Mr. Robot è una serie molto complessa, che può essere analizzata su diversi piani. Nella seconda stagione si stanno chiarendo alcuni punti nodali, ma al contempo la trama si infittisce ponendo lo spettatore di fronte a nuovi quesiti. Risulta complicato trovare le coordinate adeguate all’interpretazione di quanto Sam Esmail ci mostra sullo schermo. Dopo aver visto il quarto episodio, abbiamo dunque cercato di individuare alcuni capisaldi che possano fungere da bussola per orientarci dentro Mr. Robot e la mente di Elliot Alderson.
IL TEMPO
- Concetto intuitivamente collegato al divenire, alla durata, alla continuità (articolata in presente, passato e futuro) in cui situiamo ogni cosa, esperienza, avvenimento (…).
- Successione illimitata e misurabile di istanti; riferimento temporale necessario per la sua misurazione (…).
Definizione e significato di tempo
La prima chiave di lettura che emerge dalla fruizione di Mr. Robot è il concetto di ‘tempo’. Le questioni narrative legate a tale concetto sono principalmente tre:
FLASHBACK: accadeva già nella prima stagione, ma sta avvenendo molto più di frequente nella seconda, che si ricorra all’uso di flashback che hanno la funzione di mettere lo spettatore a conoscenza degli eventi che hanno portato la situazione al punto in cui è attualmente. Nel principio dell’ultimo episodio, ad esempio, ci viene mostrato come Elliot abbia iniziato a concepire il suo piano rivoluzionario, da dove venga l’idea della maschera, come venga coinvolta la sorella Darlene e il ruolo svolto dalla AllSafe, mero cavallo di Troia di Elliot. Ecco che la prima funzione temporale è quella esplicativa: in Mr. Robot non c’è corrispondenza tra fabula e intreccio, il tempo viene scomposto e ricomposto in modo tale che lo spettatore possa scoprire solo in un secondo momento le dinamiche sottese agli eventi.
LA GESTIONE DEL TEMPO: Tra i molti personaggi enigmatici che popolano questa Serie Tv, uno in particolare attira la nostra attenzione. Si tratta di Whiterose (anagramma di otherwise), una transgender, affiliata all’Armata Oscura e ossessionata dalla gestione del tempo. Non a caso la frase più iconica è:
“Tutti gli hacker hanno le loro fissazioni. Tu hackeri la gente, io hackero il tempo”
Mr. Robot
Così, quando incontra Elliot per la prima volta gli concede solo tre minuti e, una volta conclusi questi, smette di rispondere e lo caccia via. Da questo momento in poi comprendiamo come questo personaggio sia indissolubilmente legato al tempo. Come, all’apparenza, in un modo che tuttora ci è oscuro, lo possa dominare. Come questo sia possibile e quali siano gli effettivi risvolti concreti è un enigma ancora irrisolto, ma il punto ora è un altro. In Mr. Robot ci viene mostrato il nostro mondo, non quello fantastico di un futuro distopico, ma ci viene anche detto che il tempo può essere hackerato e questo dovrebbe cambiare la nostra concezione di esso.
IL TEMPO NON VISSUTO: Vi ricordate la puntata in cui Elliot si risveglia in un parcheggio e un tizio gli dice che è lì da tre giorni? In un dialogo con il fantasma/proiezione del padre, il protagonista ci consegna una grande verità sul suo stato psichico e sul suo modo di vivere: non si ricorda nulla di quei tre giorni. Elliot comprende di ‘cancellare’ buona parte del tempo che vive. Questo avviene quando Mr. Robot prende il sopravvento, annichilendo Elliot, facendo in modo che la coscienza del protagonista (se in questi termini si può parlare, considerando che Mr. Robot è una parte di Elliot stesso) sparisca. Elliot cessa di esistere dal momento in cui non è più nel tempo.
GLI SCACCHI
-Stavo pensando a quello che hai detto prima. Puoi pensare a tutte le mosse che vuoi, ma alla fine le mosse che faccio io sono quelle che tu mi dici di fare.
-Ha ragione. Ci sono oltre nove milioni di posizioni possibili dopo tre mosse ciascuno. Ci sono oltre 288 miliardi di posizioni possibili dopo quattro mosse. Il numero, dopo quaranta mosse, è più grande di quello degli elettroni nell’universo osservabile. Non c’è bisogno di prevedere fino a quel punto. Bisogna solo riuscire a prevedere più del proprio avversario. Ma come si fa quando il tuo avversario sei tu stesso?
Mr. Robot, episodio 2×04
In un articolo uscito la scorsa settimana abbiamo trattato la lotta interiore di Elliot, costretto ogni istante della propria vita a muovere una guerra contro se stesso. E così ecco che tra le innumerevoli metafore visive utilizzate per rappresentare questo conflitto possiamo annoverare anche la partita a scacchi. La posta in gioco è molto alta: se vincerà Elliot, si riprenderà per sempre la propria esistenza, se, al contrario, vincerà Mr. Robot egli sarà la parte preponderante nella mente di Elliot. Ma come può essere vinta, senza essere al contempo persa, la partita contro se stessi? Per questo i due arrivano sempre a una situazione di stallo. Ha senso giocare una partita che è destinata a bloccarsi in un perenne pareggio? Se la risposta è affermativa, qual è questo significato?
IL RASOIO DI OCKHAM
A parità di fattori, la risposta più semplice è da preferire.
Guglielmo di Ockham
Così si potrebbe più o meno sintetizzare il principio metodologico teorizzato dal filosofo e frate inglese. Si tratta di un semplice principio di economia, applicabile al metodo scientifico. Tra le svariate (forse anche infinite) spiegazioni che possiamo dare di un fenomeno è preferibile privilegiare quella che ricorre a un numero minore di ipotesi e introduce un numero minore di entità.
Phillip Price, lo spietato amministratore delegato della Evil Corp, in una telefonata con Whiterose, afferma di attenersi a questa metodologia. E a tale principio vorremmo rifarci anche noi nell’analisi di questo complessissimo e affascinantissimo mondo seriale. Certamente tale teoria è, in questo caso, di difficile applicazione dato il numero spropositato di variabili che ci vengono presentate. Tuttavia, poco a poco, proveremo a considerare solo gli elementi necessari. Siamo in fondo convinti che anche Elliot applichi questo metodo (lo dice anche mentre gioca a scacchi, ciò che conta non è valutare tutte le variabili, ma solo una in più del tuo avversario). Vediamo cosa ne viene fuori.
Un saluto agli amici di Serie Tv, la nostra droga, Seriamente Tv, Mr. Robot Italia!