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Cam Tucker è davvero buono quanto vogliono farci pensare?

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Scherzi a parte, la celeberrima sitcom americana ha raggiunto un tale successo di pubblico e di critica che sottolinearne alcune sfumature negative, a livello di sceneggiatura o, peggio, di scrittura dei personaggi, potrebbe quasi suonare blasfemo.

E questo perché Modern Family è ormai universalmente riconosciuta come una delle comedy più amate e apprezzate fin dal lontano 2009, anno della sua prima messa in onda sul canale ABC. Non a caso la serie creata da Christopher Lloyd e Steven Levitan ha collezionato una valanga di premi, confermando ulteriormente la qualità di questa commedia fresca e appassionante e riservando il giusto riconoscimento all’ottimo cast.

A ogni modo è giusto precisare, tanto per essere chiari, che chi scrive non fa parte della sconfinata schiera degli adepti al culto di Modern Family, e questo per una serie di motivi che non starò qui a elencare ma che rientrano tutti nel territorio scivoloso del puro gusto personale.

Mi sarà dunque meno difficile entrare in argomento per affrontare una questione spinosa che, ne sono certa, farà rizzare i capelli di ogni fan di Modern Family che si rispetti: la presunta bontà di Cameron “Cam” Tucker.

Modern Family

Probabilmente anche chi ha visto solo qualche episodio della serie avrà capito che al centro della narrazione ci sono le vicende di tre nuclei familiari, tra loro legati da vincoli di parentela e affetto.

Abbiamo quindi il patriarca Jay Pritchett, burbero sessantenne sposato in seconde nozze con la giovane e bellissima Gloria (una prorompente Sofia Vergara), la quale ha un figlio adolescente, il sensibile Manny; c’è poi Claire, l’impositiva figlia maggiore di Jay, sposata con Phil e madre di Haley, Alex e Luke; e infine il compassato Mitchell, secondogenito dei Pritchett felicemente accasato con Cameron Tucker, quest’ultimo uno dei personaggi più amati di Modern Family e oggetto delle riflessioni che seguono.

In una sitcom di questo genere è dunque ovvio che i caratteri dei protagonisti, colti nei loro pregi, difetti e bizzarrie, siano il vero motore della narrazione. E in questo senso all’interno della rosa dei personaggi principali di Modern Family Cameron Tucker, ottimamente interpretato da Eric Stonestreet, è il perfetto esempio di caratterizzazione a trecentosessanta gradi di una personalità unica e multisfaccettata.

Ma cosa dire di Cam? Senza dubbio un personaggio che non si dimentica facilmente, e che tende a catalizzare su di sé tutta l’attenzione nelle scene che lo vedono protagonista.

L’ipersensibile fidanzato (e poi marito) di Mitchell Pritchett ci viene infatti presentato fin dai primi episodi come un uomo profondamente estroso e dalla personalità prorompente. Tanto è controllato, teso e spesso impacciato Mitchell, quanto Cam non si crea problemi nel fare pieno sfoggio del suo carattere esuberante.

Amante del teatro dell’arte in ogni sua manifestazione, Cam dimostra una passione a volte estenuante per gli hobby più insoliti, tra i quali il principale (e il meno apprezzato dal compagno) sono senza dubbio le esibizioni nei panni del clown Fizbo alle feste per bambini.

Ma Cam è anche altro: un ex campione di football, un eccezionale batterista e, soprattutto, una persona che non si tira mai indietro se si tratta di dover aiutare qualcuno in difficoltà, anche a costo di impicciarsi negli affari altrui e procurare nuovi grattacapi al marito.

Un carattere buffo e adorabilmente insopportabile, sulla carta: non fosse per alcuni tratti della sua personalità che ci fanno sorgere più di qualche dubbio sul presunto grande, immenso cuore di Cam che l’ha reso agli occhi del pubblico un personaggio quasi in odore di santità.

A questo proposito tocca in realtà rilevare che gli episodi in cui Cam si è mostrato invidioso, prevaricatore, geloso, maligno e manipolatore sono innumerevoli, e stonano con l’aura di bontà che misteriosamente circonda questo personaggio.

Il suo egocentrismo è tale da spingerlo in competizione praticamente con chiunque gli capiti a tiro e in qualsiasi situazione (persino con l’amato Mitchell), perché ciò che sembra davvero stargli a cuore è il riuscire a primeggiare, ponendosi al centro dell’attenzione sempre e comunque.

La sua omosessualità rischia inoltre di uscirne fastidiosamente stereotipata ogni qual volta il suo personaggio si lascia andare agli isterismi, tanto che guardando gli episodi di Modern Family ci si chiede più volte come faccia il povero Mitchell a sopportarlo.

Modern Family

Perché la dinamica del loro rapporto sembra essere sempre la stessa: Mitchell ha paura delle reazioni spropositate del suscettibile e permalosissimo compagno, il quale (a detta della sua stessa famiglia) è totalmente incapace di accettare una qualsiasi critica alla sua persona.

E allo stesso tempo se il fine è porsi sotto la luce migliore possibile, il mezzo di screditare gli altri o di manipolarli è sempre consentito, salvo poi pentirsi in calcio d’angolo e fare dietrofront, magari dietro il più saggio consiglio del compagno.

In questo senso nel corso delle stagioni il suo egocentrismo incontrollabile sarà sfogato addirittura sulla figlia adottiva Lily, cui imporrà di volta in volta di prendere parte a spot pubblicitari o set fotografici di dubbio gusto o di condividere con lui la passione per gli spettacoli da clown.

Perché, se Cam è ammalato, il povero Mitchell deve rinunciare al concerto che aspettava da mesi per restare a casa e accudire l’esigente e lamentoso paziente, o se Lily si dimostra felice di essere accudita da Gloria, Cam finirà per sprofondare nel suo solito brodo di gelosia e sfrenato senso di competizione che sembra non abbandonarlo mai.

Il nostro “eroe” è talmente accentratore che alle feste per bambini il vero protagonista non sarà il festeggiato ma l’esuberante Fizbo, o se la figlia mostrerà in qualche modo di preferire la compagnia di Mitchell finirà per essere geloso persino di quest’ultimo.

Tanto per dirne un’altra, nel commovente episodio finale della quarta stagione, in cui ha luogo il funerale della madre di Phil, assistiamo interdetti alle manovre manipolatorie di Cam all’interno di un gruppo di anziane signore, che nel giro di pochi giorni sono messe l’una contro l’altra e aizzate da una fitta rete di pettegolezzi e malignità da lui stesso messe in giro.

Alla luce di queste considerazioni mi trovo dunque costretta a dover confermare la mia antipatia cutanea verso Cameron Tucker, da sempre dipinto come uno dei personaggi più spassosi e adorabili della serie.

In realtà e tirando le somme sembrano essere più numerose le occasioni in cui è finito preda della sua stessa cattiveria, calpestando i sentimenti e i bisogni altrui e soprattutto fornendo spesso una caratterizzazione fin troppo convenzionale dell’omosessualità.

Se proprio volessimo parlare dei momenti in assoluto più divertenti ed emozionanti di Modern Family, dovremmo piuttosto volgere lo sguardo nella direzione di Phil Dunphy, lui sì un buono nel vero senso del termine, troppo spesso ingenuo e mai volto alla prevaricazione o allo screditare gli altri. Tutt’altra pasta rispetto a Cam, e questo con buona pace delle folle dei suoi sostenitori.

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