Mr. Robot è una BOMBA, ma questo ve l’avevo già detto. Peraltro, se avete aperto questo articolo si suppone che voi siate fan della serie e dunque che ve lo spiego o a fare che Mr. Robot è una BOMBA? già lo sapete! E se state leggendo questo articolo e siete fan, si suppone voi sappiate come va la faccenda dall’hacker più affascinante del pianeta, quindi non vi sarà concesso lamentarvi per spoiler vari. Ora, nonostante la mia fiducia nella serie, dopo aver letto la trama, fosse la stessa che un italiano medio ripone nel servizio postale, guardare il pilot di Mr. Robot è stato per me un’esperienza mistica. Man mano che la prima stagione procedeva e le vicende prendevano forma, tuttavia, emergevano sempre più forti i mille disagi che solo un fan di Elliot può capire. Ve ne dico alcuni:
#1 Se è un giorno ‘no’ e ci sentiamo tristi non pensiamo ad ingozzarci di gelato con un amico, ma cerchiamo di procurarci 30 milligrammi di morfina.
#2 Se ci capita di dover andare da una psicologa la guardiamo con compassione pensando che se hackerassimo i suoi profili social scopriremmo che ha una vita più triste della nostra.
#3 Ci sono un sacco di uomini in giacca e cravatta che ci seguono.
#4 In metropolitana teniamo gli occhi bene aperti: sia mai che una delle nostre personalità si manifesti e ci recluti per provare a salvare il mondo.
#5 Non abbiamo mai capito un’acca di computer, ma ci improvvisiamo hacker strabilianti digitando codici a caso, tipo: kjèiOHihon888939hsodhwipufjGhihG,NAPJIOSNDPB ER93–OIHD