Dopo la vittoria del premio Oscar per Rami Malek è il momento di tornare a concentrarsi sulla serie che lo ha reso celebre: Mr Robot. Le riprese della quarta stagione stanno per iniziare, come comunicato la scorsa settimana da Carly Chaikin (Darlene), e sappiamo già che sarà l’ultima della serie. Ora che la storia di Elliott Alderson sta giungendo agli sgoccioli, i tempi sono maturi per affrontare in maniera consapevole un parallelismo di cui si è parlato e straparlato. Dall’uscita della prima stagione di Mr Robot nel 2015 infatti, in molti hanno fatto degli accostamenti tra la storia di Sam Esmail e quella, divenuta un cult inter,generazionale, di Chuck Palahniuk in Fight Club.
Le similitudini abbracciano alcuni tratti delle personalità dei due protagonisti Elliott e Jack. La loro avversione per la società e il loro disgusto per la deriva consumistica intrapresa dall’umanità in primis. Ma non solo, entrambi soffrono di un disturbo dissociativo della personalità, che dà vita ai loro alter ego: Mr Robot per Elliott e Tayler per Jack. Analizzando con un po’ di attenzione la trama di Mr Robot stagione dopo stagione però, siamo giunti a un interrogativo al quale cercheremo di dare una risposta.
Mr Robot somiglia davvero a Fight Club?
Sostanzialmente non si può negare che in origine Sam Esamil si sia ispirato al film tratto dal best seller di Palahniuk. Per sua stessa (tacita) ammissione i richiami al Fight Club esistono e sono molteplici. Nel nono episodio della prima stagione, ad esempio, durante un dialogo molto importante tra Tyrell e Elliott, Esmail ha utilizzato come soundtrack il brano Where is My Mind. La canzone dei Pixies che fa da sottofondo all‘iconico finale del film con Brad Pitt e Edward Norton.
Inoltre nel finale di Fight Club i protagonisti assistono all’esecuzione del progetto sovversivo chiamato “Mayhem” che comporta l’esplosione di dodici palazzi e che ricorda molto la “fase due” degli attacchi iniziati il 9 maggio in Mr Robot.
A collaborare all’accostamento tra Mr Robot e Fight Club vi sono dunque una lunga schiera di elementi. Dall’alienazione dei protagonisti rispetto al cosiddetto American Way of Life al loro disturbo dissociativo della personalità, passando per le attività terroristico-sovversive messe in atto da entrambi. Possiamo dire allora che sì, Mr Robot e Fight Club si somigliano davvero. O meglio, si somigliavano davvero. Già, perché non sta a me specificare quanta libertà di movimento e argomentazione abbia una serie tv rispetto a un film, ovvero un’opera dalla durata limitata.
Ma è chiaro che Mr Robot ha preso il volo. Ha sviluppato un’ossatura narrativa unica e personale, andando ad affrontare una serie di temi che in Fight club non vengono neppure accennati. Nella serie tv con Rami Malek è chiaro da subito come, alla creazione degli intrecci, collabori il coinvolgimento dei vertici delle istituzioni prese in considerazione. Inoltre andando avanti con le stagioni diviene chiaro il senso profondo della serie tv, che non è l’annientamento dell’E-corp, né tantomeno l’affrancamento della popolazione dai debiti.
Il fulcro è la possibilità (più o meno concreta) di rimediare ai propri errori. Tornare indietro. Via via che la storia di Elliott e del 9 maggio va avanti, lui e tutti i protagonisti giungono a un bivio nel quale nessuna delle due strade percorribili è quella che vorrebbero intraprendere. L’unico desiderio a quel punto è quello di riavvolgere il tempo. Di usare la funzione “Undo” per citare proprio Elliott nella 3×01. Si è addirittura parlato di una deriva sci-fi e di universi paralleli presenti nella serie. In realtà anche se (come crediamo) non sarà questo il punto d’approdo di Mr Robot, possiamo dire che la chiave di volta della serie è legata al concetto di Undo.
È la possibilità di rimediare agli errori commessi e a tutto ciò che i protagonisti sono disposti a sacrificare in nome di questo desiderio.
Ciò vale per Angela e i suoi sensi di colpa e per Darlene e i suoi sbagli. Vale per Price nel ricordo del suo amore di gioventù e vale persino per Mr Robot. A tutto questo vanno aggiunti i continui riferimenti al tempo compiuti da Whiterose. Benché alla fine di Fight Club il protagonista Jack si opponga all’esecuzione del progetto Mayhem, è evidente che il suo ripensamento sia frutto della scoperta di essere stato manipolato dal suo alter ego Tyler. Mentre sul finire di Mr Robot capiamo che nemmeno lui, l’alter ego, di Elliott avrebbe acconsentito alle 71 esplosioni degli edifici della E-corp.
È ragionevole dire che Mr Robot e Fight Club abbiano avuto molto in comune soprattutto agli inizi della serie, ma man mano che la serie si è sviluppata ha spiccato il volo discostandosi dai mantra recitati da Jack in Fight Club e ripresi da Esmail in Mr Robot.
Ad oggi è rimasto poco del cuore di Fight Club in Mr Robot. Quei pochi richiami ancora esistenti hanno il sapore di piacevoli omaggi e non più di un vero e proprio ispirarsi al capolavoro cinematografico del 1999. Se dunque all’inizio le due opere si somigliavano, possiamo dire che alla fine non è più così, e non lo è per forza di cose. Non resta che aspettare la quarta stagione e conoscere il destino di Elliott e gli altri.