Da una serie lanciata il giorno di Halloween, su Netflix, non ci potevamo di certo aspettare un dramma storico! Murder Mindfully è una serie tv tedesca tratta dall’omonimo romanzo di Karsten Dusse, che l’ha sceneggiata insieme ad Anneke Janssen proponendoci una commedia nera davvero sopra le righe. Non abbiamo a che fare con un’arena cupa o personaggi goth alla Beetlejuice, sia chiaro! Tuttavia, adempie a un mix tra thriller poliziesco e, appunto, le tonalità umoristiche della comedy. Ma non solo, subisce anche il fascino sempreverde della psicologia, che in questo specifico caso si manifesta attraverso la pratica della mindfulness. Concetto oggi molto chiacchierato e di tendenza, la consapevolezza del sé è pertanto la vera protagonista di Murder Mindfully.
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La star umana invece è un mingherlino ma arguto avvocato di nome Björn Diemel che è costantemente sopraffatto da clienti poco raccomandabili e una una famiglia che non riesce mai ad accontentare. Di fatto Björn lavora in uno studio difendendo il mafioso Dragan Sergowicz e di conseguenza tutti i suoi scagnozzi, i quali non smettono di telefonargli e fissare continuamente appuntamenti con lui. Si tratta sempre di situazioni illegali scottanti. Nel dettaglio di questi 8 episodi, efferati omicidi (qui vi parliamo delle migliori serie tv crime tratte da storie vere). Nel frattempo, però, l’avvocato ha a carico anche la moglie Katharina che non smette di fargli pesare la sua perenne assenza per la figlioletta Emily. Sarà infatti lei a consigliargli un buon terapeuta della mindfulness, che stranamente andrà a trovare rivoluzionando per sempre la sua vita.
In Murder Mindfully, molte cose ce le suggerisce lo stesso titolo
Infatti il nostro ansioso e inconsapevole protagonista, imparerà a mantenere il controllo degli eventi che lo riguardano respirando. Il terapeuta gli insegnerà l’arte autogena per contrastare tutte le situazioni o le emozioni negative in cui si trova ogni persona ogni giorno. Riuscirà dunque a combattere la paura, il panico, la sfrontatezza della gente, la rabbia e la stessa morte vivendo il qui e ora! Senza affollare contemporaneamente il cervello con inutili ed ingombranti altri pensieri. Il più delle volte dovrà fermarsi un istante, mettersi comodo, focalizzarsi su un punto nel presente, risvegliare una concretezza tattile e successivamente riprendere l’azione.
Insolito a dirsi, è vero. Tuttavia, Björn riuscirà in questo modo a gestire al meglio la sua vita professionale e quella privata, senza entrare in confusione e rischiare perciò un crollo nervoso. Nel primo caso riuscirà a segnare un perimetro intorno a tutto ciò che riguardava il suo lavoro, rispondendo di meno al telefono e, fondamentalmente, eliminando il suo problema primario. Mi riferisco pertanto al suo invadente e pericoloso cliente che aveva appena fatto fuori un suo rivale nello spaccio della zona.
Così suggerirà a Dragan di nascondersi in un posto sicuro e sarà lui in prima persona ad aiutarlo nella fuga. La sua operazione però entrava in collisione con un weekend all’insegna dell’isola del tempo con sua figlia Emily. Quest’ultimo punto è focale in Murder Mindfully riguardo la gestione della sua vita personale. Questo, in sintesi, consisteva nel trascorrere più tempo con la figlia, compiacere così la moglie e sentirsi immensamente appagato con se stesso.
Un fragoroso plot twist diventa dunque la gelida scelta di Björn
E se vi steste chiedendo quale mai potrebbe essere, la risposta risiede proprio nell’uccidere letteralmente la causa dei suoi incessanti impegni lavorativi. Così, dopo aver lasciato Dragan nel bagagliaio della sua auto sotto il sole fino a farlo asfissiare, si libererà del corpo in maniera cruenta ma estremamente accurata. E non solo, si metterà in proprio continuando a difendere da solo il suo cliente… che non c’era più.
In questo modo trascorrerà un weekend con la piccola e tutte le altre isole del tempo previste per la famiglia, riacquistando inoltre maggiore serenità e sicurezza di sé. E ovviamente sarà proprio il suo crimine a “permettergli” di mettere in pratica tutte le tecniche acquisite in terapia nelle prime battute di Murder Mindfully. Inizierà a gestire lui i tirapiedi di Dragan in veste di diretto portavoce del boss. Affronterà la furia di Toni, uno di loro che si scoprirà aver messo la squadra contro il loro rivale Boris, e stringerà un forte legame di fiducia con Sascha, il più controllato e affidabile del gruppo.
Inutile dire che in Murder Mindfully anche la polizia farà la sua parte
Capitanata dalla detective Nicole, vecchia fiamma di Björn, la polizia si mobiliterà alla ricerca di Dragan ritenendo costantemente il suo avvocato il più diretto sospettato. Ma lui sarà sagacemente abile a depistare lei e tutti coloro che erano coinvolti nel giro del mafioso. E lo farà conservando il suo solito profilo distinto e geniale. Alla fine dei conti, infatti, la serie ci mostra con limpidezza e linearità narrativa l’evoluzione significativa di un personaggio e il suo cambio di prospettiva più che notevole. Un avvocato (qui vi abbiamo parlato di uno dei più iconici delle serie tv) sottomesso alla manipolazione di un criminale omicida diventa a sua volta tale sporcandosi poco le mani e imparando a delegare ai suoi sottoposti. Diventerà così a sua volta capo, loro e di se stesso. Anche perché, dopo il primo assassinio che porta la sua firma, gli altri a seguire sono stati un’escalation ben pianificata e messa in pratica dagli altri al suo servizio.
Detta così può sembrare macchinosa. Tuttavia, le scelte registiche, la fluidità della scrittura e il formato degli episodi ci rendono tutto scorrevole e fruibile in un paio di giorni. Altro elemento che contraddistingue Murder Mindfully dal mare magnum di narrazioni simili è il plus di avere attimi di rottura della quarta parete. Questi si inseriscono tra l’altro con estrema coerenza e strategia nel flusso. E sono proprio loro ad accrescere la verve più leggera della storia, anche perché spesso hanno luogo durante le scene in cui la tensione è più alta.
Ovviamente tutto il merito non possono di certo prenderselo soltanto Björn e il suo terapeuta
Determinante in Murder Mindfully è la presenza di personaggi chiave come Sascha. Questa, infatti, pur avendo percepito che in realtà Dragan fosse già altrove, ha subito visto nell’avvocato un potenziale superiore al loro ex capo, nonché una rapida opportunità di crescita per se stesso. Infatti, decideranno di non domandarsi più niente a riguardo, cogliendo tutti i lati positivi del nuovo organigramma.
Probabilmente Dragan non avrebbe mai comprato un asilo invece di farlo diventare un bordello! E non ci avrebbe di certo messo a capo Sascha, che, incredibilmente, con i bambini ci sapeva fare davvero. Oltre al suo nuovo braccio destro, però, determinante è l’amore dato e ricevuto dalla sua carissima Emily. Lei che con i suoi occhioni azzurri e vispi gli migliorava le giornate non facendogli perdere di visti quelli che erano i sentimenti e gli affetti.
Di sicuro lo sapeva fare meglio di Katharina
La moglie, nonostante sia rimasta sbalordita per il cambiamento sostanziale del marito, non ha neanche provato a chiedergli di tornare a casa. Non si erano infatti separati. Però, nella sua fase di rinascita, di comune accordo avevano deciso che Björn si appoggiasse in un hotel per eliminare ogni barlume di stress (a proposito, qui vi parliamo delle serie più stressanti di sempre). Tornava soltanto per portare con sé la figlia e collezionare così indimenticabili momenti fatti di bene incondizionato e puro.
In conclusione, il finale è sicuramente aperto ma riconoscibile visti gli eventi precedenti. Nascondere infatti Boris dalla polizia nel bagagliaio, e portarlo guarda caso nello stesso “rifugio” di Dragan, ci fa intuire che le intenzioni di Björn fossero le stesse del principio. Dopotutto, infatti, non poteva rischiare di finire nei guai proprio ora. Un reato ne chiama subito un altro, purtroppo, ma il nostro avvocato era sulla giusta lunghezza d’onda per affrontare ogni evenienza. Dunque curiosa è l’ultima scena. Qui vediamo una Nicole ormai esausta e disorientata che, riprendendo in mano un giocattolo parlante di Emily, sente alcune parole della dichiarazione sull’omicidio registratagli su da Björn per goliardia.
Tuttavia, noi la risentiamo per intero nel frame finale in cui lo schermo si oscura e partono i titoli di coda. Quindi, un qualche seguito di Murder Mindfully ce lo possiamo immaginare e in realtà non aspettiamo altro. Diciamoci la verità: non appena ha terminato la serie, la maggior parte di noi avrà iniziato a fare ricerche a raffica su mindfulness e self control! Viste le perenni tensioni giornaliere di ognuno. E questo dimostra che dello show, in fondo, avevamo forse bisogno.