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10 motivi per amare Tyrell Wellick

Tyrell Wellick
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Ogni personaggio ha un proprio ruolo. Anche coloro che possono sembrare non ben definiti, tra eroi indiscussi e villain senza scrupoli, rivestono in realtà una funzione ben precisa. Nel mondo di Mr. Robot, dove invece realtà virtuale e reale si confondono, anche i ruoli dei singoli possono essere messi in discussione. “Mr. Robot” è infatti il mondo dove tutto viene messo in dubbio, persino l’esistenza dello stesso mondo in cui la Serie viene ambientata. Elliot, l’ingegnere cybernetico che lavora ala Allsafe Cybersecurity, ci ha trascinato involontariamente nella propria mente, nella propria visione della società, del suo “giusto” e “sbagliato”. Tra le persone, reali o meno, che Elliot incontra troviamo Tyrell Wellick.

Tyrell Wellick si mostra quasi come un alter ego di Elliot Anderson. Nella sua stabilità economica e familiare, nel portamento sicuro, persino nel modo di parlare e vestire. Ma conoscendo meglio il mondo di Tyrell scopriamo il velo di perfezione che nascondeva i disastri della sua vita. Problemi di rabbia improvvisa e insicurezze latenti che spezzano l’immagine fittizia di Tyrell.

Scoprendo le sue imperfezioni, però, abbiamo anche imparato ad amare un personaggio così particolare. Tyrell è infatti proprio quel ruolo nel mezzo, tra bene e male, tra immorale e giustificabile. Forse non vi siete mai fermati a pensarci, ma esistono ben 10 motivi per cui Tyrell Wellick può essere apprezzato. Se questi potranno alla fine compensare i suoi difetti, sarete voi a deciderlo.

10. Fragilità

Spesso ci si dimentica che un “cattivo” non è caratterizzato solo da tratti intensi e forti. Molto spesso nei villain un carattere importante è la loro fragilità, che sia psichica o fisica, o entrambe. Spesso proprio queste inclinazioni li spingono a diventare quel che sono. Nel caso di Tyrell la sua fragilità è latente, ma sempre in agguato. Vediamo infatti come il freddo Vice-Presidente della E-Corp crolli all’improvviso di fronte a situazioni che provocano forte stress alla sua fragile psiche. Così la sua forma abilmente costruita a pennello si crepa come un vetro rotto, e sotto intravediamo il vero volto di Tyrell Wellick. Un volto non buono nè tantomeno amabile per tutti, ma certo più umano del vestito perfetto che Tyrell si è ritagliato addosso.

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