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Modern Family non ha mai avuto bisogno di far ridere a crepapelle in ogni puntata

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A chi non è mai capitato di vedere una puntata di Modern Family? Che se ne sia fan sfegatati e si conoscano a memoria tutte le battute, o che se ne siano visti episodi sporadici (e in questo caso consiglio vivamente di recuperarla per bene su Disney+), posso scommettere che chiunque sia appassionato di serie tv ne abbia guardato almeno un episodio. O almeno così dovrebbe essere, perché si può dire che questa serie abbia a suo modo segnato un’epoca. Andata in onda per ben undici stagioni dal 2009 al 2020, la serie documenta (nel vero senso della parola) molti dei cambiamenti che sono trascorsi nella seconda decade del nuovo Millennio, un periodo tanto pieno quanto veloce nel quale si sono susseguiti eventi che hanno cambiato il modo di percepire il mondo, rendendolo quello che è oggi.

Sicuramente gli autori non potevano sapere quante cose sarebbero successe negli anni narrati dalla serie quando le hanno dato vita, ma è altrettanto certo che il loro obiettivo fosse quello di raccontare spaccati di società ben precisi, alcuni di quelli che agli albori degli anni Dieci avevano più bisogno di essere messi sotto ai riflettori. Si è scelto di rendere protagonista un nucleo familiare che non solo è allargato, ma anche multietnico e non eteronormato, e si è scelto di farlo utilizzando la commedia, con una sitcom il cui scopo non è far ridere a crepapelle ma, come si suol dire, far (sor)ridere ma anche riflettere. E, ora più di allora si può dire, riuscendoci appieno.

Modern Family
Phil e Claire (640×360)

Una famiglia moderna

Christopher Lloyd e Steven Levitan hanno dato vita a una serie Fox a dir poco unica. Attraverso lo stratagemma del falso documentario, infatti, i protagonisti non soltanto vivono le loro vite come i personaggi di qualsiasi altra serie tv, ma hanno l’occasione di parlare di se stessi, di spiegare le proprie azioni, di commentare il loro vissuto e di tirare le somme su una realtà – soprattutto all’epoca delle prime stagioni – tanto unica quanto ancora bisognosa di essere sdoganata. La famiglia Pritchett può essere suddivisa in tre nuclei distinti ma intimamente connessi. Il capofamiglia Jay è un uomo all’apparenza burbero ma dal cuore tenero: sposato in seconde nozze con la colombiana Gloria, molto più giovane di lui, vive insieme alla moglie e al figlio di lei Manny (e a partire dalla quarta stagione con il piccolo Joe). La figlia maggiore di Jay, Claire, è sposata con Phil, un uomo che spesso sembra un bambinone, e insieme a lui ha tre figli che rappresentano un po’ i classici stereotipi adolescenziali: la modaiola Haley, la prima della classe Alex e il vivace Luke. Ultimo ma non per importanza c’è il nucleo familiare composto da Mitchell, secondogenito di Jay, dal suo compagno e poi marito Cam e dalla piccola Lily, la bambina vietnamita adottata dalla coppia.

I rapporti tra i personaggi di Modern Family si costruiscono con un triplo livello di complessità. In primis c’è quello delle relazioni familiari che, come succede anche nelle famiglie più tradizionali, si articolano in modi spesso intricati. In secondo luogo c’è quello di un contesto in cui i ruoli si fondono e confondono, rappresentato da situazioni quali la competizione di Claire verso Gloria – che deriva dal loro essere praticamente coetanee – o il fatto che i figli di Claire siano tutti ben più grandi di Joe, che altri non è che il loro zio. Infine c’è il livello della famiglia moderna, quella nel quale le culture e le idee si incontrano e a volte scontrano: non è sempre facile per Gloria sentirsi integrata negli Stati Uniti, a volte il tradizionalismo di Jay sfocia nell’essere poco empatico nei confronti di Mitchell, e lo stesso Mithcell deve fare i conti con la difficoltà di crescere Lily senza cadere in stereotipi di sorta.

Jay e Gloria (640×360)

Ma per raccontare tutta questa complessità si è scelta la strada forse più funzionale: l’ironia.

Dando vita a una sitcom, la Fox ha scelto quella che forse era la via più giusta per narrare delle storie così contemporanee e allo stesso tempo così nuove. Offrire al pubblico tante tematiche e tanti spunti sui quali riflettere è stata una sfida affrontata con l’arma dell’ironia, un’opzione che si è rivelata vincente perché sempre presente ma mai estremizzata. Almeno per quanto mi riguarda, mettermi di fronte a una puntata di Modern Family (cosa che spesso è successa anche per pura casualità capitando su Fox durante lo zapping) non ha mai significato voler guardare qualcosa che mi facesse ridere a crepapelle, uno spettacolo comico o trenta minuti di pura ilarità, quanto piuttosto trovare quel pizzico di sana comicità capace però di lasciarmi qualcosa. Sì, certo, un sorriso, ma anche e soprattutto una riflessione.

Se questa serie avesse fatto ridere a crepapelle per tutto il tempo, probabilmente non avrebbe avuto lo stesso successo. Non perché le battute non fossero abbastanza simpatiche o le gag abbastanza divertenti (anzi!), ma semplicemente perché con buona probabilità ridere per tutto il tempo ci avrebbe fatto perdere il punto. E il punto è: guardate questa famiglia così complessa e così strana rispetto a quelle alle quali siamo già ampiamente abituati, è poi così diversa dalle famiglie di tutti noi? La risposta è no, e vi dirò di più, è una famiglia che ci piace. Chiunque può identificarsi in uno dei personaggi ed essere infastidito dagli atteggiamenti di qualcun altro, riuscendo però a voler bene a tutti e riuscendo anche a trovare in ognuno qualche elemento da apprezzare. Insomma, proprio come nelle nostre stesse famiglie. E la comicità leggera ma costante della serie ci aiuta in questo processo più di ogni altro elemento.

Modern Family non si è mai lasciata andare

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Cameron e Mitchell (640×360)

Un merito – oltre ovviamente agli infiniti premi che ha vinto – va riconosciuto a questa sitcom, ed è quello di non aver mai dimenticato dove voleva andare. Modern Family è cambiata come è normale che cambi una serie che arriva a toccare undici stagioni, nuove tematiche e nuovi modi di raccontarle sono entrati in corso d’opera ma la sua essenza profonda è sempre rimasta la stessa: quella di voler portare nelle case degli spettatori una normalità nuova. Lo ha fatto dalla prima all’ultima stagione con leggerezza e con simpatia, con uno stile che le ha permesso di riuscire nel suo scopo senza mai risultare pesante e soprattutto senza mai perderlo di vista. Quindi, se avete Disney+ e voglia di un’ironia leggera che racconta qualcosa di vero e importante, Modern Family potrebbe essere la scelta giusta per voi. E se non avete Disney+ potrebbe essere un motivo in più per abbonarsi. Insomma, fidatevi, vale proprio la pena guardarla.