Mork & Mindy si trasferiscono sul pianeta Ork perché stufi delle riunioni di condominio? Mindy se ne va perché dopo quattro anni di momenti folcloristici di Mork non ne può più? Vivono felici e contenti sulla Terra rinunciando alla quinta stagione? A distanza di 40 anni dall’ultimo episodio la memoria può reinventare la realtà. C’è bisogno di un piccolo riassunto. Previously on Mork & Mindy.
Terra, abbiamo un problema
Come navicella un uovo, la tuta rossa e argento, i movimenti a scatto, la voce, le voci, le mille e più voci, sorriso senza denti ma sempre presente, Robin-Robin, Williams-Williams, Nano-Nano, l’alieno più umano di noi irrompe nel tubo catodico delle televisioni che occupavano i mobili buffet dei salotti buoni degli anni 70. Entra dalla porta principale, in un episodio della serie culto Happy Days (di cui vi abbiamo regalato un approfondimento proprio qui). Ci vuole veramente poco per capire che Robin Williams ha un “fattore X” al quadrato e si merita lo spazio da protagonista di una sitcom. Il Pianeta Televisione lascia atterrare nella sua programmazione Mork & Mindy, surreale nella narrazione, sovversiva e un po’ anarchica.
Sì, il buffo alieno Mork spedito sulla terra per studiarci crea un personale laboratorio di relazioni che diventa quasi una rivisitazione di Lettere dalla Terra di Mark Twain secondo alcuni critici americani dell’epoca. Mork-Robin Williams, un continuum tra personaggio e attore, chissà quale è la battuta, la gag, di Mork e quale di Robin. Il conformismo, il capitalismo onnipresenti nel tessuto americano e nella società dei paesi industrializzati si fronteggiano con l’immaginazione e il sovvertimento delle regole di Mork-Robin. Accomodarsi sul divano sulle ginocchia a testa in giù diventa quasi un atto sociale. Mork è come un osservatore ONU, non appartiene al genere umano ma partecipa, coglie le idiosincrasie, le contraddizioni e smonta tutti i meccanismi delle nostre sovrastrutture, rendendo semplici pensieri complessi ma non banalizzandoli mai.
È l’amico che ci mette in imbarazzo ma alla fine ha sempre ragione. Portatore sano di sindrome prefrontale che non gli permette di mentire e lo rende perennemente di buon umore. Un vero alieno tra noi.
This is the end of Mork & Mindy as we know it
La quarta e ultima stagione è testimone del matrimonio di Mork e Mindy, osteggiato dai suoi genitori ma anche contro la legge “Orkiana”, un po’ come “questo matrimonio non s’ha da fare” di manzoniana memoria. Contro tutto e contro tutti, i due si sposeranno e avranno anche un figlio sullo stile Benjamin Button, nasce già maturo e cresce tornando giovane. L’inserimento del figlio chiamato Mearth è stato anche un tentativo di risollevare gli ascolti ormai in calo anche a causa di una contro programmazione sbagliata. L’idea che ci sarebbe stata una quinta stagione era comunque ben presente nella mente degli autori che avevano già studiato e girato 3 episodi con un cliffhanger di un viaggio nel tempo di Mork e Mindy per preparare ad una quinta stagione didattica con incontri dei vari personaggi storici della storia americana.
La quarta stagione sarebbe dovuta finire così.
La notizia della cancellazione arriva in corso d’opera e gli autori decidono di anticipare i 3 episodi mettendo alla fine il rapporto di Mork a Orson, il suo capo Orkiano. Un’analisi di cosa ha capito del matrimonio terrestre e cosa bisogna fare per farlo funzionare. Mork-Robin ha identificato quattro ingredienti : onestà, rispetto, romanticismo e compatibilità. Ovviamente sono raccontate con toni divertenti, senza tradire lo stile naif e giocando sugli opposti, ricordandoci per alcuni versi i nostri Sandra e Raimondo (non ci crederete, ma potete recuperare Casa Vianello qui sulla pagina dedicata Mediaset Infinity). Una delle ultime battute dell’episodio e di conseguenza della serie, recita così.
“Le ore sono lunghe, il lavoro è duro ma tutte le volte che guardo Mindy vedo il calore, l’amore, vedo qualcuno che mi fa sentire importante in questo vasto e solitario universo”. Parola di Mork. “Se vi dovesse capitare di passare davanti alla mia tomba, vedrete due date, con un trattino in mezzo. Bene, Guardate attentamente quel trattino. È l’unica cosa che conta.” Non ha importanza la fine frettolosa di Mork & Mindy, è importante il piacere, il divertimento che ha saputo dare. Vi lasciamo con le parole della figlia di Robin Williams, dopo la sua tragica morte.