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20 Modi con cui ci avete raccontato Mr. Robot in 10 parole

Mr.Robot
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Mr. Robot ci ha sempre dato filo da torcere. E non fa eccezione questa volta.

Che Mr. Robot sia piaciuta o meno, siamo tutti d’accordo su qualche punto: è una serie incredibilmente cervellotica, a tratti lenta, complessa da capire. Come già fatto con The Walking Dead e Breaking Bad, vi abbiamo invitato a giocare con noi. Come?

Descrivendo Mr. Robot in 10 parole!

Nonostante le vostre descrizioni fossero tutte apprezzabili, ne abbiamo selezionate 20 da riportare in questo articolo. L’ordine è del tutto casuale. Abbiamo deciso di non modificare nemmeno la forma con cui le avete presentate, giusto per non limitare il vostro estro dadaista. Che l’abbiate amata o odiata, siete tutti d’accordo sulla complessità di Mr. Robot, e proprio questo suo essere intricata pare costituire il punto di forza e il punto di debolezza della serie. Qualcuno di voi paragona Mr. Robot ad altri film, sia per elogiarlo che per evidenziare la follia del personaggio. Tra i detrattori, comunque, c’è anche chi non apprezza la serie, ma riconosce la magistrale interpretazione di Rami Malek e la forza del suo personaggio. Molti hanno preferito la prima stagione alla seconda. Ma adesso tocca a voi. Andiamo a leggerVi!

mr. robot

Ilaria Coppolecchia: Generalmente è incomprensibile, ciò che si capisce però è figo.

Luca Catalano: Un po’ lento ooooh mio dio cosa ca**o è successo!

Pietro Bomber Fanti: Ho smesso di guardarlo perché non ci stavo capendo niente.

Francesca Fontana: Qualcosa di psicologico descritto ed analizzato attraverso l’oggi; Le tecnologie.

Alex Fabbrizi: Una-cosa-che-guarda-ci-ho-provato-a-capirlo-niente!

Daniele Volponi:  Mortacci
Sua
Quanto
È
Lento
….
Tanto
Tanto
Tanto
Tanto
Lento.

Alessandro Wayne Ghedini: Sublime fusione tra Fight Club, Hackers e V per Vendetta.

Giacomo Barbetta: Surreale e cervellotica storia dove niente è quello che sembra.

Paolo Repetto: Un drogato asociale decide di hackerare le lobby del potere.

Ilias Nassiri: Perfetto perfetto perfetto perfetto perfetto perfetto perfetto perfetto perfetto perfetto.

Aurora Bacciolo: Tyrell è morto? Non è morto. Ora? Si. Anzi No.

Gabriele Maccauro: Una serie sopravvalutata che ha di speciale solo il protagonista.

Tommaso Clementi: Sociopatico peggio di Norman Bates che vede suo padre morto.

Andrea Manca: Mente che viaggia, trip mentali, così ti hackero la vita!

Alessandro Tafuto: Miglior hacker al mondo. Non sa comprare droga su internet.

Vincenzo Orus: Come rovinare tutto con una seconda stagione campata in aria.

Gianmarco Rizzo: Parte bene ma finisce in un Fight Club per poveri.

Cecilia Katy Coppa: Delirio in felpa nera con cappuccio: sarò mica tuo padre?

Sara Fattori: Trip che neanche i Pink Floyd sotto i peggio acidi.

Antonio Izzo: Trip esagerato che alla seconda stagione si perde del tutto.

 

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