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La classifica dei 5 migliori episodi di Mr. Robot

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Dopo quattro incredibili stagioni, Mr Robot si è conclusa con un capitolo finale che ci ha ribaltato il cervello per poi rimettercelo in ordine. Con questo cyber thriller unico e intrigante, Sam Esmail è riuscito a parlare sia di critica sociale e hacking che della psiche frantumata del protagonista. I monologhi interiori di Elliot ci hanno tenuti attaccati allo schermo, facendoci sentire parte della sua storia e di quel mondo che non si allontana poi tanto dal nostro.

Nonostante abbia perso seguito nel corso degli anni a causa della sua complessità, Mr Robot è uno dei migliori show degli ultimi anni. La quarta stagione non solo ha ripagato la pazienza di coloro che sono rimasti fino alla fine, ma ha anche lasciato ai posteri alcuni dei momenti più alti della serialità. Lo show non manca di certo di episodi originali e mozzafiato, ma solo alcuni di questi sono riusciti a conquistare il loro posto nella nostra classifica.

Vediamo dunque insieme quali sono gli episodi migliori di Mr Robot:

5) eps1.0_hellofriend.mov (Ciao amico)

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Non è facile introdurre un personaggio eccentrico e sfaccettato come Elliot Alderson, ma Sam Esmail ci è riuscito grazie a un pilot memorabile. L’episodio ci presenta vari aspetti della vita del protagonista: il lavoro alla AllSafe, l’astio nei confronti dell’1% dell’1%, le sue attività da hacker vigilante. Tutti elementi che ci mostrano un uomo dalla visione anarchica della vita e pieno di rabbia nei confronti di una società deludente e superficiale. Il mondo asettico di internet è l’unico in cui si senta a proprio agio. Un mezzo con il quale punire gli indegni e controllare e proteggere coloro a cui tiene.

Il primo episodio di Mr Robot non colpisce tanto per la trama, che riprende elementi già visti in passato, quanto più per la modalità del racconto.

Tutte le vicende vengono filtrate attraverso gli occhi di Elliot, un narratore estremamente inaffidabile. Facendo leva sui suoi problemi psichiatrici, lo show fa sì che lo spettatore diventi parte integrante della storia. Il protagonista infrange la quarta parete, permettendoci di scoprire i suoi disturbi dissociativi e le difficoltà sociali: le sue paranoie diventano le nostre, così come la sua visione della realtà cambia la percezione che abbiamo di essa. Introducendo questo affascinante personaggio e il contesto in cui vive, il pilot getta le basi per ciò che verrà.

4) eps3.5_kill-process.inc (Punto Critico)

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Punto Critico si concentra sull’intensa lotta interiore fra Elliot e Mr Robot per impedire la Fase 2. Mentre il tempo scorre inesorabilmente, ogni personaggio è talmente focalizzato sui propri obiettivi da non riuscire a vedere il quadro generale: la situazione è molto più grave di quello che pensano, ma se ne renderanno conto solo quando ormai sarà troppo tardi.

La narrazione alterna le imprese di Elliot con quelle di Dom, due agenti ai lati opposti mossi dallo stesso desiderio di fare la cosa giusta. Entrambi sono convinti di conoscere la verità quando in realtà stanno inseguendo piste fuorvianti, distrazioni che nascondono un piano più elaborato e letale. Ogni personaggio diventa così una pedina nelle mani della Dark Army che, nonostante gli sforzi di Elliot, riesce a ottenere ciò che vuole.

Coloro che credevano di far del bene, così come coloro che sapevano di non farlo, si ritrovano a fronteggiare un’orribile svolta degli eventi che nessuno si sarebbe mai aspettato. Nel giro di pochi secondi lo spettatore passa dal condividere il sollievo del protagonista a rimanere paralizzato di fronte a un attacco terroristico senza precedenti. Lo shock e il silenzio di Elliot chiudono alla perfezione uno degli episodi più intricati e caotici della serie.

3) 405 Method Not Allowed (Metodo non consentito)

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Sam Esmail non ha mai avuto paura di sperimentare, e Metodo non consentito ne è un perfetto esempio. La battuta iniziale di Darlene ci anticipa un episodio senza dialoghi: un esperimento interessante che abbiamo visto anche in altri show. Mr Robot è una serie che gioca con sé stessa e lo spettatore, ammettendo variazioni stilistiche che funzionano grazie alla natura trasformista dello show. È per questo che l’episodio muto ha avuto tanto successo: il silenzio dei personaggi non è debilitante, ma aiuta a concentrarsi sul momento e sugli eventi veloci e frenetici.

Nel giro di un’ora, i personaggi affrontano i conflitti senza dire una parola, comunicando solo attraverso messaggi testuali, sguardi e gesti. Pur non potendo contare sui monologhi interiori di Elliot, l’episodio è comunque avvincente. La mancanza di dialoghi aumenta l’intensità delle azioni e si adatta perfettamente alla missione da condurre in tempi stretti. Il linguaggio usato è diverso dal solito, ma perfetto per la storia da raccontare.

Grazie alle immagini forti, alla musica di Max Quayle e al magnifico cast, la 4×05 si conferma come una delle narrazioni più nitide e suggestive di Mr Robot.

2) whoami + Hello, Elliot (Whoami + Ciao, Elliot)

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Per poter apprezzare completamente il finale di Mr Robot, è necessario considerare gli ultimi due episodi come un tutt’uno, un lungo epilogo che ci porta nella mente di Elliot per l’ultima volta. Nel corso delle stagioni sembrava che lo show volesse virare verso una soluzione fantascientifica, introducendo realtà alternative. Questo concetto è al centro di Whoami, in cui vediamo coesistere due Elliot in un mondo decisamente surreale. Il protagonista che conosciamo stona con quella realtà colorata, diventando un elemento disturbante che causa la morte del suo stesso alter ego.

Ma, come spesso succede in Mr Robot, non tutto ciò che vediamo è come sembra. Ogni fan sapeva che il finale sarebbe stato intricato, ma nessuno si sarebbe aspettato un plot twist del genere: l’Elliot che conosciamo è in realtà il Mastermind, la personalità più forte e assertiva del vero Alderson. La rivelazione è tanto scioccante quanto esaltante ma, cosa più importante, non nega ciò che abbiamo visto fino a quel momento, mantenendo intatta la coerenza della serie.

Il finale di Mr Robot è agrodolce, ma ci lascia con un meraviglioso messaggio di speranza: pronto a farsi da parte, il nostro Elliot ci esorta a cambiare il mondo attraverso le profonde connessioni umane che ci legano.

1) 407 Proxy Authentication Required (Necessaria autenticazione proxy)

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Un’opera magistrale che, ancora prima del finale, cambia la percezione che abbiamo del protagonista e dell’intera storia. In questo episodio convivono trauma ed esperimento, esaltazione per la messa in scena e dolore della scoperta. Necessaria autenticazione proxy ha tutto ciò che vorremmo da Mr Robot: alta tensione, verità svelate e un tono unico. L’impianto teatrale in cinque atti crea una tensione crescente che culmina con la rivelazione più terrificante della serie: in una scena sconvolgente e disturbante, veniamo a conoscenza della nascita di Mr Robot e degli abusi sessuali subiti da Elliot.

Un vero e proprio pugno nello stomaco, questo plot twist ricontestualizza l’intero show, dando maggior profondità alle interazioni viste nel passato: basti pensare alla primissima scena del pilot, in cui Elliot incastra il proprietario di un sito pedo-pornografico. Strutturato in maniera impeccabile, l’episodio è crudo ed estremamente coinvolgente sia per i personaggi che per gli spettatori. Un’ora accattivante che trova la sua forza nelle interazioni fra i quattro protagonisti, ognuno con una maschera da gettare e un ruolo preciso da interpretare.

Soddisfacente e scioccante allo stesso tempo, la 4×07 non poteva che aggiudicarsi il primo posto della nostra classifica.

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