avere dei problemi; Phil, scoperte le intenzioni della moglie, che in cuor suo sospetta che i problemi del figlio possano essere associati proprio alla figura del padre, si offende e discute animatamente con la moglie; nel frattempo Luke, dimenticato dai genitori nel parcheggio, riesce a ritrovare la via di casa da solo, nonostante la giovanissima età, sorprendendo (o meglio, ammutolendo) tutti quanti. In questa precisa circostanza, Luke dimostra di avere eccome una parte pensante, oltre a un incredibile senso di sopravvivenza e un’attitudine davvero sorprendente al problem solving. Luke e Phil, fin dall’inizio in Modern Family, dimostrano di avere un’intesa speciale, unica; un tipo di rapporto che va ben oltre l’asse padre-figlio, un legame assolutamente naturale che nasce dalla genuinità di spirito di Phil, elemento caratteristico per eccellenza del personaggio, che ha tramandato in tutto e per tutto a Luke, il figlio che gli fa brillare lo sguardo.
Tale figlio, tale padre
Il rapporto tra Phil e Luke è una delle costanti più importanti di Modern Family. Phil è colui che più di tutti crede nelle potenzialità di suo figlio, e il modo in cui lo fa non è un banale tentativo di tranquillizzare sua moglie in merito alle stranezze del figlio, Phil crede con tutto se stesso in lui, e lo dimostra in modo particolare in un passaggio della serie:
“Some people ask why, Luke asks why not?”
“Alcune persone si chiedono perché, Luke chiede perché no?”
Per Phil, Luke è un piccolo Einstein: quando è ancora piccolo, nelle prime stagioni di Modern Family, incoraggia la sua sete di conoscenza senza mai interrogarsi sulle bizzarre trovate del figlio nei suoi momenti di gioco; e questa considerazione che ha di lui, così amorevole e fiera, ha una doppia motivazione: da un lato, Phil è semplicemente il padre di famiglia che, nell’unico figlio maschio, non riesce a trovare alcun difetto, accecato dalla naturalezza dell’amore che si genera in un rapporto genitoriale; ma d’altro canto, egli rivede in Luke se stesso, le sue bizzarrie e il suo carattere vivace gli riportano alla mente la propria infanzia e la propria gioventù. Questi sente che il figlio ha preso da lui il lato più umano, ingenuo se vogliamo, ma sicuramente reale e genuino, e non può che andarne fiero, perché è come un modo di rivivere una seconda volta, ripercorrendo da fuori i suoi stessi passi nel mondo che lo ha reso l’uomo che è diventato. Phil è uno dei personaggi più amati dell’universo Modern Family, e non lo è soltanto per la sua ilarità e per le decine di gag indimenticabili che ha regalato al pubblico, ma anche e soprattutto per il suo modo di essere: un inguaribile giocherellone all’interno di un uomo fatto e finito, un padre di famiglia dai sani principi e dallo spirito benevolo che, con suo figlio Luke, può essere davvero fiero del proprio ruolo di genitore.
Luke è uno dei personaggi di Modern Family più vicini al pubblico, perché nell’arco delle undici stagioni della serie è uno di quelli di cui più si nota la crescita, sia fisica che caratteriale. Ciò che il giovane Luke si porta dentro, rispetto alla spensieratezza della sua infanzia, è soprattutto il fatto di aver imparato a contare su suo padre, che dall’essere il più fedele compagno di giochi possibile, diventa il suo migliore amico, quello con cui potersi confidare, all’occorrenza, nonché l’unico su cui sa di poter contare in qualsiasi occasione e in qualsiasi momento, l’unico che non lo tradirà mai e lo metterà sempre prima di ogni cosa. Modern Family è una serie monumentale, da questo punto di vista, perché è stata in grado di far vivere al pubblico la forza dei rapporti familiari di una famiglia tutt’altro che banale, ma unita da un amore incondizionato, e il meraviglioso rapporto tra Luke e Phil è quanto di più rappresentativo ci sia, in questo senso. Non sono soltanto padre e figlio, sono l’uno l’estensione morale ed emotiva dell’altro, la prosecuzione naturale dell’animo di un uomo, Phil, che trasmette tutto se stesso, pregi e difetti, nell’educare suo figlio, senza mai provare a correggerlo, ma lasciandolo libero di somigliargli e allo stesso tempo di essere diverso da lui, nel più bello e genuino dei rapporti familiari.