Che i coniugi Wellick non formino una coppia convenzionale lo si capisce sin dalle loro prime apparizioni sullo schermo. Nell’episodio che li vede fare il loro esordio in Mr Robot, una Joanna in dolce attesa accoglie Tyrell con addosso dell’intimo sadomaso e una benda a coprirle gli occhi. L’uomo coglie subito il messaggio insito nello scenario: Joanna vuole essere legata al letto. Seppur riluttante a causa della gravidanza, Tyrell la accontenta. Nel frattempo, rivela di aver scoperto che il posto di CTO che ambiva a ricoprire non andrà a lui, ma a Scott Knowles. Joanna lo accusa di fallimento e sentenzia che è il momento di agire con la celerità che le circostanze richiedono.
Non è soltanto una scena graficamente d’impatto, ma anche estremamente rappresentativa di quelle che sono le dinamiche alla base della relazione che lega i due personaggi. Pur vestendo i panni della sottomessa, Joanna è senza ombra di dubbio quella che detiene il comando. Lucida e risoluta, detta ordini a Tyrell e stabilisce l’agenda da seguire per ottenere quello che non è soltanto un obiettivo lavorativo del marito, ma di loro due come coppia.
Questo perché i coniugi Wellick di Mr Robot vivono in totale simbiosi: il successo di uno è anche quello dell’altro e viceversa.
Tyrell è il primo dei due a farsi conoscere dal pubblico. Nel pilot di Mr Robot si presenta ad Elliot come il vicepresidente della divisione tecnologia della E Corp, conglomerato di multinazionali che ha in mano il 90% della ricchezza mondiale. In quel momento appare come uno di quei dirigenti giovani e brillanti destinati a un’implacabile ascesa, ma ben presto si scopre che quell’involucro patinato nasconde una personalità ben più fragile e complessa, fatta di insicurezze pronte ad esplodere davanti agli imprevisti e alle difficoltà. Instabile e impulsivo, Tyrell scatta quando si sente minacciato e si fa prendere dal panico quando finisce sotto pressione, innescando con i suoi comportamenti conseguenze spesso irreparabili.
L’osso duro della coppia, quello dotato di una mente spietata e calcolatrice, è Joanna. Quando il marito perde il controllo è lei che prende in mano le redini del gioco e gli indica la via da seguire. Joanna è il demiurgo pianificatore e Tyrell l’esecutore che non sempre riesce nell’intento di svolgere alla perfezione il compito che gli viene assegnato. Il carattere subdolamente machiavellico di Joanna emerge proprio nel contesto delle vicende legate alla mancata promozione del marito, che arriva a strangolare la moglie del suo diretto avversario in un raptus omicida. Quando la polizia si reca a casa Wellick in seguito all’accaduto, Joanna si induce il parto con una forchetta per sabotare un interrogatorio che sarebbe potuto risultare fatale per le sorti dell’amato.
Non permetterò che ti prendano. Tu non ci lascerai.
Joanna e Tyrell si dimostrano pronti a tutto pur di proteggersi a vicenda.
L’ambizione che i Wellick coltivano li colloca in una dimensione tutta loro, di cui la serie rende l’esclusività tramite gli scambi in danese con cui la coppia comunica senza essere capita da chi gli sta intorno. Tale dimensione implica l’accettazione di ogni mezzo finalizzato al raggiungimento di un fine prestabilito: delitti, manipolazioni, rapporti sessuali con persone diverse dal proprio partner. Amore e interesse si saldano in un connubio inestricabile per il quale tutto è permesso, anche ciò che è ritenuto sbagliato dalla morale comune. Non c’è alcuno sfasamento tra i due piani: il sentimento coincide con la brama di potere e ciò non lo rende falso o opportunistico, anzi, fornisce la cifra esatta della sua autenticità.
“Al primo appuntamento con Tyrell c’era una rossa strepitosa con un paio di orecchini di zirconi cubici. Gli ho chiesto che cosa avrebbe fatto per procurarmeli. Ha risposto che avrebbe fatto quello che serviva. Gli ho detto che doveva scoparsi quella donna e portarmi i suoi orecchini. La mattina dopo ho trovato un regalo. Sono i gioielli meno preziosi che posseggo, ma sono i miei preferiti.”
I coniugi Wellick hanno gli stessi obiettivi, ma un’indole completamente differente. Tale diversità è resa molto bene dalle scene che condividono. Dove Tyrell viene mostrato in preda all’agitazione o all’ira, Joanna è calma e padrona della situazione. Mentre lui si scaglia su qualunque oggetto gli capiti a tiro o si rifugia nell’alcol, lei se ne sta seduta a leggere o a mangiare con aria serena e imperturbabile. In quei momenti la sua mente è già a lavoro, impegnata a elaborare la soluzione al problema che ha mandato in tilt il marito. Gli sfoghi a cui Tyrell si lascia andare le scivolano addosso come acqua. Nulla la turba, niente la scalfisce, tutto può essere rigirato a suo vantaggio.
Non è un caso che la donna continui a mettere in scena le sue trame quando Tyrell sparisce per perorare la causa di Mr. Robot. Lui ha bisogno di una guida che lo indirizzi, mentre Joanna è forte e indipendente abbastanza da portare avanti da sola le sue macchinazioni. Attraverso una rete di raggiri sapientemente intessuta, riesce a incastrare Knowles per l’omicidio commesso da Tyrell, liberandolo così dal peso di ogni accusa.
Se è possibile trovare un difetto alla serie di alto livello che è stata Mr Robot (qui la classifica di quelli che abbiamo eletto i cinque migliori episodi), questo sta senz’altro nel non aver saputo sfruttare a pieno l’immenso potenziale di questi due personaggi. Affascinanti e inquietanti, uniti in maniera indissolubile e malsana, i coniugi Wellick hanno fornito alla trama un apporto sicuramente inferiore rispetto a quello che era nelle loro possibilità. Tolto il rimpianto per quello che sarebbe potuto essere e che non è stato, Tyrell e Joanna restano una coppia intrigante e sui generis, protagonista di una love story le cui tinte si avvicinano molto di più al nero che al rosa.