Affidare un episodio a flashback e pensieri passati può essere rischioso e persino controproducente, in alcuni casi. Ms.Marvel accetta il rischio e ci dona un quinto episodio interamente dedicato al passato. Questo schema narrativo non ci ha convinti a pieno e il ritmo compassato non riduce il gap con i primi episodi che a differenza di questo ci erano sembrati freschi e pimpanti. Il quinto episodio ci mostra alcuni momenti della vita di Aisha, la bisnonna di Kamala. Ci troviamo negli anni della Partizione in India e Aisha si innamora di un musulmano in difficoltà a causa della violenza che si scatenò contro le famiglie di fede musulmana in quegli anni. Ms.Marvel continua a porci davanti agli occhi temi e tematiche impegnate e questo aspetto fa da chioccia ad una serie pensata per un pubblico teen. Tra dominazione britannica e imminente indipendenza indiana, Aisha e il marito danno alla luce la futura nonna di Kamala. L’unico modo per proteggere la bambina è scappare. Scappare lontano dalle violenze del paese e dalla madre di Kamran, una minaccia per Aisha e la sicurezza della sua famiglia.
A questo punto entra in gioco Kamala. L’episodio precedente di Ms.Marvel si concludeva con Kamala alla ricerca della famiglia durante gli anni della Partizione e in questo nuovo appuntamento la nostra supereroina conduce in salvo sua nonna attraverso i suoi poteri. Ms. Marvel si distacca, quindi, dal filone narrativo principale per concentrarsi sul passato. È un bene? Non del tutto. Le notizie proposte nel quinto episodio sono in parte le stesse che abbiamo appreso durante le settimane precedenti. È un episodio che non aggiunge nulla di rilevante ai fini della trama e che ci lascia insoddisfatti per alcuni aspetti. In primis, i cattivi continuano a non essere cattivi. In Ms.Marvel gli antagonisti non hanno una particolare caratterizzazione e nemmeno una forte personalità. Spesso Kamala riesce a ‘vincere’ senza sforzi particolari come se la serie avesse deciso a prescindere le sorti della battaglia tra bene e male. Ad un episodio dalla fine della serie ci aspettiamo di più sotto questo punto di vista. Più azione. Più ostacoli. D’altronde Kamala è un eroe e non soltanto una ragazzina incastonata tra i problemi adolescenziali.
Anche in questo episodio sono stati tenuti fuori dai giochi Bruno e Nakia, i due personaggi che conferivano alla serie un nuovo status. Per i primi tre episodi sono stati un vero e proprio asso nella manica, portando alla serie emotività, passione e sentimenti. Attraverso i due ragazzi, la serie riusciva ad essere una serie teen e quindi vicina alle generazioni più giovani. Bruno è esattamente quello che ci si aspetta da un ‘Robin’. Fedele a Batman, in questo caso a Kamala, e soprattutto un miglior amico su cui fare affidamento in ogni caso. I momenti tra i personaggi ci hanno fatto pensare, riflettere e sorridere. Perché toglierci tutto questo?
Il quinto episodio di Ms.Marvel è un treno di passaggio, ma lento
Come quel treno che Kamala ha avuto in visone. Come quel treno che ha permesso alla sua famiglia di sfuggire alla brutalità. Questo episodio è come un treno di passaggio. Un episodio che forse serve alla Marvel per prepararci al gran finale? Come accaduto con Moon Knight, il penultimo episodio è un troncone indipendente e isolato, come se la serie fosse spaccata in due. La sensazione è che Ms.Marvel stia perdendo tutta la sua varietà e stia inciampando in situazioni banali e insoddisfacenti. Persino l’ultimo atto della serie non riesce a catturare a pieno la nostra attenzione. Kamran, dopo gli ultimi episodi in cui è rimasto sullo sfondo, torna da Bruno ed è cercato dalla Damage Control. Perché non dare più spazio al suo personaggio negli episodi precedenti?
Eravamo partiti con tanto amore verso questo nuovo prodotto Marvel, ma gli ultimi episodi ci hanno fatto storcere il naso. La novità, i colori, le scelte stilistiche e una buona dose d’ironia devono tornare alla ribalta nell’ultimo episodio per raddrizzare il tiro. Attendiamo il gran finale con la consapevolezza che questa serie, viste le premesse, poteva essere e fare molto di più. E se Kamala dovesse entrare nella squadra dei Giovani Vendicatori, dovrebbe mostrarci tutto il suo potenziale. La Terra ha bisogno di una squadra forte e all’altezza dei problemi.