Sono due le maniere più diffuse di girare un contenuto televisivo: la multi camera, tecnica usata per esempio nel girare Friends o The Big Bang Theory, e la single camera, di cui esempi perfetti sono Modern Family, Malcom o The Office. Nel primo caso quindi, si ha un set attrezzato con alcune videocamere fisse che riprendono la scena da varie angolazioni. Questi diversi spezzoni di girato verranno poi assemblati in fase di montaggio. Avviene spesso che le serie tv (generalmente sit-com) che vengono girate in questo modo, presentano un pubblico fuori campo di cui generalmente possiamo percepire la presenza grazie alle famose risate. Al contrario in serie a telecamera singola, come Modern Family, ogni scena viene girata con un unica telecamera che segue gli attori sul set. Questo implica che uno stesso momento venga recitato più volte, in modo da permettere alla telecamera di cogliere diverse angolazioni, ciascuna delle quali verrà poi aggiustata in fase di montaggio. Prendiamo per esempio un dialogo fra due personaggi: girare a telecamera singola significa far recitare la scena due volte, mentre la telecamera riprende ciascun attore. In questo modo sarà possibile montare il dialogo prendendo alternativamente il punto di vista di ogni personaggio in un botta e risposta. La produzione quindi deve essere più importante in questo caso, perché tempi e costi si vedranno necessariamente dilatati. Al tempo stesso però verrà ripagata con un aspetto più patinato e moderno, quasi cinematografico. Inoltre la mancanza di pubblico e risate registrate permettono un umorismo più veloce, le battute si susseguono in maniera più naturale, senza che le continue pause ci ricordino che stiamo assistendo a una puntata registrata.
Se non dovesse ancora essere chiaro, basterà guardare una puntata di Kevin Can F**k Himself e vi apparirà lampante sullo schermo quali siano le loro caratteristiche e soprattutto quanto incidano le differenze fra queste due tecniche sull’effetto finale.
La single camera regala un’esperienza più coinvolgente perché meno statica e artefatta, in cui i dialoghi scorrono veloci e i set non sembrano bidimensionali. Ci sono delle serie in particolare che hanno saputo sfruttare questi aspetti in maniera esemplare.
Malcom, Modern Family o The Office, ecco alcune serie tv che hanno saputo sfruttare la telecamera singola con grandi risultati
1 Modern Family
Le famiglie sono un ambiente chiuso: solo i membri possono davvero sapere cosa succede all’interno delle quattro mura domestiche e, se quello che interessa mostrare sono i particolari legami che si instaurano fra individui, meglio ancora se non convenzionali, probabilmente la single camera è la scelta migliore per farci sentire parte di quel contesto. Ancora meglio se le case dentro cui spiare sono tre, tutte autonome, ma legate fra loro indissolubilmente. Oltretutto in Modern Family ci viene anche data la possibilità di sapere cosa pensano i protagonisti, in una specie di intervista fuori campo in cui i personaggi si rivolgono direttamente al pubblico. La costruzione delle puntate si è rivelata l’arma vincente di questa serie, che oltre ad aver macinato successi una stagione dopo l’altra, ha mostrato come siano sufficienti poche battute, senza risate finte o esagerazioni, per essere davvero divertenti. L’ordinario più straordinario che c’è.
2 The Office
La versione americana di questa serie britannica ha regalato al pubblico la memorabile interpretazione di Steve Carell nei panni di Michael Scott, l’incompetente e spesso fuori luogo direttore di un azienda di carta, caratterizzata da una strana selezione del personale. La serie, come nel caso di Modern Family, è girata in stile mockumentary, quindi la single camera segue da vicinissimo ogni personaggio rendendo questo posto di lavoro quasi reale. Alla fine ci sembrerà di conoscerli tutti i personaggi di questa serie, riuscendo a distinguere precisamente le diverse personalità e in qualche caso anche gli sgangherati sensi dell’umorismo. La scelta della single camera permette non solo di immergerci nella realtà della Dunder Mifflin, ma anche di poter godere del talento comico di molti personaggi che, non avendo più la necessità di seguire dei tempi dettati dal pubblico o dalle risate registrate, creano un ritmo più incalzante, con scambi di battute veloci, magari lasciandosi andare a qualche piccola improvvisazione. Con il risultato di regalarci uno humour più diretto e dissacrante.
3 Veep
Se in Modern Family ci viene data la possibilità di guardare all’interno delle case private di tre normali famiglie americane, nessuna casa accende la curiosità del pubblico tanto quanto la Casa Bianca. Anche in questo caso uno stile iper-realista ci permette di immedesimarci completamente nella vita di Selina Meyer, vicepresidente degli Stati Uniti, e del disastroso staff che la accompagna. Ancora una volta le situazioni comiche vengono catturate dall’occhio della single camera che si muove fra i corridoi della casa presidenziale, cogliendone luci e ombre. La serie è brillante e a suo modo anche interessante, soprattutto per lo stile con il quale è girata che costituisce una maniera davvero funzionale di fare satira politica in maniera sottile e acuta. Veep non gioca solo sul mostrare l’inettitudine di chi ricopre alcune cariche politiche, ma implicitamente mostra le problematiche che questo comporta, scherzando su cose che in realtà non dovrebbero far ridere per niente.
4 Malcom
Se volevamo immediatamente avere la possibilità di rivedere in streaming quella meraviglia di Malcom, in tempi recenti Disney+ ci ha accontentato. Malcom è una serie che all’inizio degli anni duemila ha spopolato, non soltanto per la trama e le indubbie capacità del cast, ma anche per la straordinario uso della single camera che, in questa serie, diventa un tratto distintivo. Malcom è il fratellino di mezzo, quello che non viene coccolato come il minore, né ha il carattere ribelle del maggiore e anzi viene quasi bullizzato dal secondogenito. Apparentemente è un ragazzino come tanti, ma possiede un’intelligenza e un senso dell’umorismo fuori dall’ordinario, peccato però che tutto questo passi assolutamente inosservato nella sua famiglia. La single camera sembra essere l’unico interlocutore sensato per questo ragazzino. Il così detto sfondamento della quarta parete è perfettamente integrato con lo svolgersi delle puntate perché Malcom confida in noi che assistiamo alla scena da casa, per avere qualcuno dalla sua parte. Condivide e rivela impressioni e pensieri al pubblico che sta dal lato opposto della telecamera sapendo che, a differenza della sua famiglia, potrà capirlo. L’espediente quindi crea una vicinanza e un’empatia particolare con questo personaggio, che in qualche modo, è rimasto nella nostra memoria nonostante gli anni passati.
5 Curb your Enthusiasm
Larry David, già creatore della storica Seinfeld crea una versione fittizia ed esilarante di se stesso in questa serie tv che è stata un successo di critica e pubblico già dalla prima messa in onda. Anche in questo caso, come in The Office, abbiamo un personaggio che viene seguito da vicinissimo, come se fossimo lì con lui nelle strade di una Los Angeles caotica e abitata da individui bizzarri e maniacali quanto lui. L’umorismo in Curb your Enthusiasm è chiaramente il protagonista principale, ma quello che lo fa funzionare è l’uso del finto documentario che ci permette di accompagnare Larry durante le sue giornate in cui incidenti e misunderstandig sono all’ordine del giorno. Il farlo sembrare autentico è ancora una volta il punto di forza di un umorismo sottile e sarcastico che altrimenti non funzionerebbe allo stesso modo, senza contare la mimica e l’espressività dell’attore che in molti casi non ha nemmeno bisogno di dire niente per essere divertente, ma che rischierebbe di perdersi fra una risata registrata e l’altra.
6 It’s Always Sunny in Philadelphia
Il Puddy’s Pub è gestito da quattro grandissimi amici: Charlie, Mac, Dennis e Dee e ciascuno di loro è egoista, pigro e approfittatore in egual misura. Tra una bevuta e l’altra i quattro riescono a confrontarsi su un’infinità di temi di attualità alcuni anche piuttosto delicati. La differenza fra la profondità degli argomenti di cui parlano e la superficialità di come ne parlano, darà il via a una serie fortunata e piuttosto longeva che ha fatto compagnia al pubblico per quindici stagioni fino a oggi. Praticamente anche i fan alla fine erano clienti del Puddy’s. La serie è stata girata talmente tanto in single camera che l’episodio pilota (andato in onda successivamente riveduto e corretto) pare sia stato girato con una sola telecamera dagli stessi attori protagonisti. La sit-com è del 2005, quindi nasce poco dopo la conclusione di Friends e appena prima di The Big Bang Theory, ma al contrario di queste però sfrutta una tecnica più vicina a quella del cinema che la rende in un certo modo più moderna, pur prendendosi il rischio di allontanarsi di molto dalle sit-com a cui il pubblico era abituato.
L’ultima serie della nostra lista condivide con The Office lo sceneggiatore
7 Parks and Recreation
Parks and Recreations forse in Italia non ha ancora avuto il successo che meriterebbe. Come era già avvenuto in The Office, ancora una volta ci addentriamo in un ambiente di lavoro chiuso, un ufficio comunale di una fittizia cittadina dell’Indiana, dove è possibile sapere cosa succede, solo se si è impiegati lì. La serie sfrutta lo stile del falso documentario. Come in Modern Family quindi, la single camera segue le vicende che avvengono in questo fantomatico dipartimento, permettendoci di conoscere da vicino Leslie e il suo inguaribile ottimismo, oltre alle vicende personali di tutti gli altri. Inoltre il falso documentario dà una finta idea di realismo che spesso è il motore di situazioni divertenti. La single camera infatti, seguendo i personaggi, ci mostra sia la loro faccia pubblica (che nel caso di dipendenti di uffici comunale è molto rilevante) sia quella privata, dando vita delle volte a contrasti così evidenti da rendere la serie estremamente divertente. Soprattutto perché siamo un po’ tutti segretamente convinti che negli uffici pubblici le cose vadano esattamente così.