Modern Family, Los Angeles, marzo 2020. In tv, in diretta dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti proclama lockdown nazionale invitando tutti i cittadini a restare in casa, limitando le uscite solo a questioni essenziali.
Mitchell all’intervistatore: all’inizio mi sono sentito… in shock. E la cosa mi ha preoccupato ulteriormente quando ho notato che ero io quello ad avere difficoltà con la nuova realtà. Mentre Cam sembrava averla presa straordinariamente bene…
Cam durante l’annuncio del lockdown: “oh andiamo non dev’essere poi così male, no? Stare a casa insieme, io, tu e Lily. Dormire fino a tardi, giocare a Jenga la sera. Pensa ai lati positivi. Finalmente potremo davvero riposare…”
Mitch: “Cam sono dieci anni che fai un’ora di riposino sul divano dopo pranzo.”
Cam: “Intendo in generale! Dalla frenesia della vita di città, dal caos che ci portiamo dentro, dal drama della quotidianità di una vita da metropoli…”
Mitch: “viviamo in un quartiere residenziale a 20 miglia dal centro, la cosa più frenetica che abbiamo fatto negli ultimi 10 anni è stata andare al cinema a vedere i film di Christopher Nolan e scegliere un Taco Bell a 10 minuti di macchina invece di quello del Multisala.”
Cam: “Allora pensa a tutte le cose che potremo avere il tempo di fare! Tu potrai finalmente finire Guerra e Pace, io potrò affinare le mie doti culinarie e magari sarò in grado di fare la pizza in casa!”
Cam all’intervistatore: “Mitchell si sentiva perso ma io sono un uomo di campagna, cresciuto in fattoria. So come gestire le emergenze. Un uragano, il parto podalico di una capra, l’esaurimento scorte dei biscotti al cioccolato… perciò sarò io la solida spalla di Mitch stavolta. Lo sosterrò moralmente mentre lavora da casa viziandolo con tutte le delizie che ho intenzione di preparare.”
Modern Family: giorno 1 di lockdown
Mitchell si sveglia con il rumore dell’allarme antincendio sovrapposto al ritornello di Sunday Morning. Corre in cucina e trova Cam in grembiule rosa che sventola freneticamente uno straccio in aria nel panico più totale. La cucina è tanto piena di fumo da sembrare un paesaggio della bassa Padania un giorno qualunque di novembre alle sette del mattino.
Mitch: “Cosa sta succedendo qui?!”
Cam: “Mitchell aiutami la cucina va a fuoco!” – “Lo vedo, ma perché?” Chiede Mitch mentre in 10 secondi riesce ad aprire la porta d’ingresso, aprire quella del retro, due finestre e spegnere l’allarme antincendio. –
“Stavo preparando dei biscotti alla cannella seguendo una ricetta di questa youtuber che prepara in padella cose chiamate “arrosticini”. Dovevano restare in forno solo quaranta minuti ma poi Longines mi ha mandato il video di un gatto che fuma un sigaretta e ho iniziato a vedere tutti i correlati su you tube e ce n’erano tantissimi di piccoli gattini salvati dalla strada e i ricordi hanno iniziato ad affiorare perché lo sai quanto sia emotivo su queste cose e quanto empatizzo con gli esseri viventi abbandonati dal genitore com’è accaduto a me…”
Mitch: “Cam, tuo padre è tornato a casa dopo 2 giorni da quando tua madre aveva finto di cacciarlo…” – “Mitchell ti prego non puoi sapere quanto profonda sia la cicatrice che quei due giorni hanno lasciato sulla mia pelle!” Mitchell ribalta gli occhi nascondendosi dietro il fumo ancora presente in cucina mentre Cam continua a piangere.
Cam all’intervistatore: “Immagino di non aver considerato l’impatto che la clausura potesse avere su di me…”
Giorno 3 di lockdown
Cam è steso sul divano intento a guardare Free Willy circondato da fazzoletti bagnati delle sue lacrime con in mano un enorme pacco di Pan di Stelle ordinato su Amazon assieme ad altri 4. Offerta speciale Amazon US: 5 pacchi di pan di stelle, true italian cookies, a $25.99. Dietro di lui Mitch e Lily lo osservano con le braccia conserte e lo sguardo corrucciato.
Lily: “Fa così da stamattina. È la terza volta consecutiva che guarda Free Willy. E ci sono almeno altri due sequel di quel film! Devi fare qualcosa papà, controlla il tuo uomo!”
Cam (piangendo): “Voleva solo essere libero! Meritava la libertà e il suo amico lo ha aiutato a tornare nel suo habitat. Siamo tutti Free Willy adesso capite? Siamo tutti prigionieri del nostro acquario dorato. Consapevoli solo adesso del valore della libertà di cui siamo stati privati!”
Mitch: “Cam, siamo chiusi in casa da meno di 72 ore e tu sei uscito a fare la spesa almeno otto volte, solo da ieri.” – “La libertà Mitchell! La libertà è un valore che non ha prezzo e questa pandemia ce ne sta privando. Bisogna trovare il modo di sopravvivere!”
Mitch all’intervistatore: “Cam… non la stava prendendo benissimo. Sapevo che questo sarebbe accaduto. Voglio dire, Cam parte sempre con i migliori propositi, ma non essendo una persona emotivamente stabilissima finisce sempre con l’avere queste crisi isteriche che in genere durano qualche ora per poi stabilizzarsi su una relativo ottimismo.”
Quel che non sapevo, è l’effetto “a fasi” che settimane di lockdown avrebbero provocato su di lui.
Ma adesso lo so, quindi sono pronto ad affrontare la prossima pandemia. Perché so che la prima cosa da fare sarà comprare una scorta di Xanax e tappi per le orecchie che duri almeno due mesi.”
Modern Family: giorno 5 di lockdown
Cam fase 1, pulizie di primavera: “Bisogna pulire tutto! Bisogna sterilizzare ogni cosa! Lily! Non toccare quell’arnese prima che lo abbia sciacquato con la candeggina! – Ma è il mio spazzolino! – Tesoro siamo in piena pandemia, dobbamo fare tutti dei sacrifici. Vorrà dire che i tuoi denti saranno così bianchi da riflettere il sole di cui godremo non appena potremo mettere piede fuori casa.”
Giorno 8 di lockdown
Cam fase 2, l’ottimismo: “Ma sì, ma in fondo che sarà mai, qualche settimana chiusi in casa, abbiamo pur sempre un giardino. E poi questo virus dovrà svanire prima o poi, e quanto potrà metterci? Un mese, forse due? Siamo fortunati abbastanza da vivere in un mondo in cui la medicina ha fatto passi da gigante. Non. C’è. Nulla. Di. Cui. Preoccuparsi. E poi io sono cresciuto in una fattoria, tra sterco e animali, ho anticorpi della potenza di Mike Tyson.”
Modern Family: giorno 12 di lockdown
Cam fase 3, panico e ipocondria: “Oh mio Dio, Mitchell, non respiro! Non respiro! Cam ti è andato un granello di polline in gola, l’ho visto controluce mentre annusavi i fiori del nostro giardino che non hai mai neanche guardato. – Non puoi saperlo Mitchell! Oh mio Dio come farà Lily senza un padre? Non la vedrò crescere, non potrò vederla andare al ballo della scuola o accompagnarla all’altare e dovrà crescere facendosi pettinare da te che senza offesa non sei il gay con il maggior senso estetico della storia!” Sguardo di Mitch in macchina.
Modern Family: giorno 20 di lockdown
Cam fase 4, la redenzione: “Ma io lo so Pam, lo so! La verità è stata sempre sotto i miei occhi ma non volevo guardarla, ero cieco! Ma adesso ho capito, l’importanza vera del nostro legame, Pameron! – cambio scena, piangendo – Madre volevo dirti che sei stata la persona più amorevole e generosa e comprensiva che abbia mai conosciuto e la miglior madre del mondo! – cambio scena, tono solenne – Io ti ammiro papà! Ti ammiro sì, veniamo da due mondi diversi è vero ma tu hai saputo accogliermi nel tuo e io ti ammiro per questo e dovevo dirtelo. Perché non sarei l’uomo, il marito e il padre che sono oggi se non fosse stato per te.”
Mitch guarda Cam, poi in macchina, e in fine all’intervistatore: “Così da due giorni. La fase 4 è durata poi altri tre perché Cam ha voluto chiamare oltre a tutti i parenti anche ogni singolo compagno di liceo per fargli sapere quanto il lockdown lo avesse costretto a guardarsi dentro e a capire finalmente quanto quella persona avesse avuto un impatto sulla sua vita.
La cosa divertente è che ognuna di queste persone – che con Cam avrà condiviso al massimo una partita di calcio – ha visto il meglio di Cam durante lunghe telefonate alle quali non so come avrà reagito. Mentre io, che sono qui a lavorare, sostenere entrambi e una figlia adolescente, in piena pandemia, l’unico ad aver avuto un impatto significativo sulla sua vita adulta, ho dovuto soffrire ogni singola fase dell’umore di Cam. Un ciclo alernato di quattro fasi che si è ripetuto, sistematicamente, in modo uguale, per ben TRE VOLTE. Così, per due mesi di lockdown.
Non credo di esagerare quando dico che avrei preferito una prigione russa andata avanti a riso in bianco e vodka scaduta. Ma poi nonostante queste ‘fasi’ che andavano avanti a ogni ciclo sempre allo stesso modo, Cam ha imparato a fare quei biscotti alla cannella. Al quarto tentativo e al netto di $100 di ingredienti comprati online. Ma alla fine quei biscotti erano davvero ottimi, ed erano sul mio comodino ogni mattina, ad augurarmi il buongiorno assieme a un bigliettino scritto da Cam.
E questo mi ha spinto a riflettere su come ognuno di noi abbia reagito in maniera diversa a questa emergenza.
Cam ha avuto le sue fasi è vero, ma io probabilmente mi sono chiuso in me stesso come al mio solito. E credo che se non fosse stato per lui avrei perso ogni sprazzo di umanità.
Cam mi ha aiutato a restare umano, con i piedi per terra, e paradossalmente nonostante il suo patologico bisogno di attenzioni, non ha mai smesso di farmi sentire amato. Che immagino fosse qualcosa di cui ognuno di noi avesse davvero bisogno in un momento di profonda solitudine per ogni essere umano del pianeta. E io gli sono grato per questo, e mi sento fortunato.
Adesso resta solo da comprendere come perdere i 12 kg messi su in questi due mesi dopo aver mangiato quintali di biscotti.”